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Si va verso un Esecutivo botanico. Continua il Bestiario di Governo

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Avanti con brio e senza soste. Eccoci al nostro quotidiano bestiario di governo.

LA RUSSA CINCISCHIA
Questa è straordinaria. Poiché a Giorgia Meloni si imputa di voler fare un governo tecnico ieri Ignazio La Russa prova molto goffamente a difenderla e spiega: “Un governo si qualifica tecnico non in base al numero dei tecnici che c’è – anche perché c’è sempre stata una quota di tecnici in qualunque governo – ma quando è guidato da un tecnico. Il governo che stanno preparando i leader si fonda su un programma comune presentato agli elettori da forze politiche e sarà guidato da una leader di partito, se il presidente della Repubblica darà l’incarico alla Meloni. Quindi è sicuramente un governo politico che potrà giovarsi, perché no, di un numero, certamente non grande, di persone che non hanno messo la loro faccia in campagna elettorale non essendo candidati” Capito? Conta solo il Presidente del Consiglio. Se ci fosse un cactus e tutti tecnici sarebbe un governo botanico.

TI PIACEREBBE, SALVINI…
“Non le bollette, l’aumento dei prezzi, la guerra, la povertà, la criminalità nelle città. No, per i giornali di sinistra il problema dell’Italia è la Lega, sono io!”. Ti tranquillizziamo Matteo, sei tutto fuorché un problema. Semplicemente il nostro mestiere ci costringe a seguire la cronaca della tua caduta. Ti piacerebbe essere “il problema dell’Italia”, non sei nemmeno più quello.

BASSETTI E IL PAESE CHE AMA
“Io ministro? Pronto a dare consigli per il mio paese che amo“. Così Matteo Bassetti, direttore Clinica Malattie Infettive ospedale San Martino di Genova, a 24 Mattino su Radio 24. “Io sono contento – aggiunge Bassetti – di fare quello che faccio, poi se si vorrà chiedermi un consiglio sarò ben lieto di darlo perché amo questo paese, lavoro per un’università pubblica, per un ospedale pubblico, credo – conclude- che il nostro Sistema sanitario nazionale abbia bisogno di tanti consigli e quindi sono pronto a darli”. “Il Paese che amo”, ha detto proprio così. Si vede che sta già prendendo ripetizioni.

GRANDE FREDDO NELLA LEGA
Umberto Bossi lancia la sua corrente “Comitato Nord” ma qualcuno non ci crede. “Perché tutta questa fretta e perché proprio ora Questa iniziativa serve a confondere le idee ai tanti che vorrebbero seguirci”, si sfoga Gianni Fava sfidante di Salvini all’ultimo congresso. “Siamo tornati al cerchio magico, come tanti anni fa. C’erano quelli che andavano in giro parlando a suo nome, ‘si fa così perché l’ha detto Bossi’, e poi scoprivi che Bossi non ne sapeva nulla. Mi piacerebbe parlarci, anche se non me lo permetteranno. Gli spiegherei che non si cava sangue da una rapa”. “C’è un brutto clima”, ha detto ieri Salvini riferendosi al Paese. A noi pare che il “brutto clima” sia intorno a lui, sinceramente.

LA CHIAMAVANO SANATORIA
Segnatevelo: arriverà il condono prima di Natale e la chiameranno “sanatoria”. In effetti sana i rapporti tra la destra e i suoi elettori. Però in questo caso nessuno lo chiamerà “voto di scambio”.

SPARITA LA RELAZIONE DEL MEF
A sei giorni dal consiglio dei ministri che ha varato la Nota di aggiornamento al Def (Nadef), è ancora fantasma la Relazione 2022 sull’economia non osservata e sull’evasione fiscale e contributiva. Il documento preparato da una commissione di quindici esperti è stato consegnato al Tesoro in tempo utile, ma sul sito del ministero non ce n’è traccia. Lì dentro ci sono i numeri sui risultati della lotta all’evasione aggiornati al 2020 e le prime valutazioni su una misura cara a tutto il centrodestra: la flat tax al 15% per le partite Iva con redditi fino a 65mila euro introdotta dal governo gialloverde su richiesta della Lega. Curioso, vero?

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