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C’è Berlusconi che conta ormai come il due di picche, c’è Meloni con i regali per i maschi e quelli per le femmine e l’ex ministro Romani che avrebbe rubato addirittura al suo partito. Eccoci al Bestiario di governo.
SILVIO NEGA IL CENCELLI
“Non esistono liste della spesa di Forza Italia. Forza Italia mette a disposizione i suoi migliori parlamentari, da impiegare al meglio nel quadro di un assetto complessivo della squadra di governo. Posso dire solo due cose, in astratto, sul piano metodologico. La prima è che, a differenza di quanto si legge, non esistono, non possono esistere, fra partiti alleati, veti o pregiudiziali verso qualcuno. Se questo accadesse ma non è il caso nostro – non lo potremmo mai accettare. La seconda è che non procederemo con il manuale Cencelli in uso nella Prima Repubblica per spartire i posti di governo secondo i pesi delle singole forze politiche, ma utilizzeremo come primo criterio di scelta l’efficienza, la concretezza, la capacità di lavoro dimostrata nel tempo da ciascun candidato”. Lo afferma il leader di Fi Silvio Berlusconi, in un’intervista a Il Giornale. Si è dimenticato però di confessare che per 3 giorni la lista del nuovo governo si è incagliata per Licia Ronzulli. Ma quello non è il manuale Cencelli, quella è l’agenda Berlusconi.
INTANTO PROSEGUE IL CENCELLI
L’idea di Fratelli d’Italia è quella di arrivare quanto prima alla scelta dei presidenti di Senato e Camera (La Russa e Molinari dati quasi per fatti), poi a cascata tutto il resto. Meloni valuta lo schema 5+5: ovvero cinque ministeri alla Lega e altrettanti a Fi (ma con il Carroccio, più forte elettoralmente degli azzurri, a prendersi un ramo del Parlamento). A proposito di merito e competenze.
GIORGIA NO GENDER
Giorgia Meloni ha regalato una cravatta ai parlamentari neo-eletti di FdI. Ha regalato invece un foulard alle parlamentari neo-elette. Così riescono a riconoscere facilmente i maschi dalle femmine e non incacano nel gender.
LA DEMOCRAZIA SECONDO BONOMI
Bonomi, presidente di Confindustria: “Dobbiamo dire che le promesse fatte in campagna elettorale non possono essere in questo momento soddisfatte. È legittimo che i partiti cerchino di rispondere alle promesse elettori, ma non è il tempo per fare flat tax o misure di prepensionamento come quota 100”. Insomma, dice Bonomi che bisogna applicare il programma di Confindustria e al diavolo i programmi elettorali. Avete notato? Il condono fiscale invece non l’ha citato, quello si può fare.
TRATTATE BENE BERLUSCONI
Quando si è chiusa la porta della villa di Arcore e la Meloni è andata via, sabato pomeriggio, Berlusconi a stento ha trattenuto la rabbia. Poi ha sibilato un aggettivo che spiega più di tante altre parole com’è andato veramente l’incontro: “Arrogante, è stata arrogante”. In effetti con le donne a lungo è stato abituato a offrire soldi, mica a prendere ordini.
A PROPOSITO DI MERITO
Presidenza del Senato, derby interno al centrodestra tra Calderoli e La Russa. Sembra tramontare l’ipotesi Casini. Solo non si vedono i due liocorni.
SALUTI ROMANI
Un somma pari a circa 344mila euro è stata sequestrata dal nucleo speciale di Polizia valutaria della Guardia di Finanza di Milano a Paolo Romani, ex senatore di Forza Italia. L’ex ministro dello Sviluppo Economico nell’ultimo governo di Berlusconi è indagato dalla procura di Monza per peculato. Secondo l’accusa degli inquirenti Romani, quando era a capo del Gruppo Parlamentare di Forza Italia, ha sottratto illecitamente dai conti del partito guidato da Silvio Berlusconi la cifra equivalente a quella sequestrata con la presunta complicità dell’amico imprenditore Domenico Pedico, pure lui indagato. Dalle nostre parti si dice “amici amici e poi ti rubano la bici”.
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