A Cervia, per l’annuale raduno della Lega, il giornalista Daniele Capezzone intervista Matteo Salvini. Lo intervista, come al solito, su quello che non sa perché Salvini si è costruito una carriera parlando a vanvera di argomenti che non conosce, abile nel dare la risposta che vorrebbero i suoi uditori. Anche per questo il ministro alle Infrastrutture nel corso della sua carriera politica – l’unica sua carriera, non avendo mai lavorato – talvolta riesce ad avere idee opposte sullo stesso argomento.
Per il ministro Matteo Salvini l’allarme è dovuto ai cicli. La speranza è che il suo finisca presto
Capezzone è preoccupato. Il giornalista dice a Salvini che è molto “contento” che il governo “almeno freni” la transizione ecologica ma teme che le lacrime del ministro Pichetto Fratin possano essere un regalo “alla sinistra”. Gli avversari sono la loro unica ossessione: preferiscono finire arrosto pur di poter dire – anche ridotti in cenere – “abbiamo vinto noi”. Salvini gigioneggia, afferra il microfono e spiega che “d’inverno fa freddo, d’estate fa caldo”, certificando subito di essere un ignorante che non distingue il meteo dal clima.
Poi dice: “Io adoro la montagna. E quando vai sull’Adamello e sul Tonale e vedi i ghiacciai che si ritirano anno dopo anno ti fermi a pensare – ha detto sul palco – poi studi la storia e vedi che sono cicli. Il ghiaccio non arretra perché Capezzone sgasa con la sua Golf turbo”. Applausi scroscianti tra il pubblico. In fondo Salvini un po’ di ragione ce l’ha: l’unica nostra speranza è che si concluda il prima possibile il ciclo di Salvini e compagnia cantante.
L’articolo Salvini il negazionista. Scambia clima e meteo sembra essere il primo su LA NOTIZIA.