Di loro se ne parla poco o quasi niente. E mentre la politica continua ad uscire nelle pagine dei quotidiani per spese pazze ed altro in Lombardia capita di leggere comunicati stampa come questo:
Nell’incontro con l’amministrazione che si tenuto il 13 novembre scorso avente tra gli argomenti anche il pdl “ Legge finanziaria 2013” la FP CGIL , nel merito di quanto previsto dall’art. 4 – comma 1 – del pdl ( “che i dipendenti della Giunta Regionale …– qualunque sia la categoria di appartenenza – in possesso alla data del 31/12/2012 dei requisiti anagrafici e contributi previsti dalle norme per l’accesso al trattamento pensionistico ,siano collocati a riposo d’ufficio con decorrenza ….”) la FP CGIL aveva :
1. precisato che i pensionamenti che si sarebbero comunque verificati nel corso del 2013 non potevano che essere effettuali nel pieno rispetto della Legge Fornero per poter classificarli come cessazione di rapporto di lavoro a seguito di pensionamento e non di licenziamento.
2. chiesto ed ottenuto dall’amministrazione la garanzia che l’applicazione di tale norma non avrebbe determinato alcuna perdita economica sui futuri pensionandi .
Pi volte, in quella sede, stato chiesto che i lavoratori coinvolti non dovevano in nessun modo subire alcuna penalizzazione e la risposta dell’Amministrazione stata sempre quella di condividere tale richiesta.
Ci troviamo, ora, con una convocazione “collettiva”, avvenuta nella giornata di ieri 8 gennaio 2013, da parte dell’amministrazione di lavoratrici e di lavoratori che , pur avendo i requisiti richiesti per il collocamento a riposo non hanno maturato l’anzianità di servizio massima prevista dal sistema previdenziale e necessaria per non subire alcun decurtamento economico del trattamento pensionistico, danno economico che si trascinerà, se si considerano i dati dell’aspettativa di vita, per i prossimi 20 anni.
Non solo. Si sta verificando la situazione paradossale per cui alle singole lavoratrici e ai singoli lavoratori si chiede di firmare un modulo?!
La FP CGIL chiede IMMEDIATAMENTE un confronto sindacale al fine di chiarire quanto sta avvenendo che non rispecchia in alcun modo quanto garantito nel confronto del 13 novembre che ribadiamo :
NESSUNA PERDITA ECONOMICA SUI FUTURI TRATTAMENTI PENSIONISTICI