Quando i giovani attivisti di Ultima generazione avevano organizzato azioni di protesta per lanciare l’allarme contro i previsti disastri del cambiamento climatico una schiera di paternalisti irresponsabili (e piuttosto ignoranti) ha pensato bene di inondare giornali e televisioni per urlacciarre la loro disperazione causata dalla vernice lavabile sui monumenti. Il Governo – sempre pronto ad approfittare dell’occasione di essere ridicolo – ha preparato una legge d’urgenza contro gli “ecovandali” che tingevano di rosso le fontane.
Puniamo chi protesta con la vernice lavabile. Ma non la politica sorda sui danni al clima
Guardare il dito che indica la luna è un’ottima strategia per evitare di assumersi le responsabilità. Nel frattempo i danni per l’alluvione in Emilia Romagna ammontano per ora a circa 9 miliardi di euro, i nubifragi di questi giorni costano solo alla città di Milano più di 100 milioni di euro e il fuoco in Sicilia a oggi ha provocato danni per circa 300 milioni di euro. Mentre quelli discutevano del costo dell’acqua per lavare Palazzo Vecchio, 10 miliardi di euro sono stati sottratti alle casse dello Stato.
E questo è solo l’antipasto dei disastri e dei costi che ci aspettano in futuro, quando ancora fingeranno di assistere a eventi inaspettati. Perfino il leghista Luca Zaia ha ammesso di avere paura del negazionismo “che rischia di generare alibi”: “non possiamo lasciare soli i ragazzi a combattere per l’ambiente”, dice il presidente del Veneto. Si potrebbe fare così: i giovani condannati a ripulire la vernice e la classe dirigente condannata a sistemare le macerie di un mondo lasciato bruciare per interessi sporchi. Che dite?
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