La firma dell’autore della strage di Bologna su l’Unità? Sì, è proprio così. Valerio Fioravanti è una nuova firma del quotidiano fondato da Gramsci e resuscitato da Alfredo Romeo, sotto la direzione di Piero Sansonetti. Ed è proprio quel Fioravanti, già esponente dei Nuclei armati rivoluzionari, neofascista ed eversivo, condannato per la strage alla stazione di Bologna.
Bolognesi: “È una vergogna che Valerio Fioravanti scriva su un giornale, poi è una vergogna che scriva su un giornale che si chiama l’Unità“
Una carneficina che il neo collaboratore de l’Unità ha sempre negato di aver compiuto, nonostante una condanna definitiva all’ergastolo. I primi a non crederci sono i parenti delle vittime di quella strage: “Innanzitutto è una vergogna che Valerio Fioravanti scriva su un giornale, poi è una vergogna che scriva su un giornale che si chiama l’Unità. Ma è ancora più vergognoso che il direttore Sansonetti faccia scrivere uno pseudo giornalista. Più chiaramente: noi siamo schifati”, dice Paolo Bolognesi, presidente dell’associazione dei familiari delle vittime della strage nel capoluogo emiliano.
Federico Sinicato, avvocato dei familiari delle vittime della strage di piazza Fontana a Milano e piazza della Loggia a Brescia, ricorda che “tutti i detenuti e i condannati hanno diritto ad avere una progettualità di vita, secondo i principi costituzionali. Tuttavia – dice il legale – questo non significa che tutti possano fare tutto. Ci sono anche la dignità e i diritti delle vittime che vanno difese. Offrire spazi mediatici a una persona che si è macchiata, tra gli altri, del reato di strage non è accettabile”.
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