Vai al contenuto

Se il clima fosse una banca l’avrebbero già salvato

Il titolo sembra una battuta ma non lo è. La situazione è grave ma non è seria, la crisi energetica e la crisi ambientale sono argomenti buoni per accigliarsi. Se pensate che si stia facendo tutto quello che si può fare allora si potrebbe fare un salto per l’ennesima volta in Spagna dove, dopo avere fatto una riforma del lavoro per tutelare i diritti dei lavoratori e per ridurre sensibilmente la precarietà (e la legge funziona, anche) hanno deciso di muoversi per aiutare famiglie e imprese strozzati dalla crisi.

La Spagna imporrà una tassa straordinaria sulle banche come strumento per contribuire agli sforzi del paese di fronte all’inflazione e gli impatti economici della guerra in Ucraina. La tassa rimarrà in vigore per due anni e mira a raccogliere 1,5 miliardi di euro all’anno. Lo ha spiegato ieri il primo ministro Pedro Sanchez. Sanchez ha spiegato anche che l’imposta sugli extra profitti delle compagnie energetiche garantirà introiti per 2 miliardi l’anno per 10 anni. Inoltre saranno totalmente detraibili le spese per i trasporti.

«So che sta diventando sempre più difficile arrivare alla fine del mese. Capisco l’angoscia, la frustrazione e anche la rabbia di tutti perché è anche la mia», ha detto Sanchez presentando le misure. «Dobbiamo adottare misure di risparmio energetico», ha aggiunto, citando il telelavoro, la limitazione nell’uso di riscaldamento e dei condizionatori. «Possiamo farlo e lo faremo», ha assicurato. «Chiediamo alle grandi aziende di garantire che tutti i benefici eccezionali ottenuti grazie alle circostanze attuali vengano ritrasmessi ai lavoratori».

«Non tollereremo che qualcuno approfitti della situazione», ha detto lanciando poi una una frecciata alle società elettriche: «Quelli che vengono chiamati profitti altissimi non cadono dal cielo: escono dalle tasche dei cittadini».

Tra le misure in favore delle famiglie anche 100 euro mensili per i giovani dai 16 anni in su che stanno già ricevendo borse di studio, nell’ambito di misure tese a diminuire l’abbandono scolastico per motivi economici, una delle misure più applaudite in Aula durante il discorso durato ben un’ora e 25 minuti.

Non è difficile fare cose di sinistra.

Buon mercoledì.

L’articolo proviene da Left.it qui