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Nebiolo, un teatro «contro»

In cartellone anche Erri De Luca, Dario Fo e Franca Rame. UFFICIALMENTE aperta la terza stagione, intitolata “A ciascuno il suo”, del «Teatro Nebiolo». «Un anno fondamentale — confessa Giulio Cavalli, direttore artistico del Nebiolo —, l’anno della maturità. Le stagioni passate sono state quelle di nascita e di gestazione di un grande progetto, ora è arrivato il momento della resa dei conti». «Abbiamo lavorato — continua Cavalli — sulla qualità e sullo spessore delle iniziative, cercando quel radicamento territoriale che spesso, in altre realtà, viene tralasciato». Il «fil rouge» che accompagnerà l’intera stagione sarà il tema della «strada», un modo per entrare in stretto contatto con la vita quotidiana. L’inaugurazione della stagione di prosa è stata affidata allo spettacolo «Patate. Una parola senza denti sulla guerra» della compagnia Dionisi, un’opera tutta al femminile che ripropone il tema della guerra, vista con gli occhi di chi “allora” era bambino ed ora è anziano. Una guerra raccontata a partire dalle vittime, tenendo in primo piano il lato umano della situazione. La cronaca rimane sempre protagonista, così anche nello spettacolo di Michele Losi, «Scirocco. Ballata di viaggio», l’“epopea” di una vita da emigrante.

NON MANCANO le novità come «Montedidio» di Erri De Luca, prima produzione della fondazione culturale di Gallarate e della compagnia stabile del teatro del Popolo, e i successi annunciati come «L’apocalisse rimandata ovvero benvenuta catastrofe», versione teatrale di Dario Fo e Franca Rame, autori dell’omonimo libro. Ma non solo prosa al Nebiolo, i progetti sono molti e diversificati: musica, filodrammatica, il centro di documentazione e la scuola teatro per ragazzi. «Un’offerta ampia — conclude Cavalli — che speriamo il pubblico onori come e più dell’anno scorso. In un paese come Tavazzano che conta 4500 abitanti, l’anno scorso gli spettatori hanno toccato quota 3000. Decisamente un successo».

UN TAGLIO con il passato è rappresentato dalla stagione di musica; abbandonata la strada del jazz si percorre quella della musica popolare attraverso gli spettacoli della Bar Boon band (i senza tetto della stazione centrale di Milano), di Mondorchestra che proporrà musica popolare siciliana, di Contrabbanda (musicisti di strada) e il concerto di Nanni Svampa, interprete della canzone lombarda e del cabaret milanese. E ancora incontri con personaggi di spicco come Gioacchino Genchi, i magistrati Caselli e e Cantone, e il giornalista Marco Travaglio. Soddisfatto e fiducioso il vicesindaco di Tavazzano, Luigi Altieri «Sono emozionato perché un teatro di così piccole dimensioni ha tutte le carte in regole per fare grandi cose. Sono estremamente felice anche per il grande impegno civile che ha dimostrato questa direzione artistica».

Liliana Marchesi

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