Nel mondo la disuguaglianza tra bambini ricchi e bambini poveri è cresciuta del 35%, raggiungendo il livello massimo negli ultimi 20 anni. E’ quanto emerge dal rapporto presentato oggi (20 novembre) da Save the Children, dal titolo “Nati uguali”. Una condizione – secondo l’associazione umanitaria – che influisce gravemente sulla salute, l’educazione e le possibilità di sopravvivenza. I minori più poveri sono a rischio malattie, ritardo fisico o mentale e abbandono scolastico.
L’indagine raccoglie dati relativi a 32 paesi. Dal 1990 il gap ha avuto un aumento doppio rispetto a quello riscontrato per gli adulti, con la conseguenza che in alcuni paesi la mortalita’ infantile sotto i cinque anni è doppia rispetto a quella dei più ricchi. In media, i bambini con maggiori possibilità economiche hanno 35 volte le possibilità di accedere alle risorse rispetto ai più poveri.
La notizia e i numeri sono su Rassegna.it e la riflessione sta tutta nella nostra Costituzione quando chiede di abbattere le barriere per liberare le opportunità.
Perché fino a che il figlio dell’operaio non può permettersi di giocarsi l’occasione di accedere ad una classe superiore con l’impegno e il talento questo mondo non assomiglia a quello che vorremmo. Nemmeno un po’. E la meritocrazia è solo un gioco linguistico.