Un mese dopo la sua elezione a guidare il partito Elly Schlein presenta la nuova segretaria del Partito democratico. Lo fa con una diretta Instagram nel primo pomeriggio. “Scappa dai giornalisti”, bisbiglia velenoso qualcuno dei soliti noti tra i parlamentari. Schlein spiega che “siamo andati un po’ lunghi effettivamente” ma sono stati “mesi complicati sia professionalmente che per la vita privata”.
Nessun retroscena, solo “qualche giorno di pausa per poter staccare, riposare e tornare a fare tutto il lavoro che ci aspetta, che è enorme”, dice la segretaria. In totale sono ventuno componenti che rispettano le attese. Coordinatrice della segreteria è la consigliera regionale del Lazio Marta Bonafoni.
Agli Esteri è andato l’ex ministro per il Sud Peppe Provenzano (niente da fare per la minoranza che reclamava il posto). All’Informazione e Cultura c’è l’ex senatore e giornalista Sandro Ruotolo. Ai diritti ovviamente Alessandro Zan, deputato e protagonista della legge contro l’omobilesbotransfobia, sostenitore di Schlein fin dall’inizio delle sue primarie.. All’Economia è stato invece assegnato, come da previsioni, Antonio Misiani, senatore ed ex viceministro al Mef. All’Organizzazione, Schlein ha scelto Igor Taruffi, assessore regionale al Welfare in Emilia Romagna e già esponente della lista Coraggiosa con cui Schlein aveva corso le elezioni regionali.
Emiliana anche Marwa Mahmoud, consigliera comunale di Reggio Emilia e tra le fondatrici del movimento Italiani senza cittadinanza: si occuperà di formazione e partecipazione politica. Marco Furfaro, deputato e portavoce nazionale della mozione Schlein durante le primarie, è entrato come Responsabile iniziative politiche, contrasto alle diseguaglianze, welfare.
Per la Conversione ecologica, clima, green economy e Agenda 2030, la segretaria dem ha scelto Annalisa Corrado, da tempo vicina a Schlein. L’ex sindaca di Crema Stefania Bonaldi di occuperà di Pubblica amministrazione, professioni e innovazione; al Lavoro è andata l’ex sottosegretaria al Tesoro ed ex esponente di Leu Maria Cecilia Guerra; alle Politiche agricole l’europarlamentare, subentrata al posto di David Sassoli, Camilla Laureti. C’è anche Pierfrancesco Majorino, ultimo candidato del centrosinistra in Lombardia, al quale sono state affidate le Politiche migratorie e il Diritto alla Casa, i suoi temi da sempre. Alla scuola, educazione dell’infanzia, istruzione e povertà educativa va invece la deputata Irene Manzi.
Schlein ha anche voluto creare un incarico ad hoc per il Contrasto alle mafie, legalità e trasparenza: per questo è stata scelta la senatrice ed ex vicepresidente di Libera Vincenza Rando. Alla Coesione territoriale, Sud e Aree interne è stato poi assegnato il deputato e segretario a Napoli Marco Sarracino. Alla Salute e sanità, è andata l’ex viceministra degli Esteri del governo Conte 2 e Draghi Marina Sereni.
Spazio per tutti
Per la minoranza invece i nomi sono tre: alla Giustizia la deputata dem ed ex vicesegretaria Debora Serracchiani; agli Enti locali il sottosegretario della giunta dell’Emilia-Romagna (e braccio destro di Bonaccini) Davide Baruffi; alle riforme e Pnrr il senatore Alessandro Alfieri. Per Articolo 1 entra all’Università Alfredo D’Attorre.
Nei prossimi giorni verranno comunicati anche i dipartimenti. Per ora si sa di Mauro Berruto confermato allo Sport e Iacopo Melio all’Inclusione e abbattimento delle barriere. Capo Segreteria è stato nominato Giovanni Gaspare Righi (assistente di Schlein dai tempi dell’europarlamento) mentre il suo portavoce d Flavio Alivernini diventa anche responsabile della comunicazione del partito. La segreteria, almeno sulla carta, assomiglia alla segretaria.
L’articolo La Schlein chiude la segreteria è un Pd da manuale… Cencelli. Trovata l’intesa sul nuovo vertice del Nazareno. Renziani ridimensionati, ma tutte le correnti sono dentro sembra essere il primo su LA NOTIZIA.