Guido Scorza pone dieci domande all’AGCOM. Semplici, chiare: perché del futuro della rete dovremo rispondere ai nostri figli e ai figli dei nostri figli, più che provare a raccontarlo ai nostri padri. E perché su questo tema (come molti altri) siamo sicuri che la lentezza della politica sia in posizione ostinata e contraria a ciò che invece è gia un comune sentire tra gli abitanti della rete. La risposta dell’onorevole Savarese si aggrappa (con le unghie) alle posizioni preconcette che (come scrive bene Guido) si superano solo con dati, informazioni, elementi certi, sicuri ed incontrovertibili ed occorre, soprattutto equilibrio e, per ora, nessuno di questi elementi è sul tavolo. Per farsi sentire intanto si sta preparando la Notte della Rete. Perché non scenda il buio.