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Cosa c’è di più violento di un attacco agli affetti?

Il disastro lo spiega benissimo Riccardo Magi, segretario di +Europa: “È arrivata la notizia del primo annullamento, una conseguenza di questo clima di persecuzione che c’è contro le coppie omogenitoriali. La procura di Padova ha impugnato 33 atti di nascita, non sono pezzi di carta ma bambini, esseri umani: ecco cosa produce l’omofobia di Stato di questo governo e di Piantedosi”. Intervistato da La Stampa Magi è assolutamente convinto che malgrado a parole il governo continui a dire che non vuole colpire i bambini, siano proprio i minori a essere discriminati. “Come si fa a dire che non si vogliono discriminare i bambini? È il ritornello che abbiamo sentito dalla maggioranza in queste settimane: oggi si vede che c’è una discriminazione forte. C’è una volontà di sterilizzazione delle persone Lgbtq+”. “Non possono adottare, non possono accedere alla gestazione per altri, vengono annullati atti di nascita che sono stati registrati in Paesi dove la Gpa è legale. Ci sembra uno scenario molto pesante e ci chiediamo anche se questi prefetti non abbiano altro di meglio da fare. È una vera e propria persecuzione. Una caccia a queste famiglie e a loro bambini, parliamo di famiglie consolidate, con bambini non neonati ma di sei anni”.

Di decisione “crudele e disumana” parla il deputato del Pd Alessandro Zan che la definisce una “diretta conseguenza della politica persecutoria del governo contro le famiglie arcobaleno. Questi bambini rimarranno orfani di una madre per decreto”. “Ma come si fa a cancellare una mamma per decreto? Il tentativo della procura di Padova di cancellare il diritto al riconoscimento di 33 bambini avvenuto già nel 2017, mi sembra un accanimento ingiustificato, in linea con un governo che vorrebbe controllare le vite, i destini e le scelte personali di tutti noi. Ci vogliono riportare al Medioevo, ai confini dell’Europa come le peggiori destre”, dice l’eurodeputata dem Alessandra Moretti.

Chissà cosa ne dicono quelli che da mesi sminuiscono la violenza di questo governo (nelle parole e nelle azioni) della politica che mette le mani negli affetti già cari, giustificandosi con “le carte a posto”. Chissà cosa serva più di qualche decina di bambini che si svegliano orfani per decreto.

Buon martedì.

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