I pm di Milano Claudio Gittardi e Antonio D’Alessio hanno chiesto la condanna a tre anni e otto mesi per l’ex consigliere regionale del Pdl Massimo Gianluca Guarischi, accusato di corruzione aggravata nell’ambito di un presunto giro di tangenti nella sanità lombarda. Per i pm alla luce dei suoi precedenti penali Guarischi non merita le attenuanti generiche.
È questa la conclusione della requisitoria dei pm nel processo a carico dell’ex consigliere lombardo Massimo Gianluca Guarischi imputato per un presunto giro di tangenti nella sanità. Arrestato nel marzo del 2013 con le accuse di corruzione e turbativa d’asta, sarebbe stato, secondo l’accusa, una sorta di «grimaldello» per sbloccare finanziamenti regionali per forniture in campo sanitario in cambio di tangenti, versate dagli imprenditori della famiglia Lo Presti e da girare a pubblici ufficiali della Regione Lombardia, quando era guidata da Roberto Formigoni.
Secondo i pm Guarischi aveva «un rapporto privilegiato con Formigoni che ha determinato esborsi da parte sua per una struttura di piacere organizzato» a favore dell’ex presidente regionale. «La regola per 10-15 anni nella gestione della sanità lombarda è stata che non si potevano concludere contratti per servizi di fornitura se non vi era la disponibilità delle imprese a versare denaro con la presenza di intermediari legati a referenti politici», la denuncia formulata dal pm di Milano Claudio Gittardi.
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