Pochi giorni fa due bambini sono morti carbonizzati su una barca partita dalla Tunisia verso Lampedusa. L’esplosione di una tanica di benzina ha bruciato un bambino e una bambina di uno e due anni. Gravemente ferita una donna. In tutto erano in 37. L’esplosione è avvenuta all’alba, mentre i migranti dormivano. Lo scoppio li ha presi alla sprovvista. «Quando sono saliti a bordo i militari italiani hanno trovato davanti ai loro occhi un girone dantesco: morti, ustionati con le carni sanguinanti, gente in lacrime», riportano le cronache.
Sabato una barca partita da Sfax, in Tunisia, si è ribaltata vicino all’isolotto disabitato di Lampione, parte dell’arcipelago che comprende Lampedusa. Una bambina di due settimane è scomparsa in acqua.
Secondo La Sicilia, anche un’altra barca si è capovolta al largo della costa di Lampedusa nel fine settimana. A bordo di questa barca, ha riferito il giornale, c’erano una trentina di migranti. 22 uomini, tre donne e un minore sono stati salvati dalla Guardia di Finanza, ma quattro persone sono state segnalate disperse, tre uomini e una donna.
«Dobbiamo continuare a riaffermare la necessità di affidare i flussi migratori agli Stati e alla loro capacità di gestire questo fenomeno, e non all’azione dei trafficanti e nemmeno a quella dell’azione spontanea anche se umanitaria», ha detto il nuovo ministro dell’Interno Piantedosi a Il Messaggero.
Ieri Matteo Salvini ha sputato la foto mentre riceveva nell’ufficio del suo nuovo ministero membri della Guardia Costiera. Le sue competenze da ministro non sono ancora state definite ma il messaggio è chiaro: siamo tornati alla guerra ai migranti. Siamo ancora qui, nello spettro della propaganda che gocciola sangue. Nel balletto entrerà il Partito democratico che balbetterà per non disconoscere il suo ex ministro Minniti che con i suoi accordi con la Libia ha iniziato questo vortice dell’orrore. Balbetteranno quelli del Movimento 5 Stelle che hanno firmato con baldanza i Decreti sicurezza di Salvini (se ne sono pentiti, dicono). Intanto quelli moriranno e gli attacchi alle Ong ricominceranno.
Tutto intorno si alzerà quest’aria mefitica di razzismo spacciato per sicurezza. Questa volta ci saranno anche i cosiddetti moderati a rimestare il veleno. Eccoci qui.
Buon martedì.
Nella foto: l’arrivo a Lampedusa dei feriti dopo l’esplosione nella barca dei migranti in cui sono morti due bambini, 21 ottobre 2022 e la riunione di Salvini con i vertici della Guardia costiera (da fb Salvini), 24 ottobre 2022