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Due bicchieri e al volante. Salvini pericolo costante

Ieri il ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti Matteo Salvini, in attesa di completare i lavori del Ponte sullo Stretto che devono ancora cominciare, ha deciso di occuparsi di guida e alcol: “Nel nuovo codice della strada non tocchiamo il tasso alcolemico: qualche bicchiere di vino non solo non fa male, ma è assolutamente lecito per chi lo ritiene salutare”, ha detto il leader leghista intervenendo all’evento inaugurale di Eicma, l’esposizione internazionale delle due ruote, alla Fiera di Milano Rho.

L’annuncio di Salvini: “Nel nuovo codice della strada non tocchiamo il tasso alcolemico: qualche bicchiere di vino non solo non fa male”

Per la sua riconosciuta eleganza il ministro non ha voluto svelare di essere un grande amante delle bevande alcoliche come si evince dalle sue ormai celebri fotografie in diverse occasioni e da un suo paradigmatico tweet nella notte del 13 luglio 2013 in cui scriveva testualmente: “Gran serata coi Fratelli Leghisti. Ginepro, assenzio, limoncello e ora… sereni al volante con Vasco! Liberi liberi siamo Noi!!!”.

Per il ministro non conta l’ultimo report dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) sull’impatto dell’alcol nel mondo attribuisce al consumo delle bevande alcoliche il decesso di 3 milioni di persone ogni anno, di cui 17mila in Italia per una media di 48 al giorno. Per Salvini l’importante è schiacciare il pedale sull’ipocrisia dell’alcol salutare con tesi antiscientifiche.

Come dice l’Oms “non esiste soglia di sicurezza nel consumo di bevande alcoliche, non c’è una dose che non presenti rischi per la nostra salute” e come dice l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro l’etanolo è sostanza sicuramente cancerogena. Chi vuole bere beva ma senza raccontare fregnacce. E soprattutto non faccia il moralista sulle abitudini degli altri.

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