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Respingimenti illegali. L’ex capo di Frontex Leggeri candidato dalla Le Pen

Che l’agenzia europea della guardia di frontiera e costiera Frontex facesse tutt’altro che preoccuparsi del rispetto dei diritti umani era chiaro da tempo, ma la lista delle prossime candidature alle elezioni europee ce ne dà conferma: Fabrice Leggeri, ex capo dell’agenzia di frontiera dell’Ue Frontex, ha annunciato sabato di aver aderito al partito di estrema destra di Marine Le Pen per candidarsi alle prossime elezioni europee. Sarà il terzo in lista.

Fabrice Leggeri, ex capo di Frontex, ha annunciato di aver aderito al partito di estrema destra di Marine Le Pen per candidarsi alle europee

“Il nostro obiettivo è chiaro: riprendere il controllo dei confini dell’Unione europea e della Francia”, ha pubblicato sabato sul suo profilo X. Per Leggeri il partito di Le Pen “ha un piano concreto e la determinazione per renderlo realtà”, ha detto. Secondo i nuovi dati del sondaggio pubblicati la scorsa settimana, si prevede che l’estrema destra francese registrerà il suo risultato più alto di sempre nelle prossime elezioni del Parlamento europeo. Il National Rally, guidato dal membro del Parlamento europeo Jordan Bardella, potrebbe ottenere il 33 per cento dei voti, mentre il partito di estrema destra Reconquête sarebbe al 6%, secondo un sondaggio della società di consulenza Portland Communications condiviso con Politico.

Leggeri aveva presentato le sue dimissioni da Frontex a fine aprile del 2022. Già da anni l’agenzia europea era accusata di compiere personalmente e con l’aiuto delle polizie locali respingimenti di massa di richiedenti asilo, vietati dalle norme europee e dal diritto internazionale. Leggeri da capo dell’agenzia ha sempre negato con forza quelle accuse. Le sue dimissioni arrivarono nel giorno in cui il board di Frontex doveva discutere alcune azioni disciplinari per lo staff dell’agenzia in seguito a un rapporto compilato dall’Olaf, l’ufficio europeo per la lotta antifrode, che aveva individuato comportamenti irregolari di vari dirigenti di Frontex nella gestione dei flussi migratori verso l’Europa. Quel rapporto individuava “precise responsabilità dell’agenzia e di Leggeri per alcuni respingimenti avvenuti in Grecia”.

Tante le prove che accusano l’ex numero dell’Agenzia Ue. Ma per Marine fanno curriculum

Nell’inchiesta curata dallo Spiegel e da Le Monde uscita pochi giorni prima si leggeva che Frontex fosse direttamente coinvolta nel respingimento di circa un migliaio di richiedenti asilo nel tratto di mare fra Grecia e Turchia fra marzo 2020 e settembre 2021, anche se “il vero numero dei respingimenti compiuti con l’assistenza di Frontex è plausibilmente ancora più alto”. Frontex e Leggeri hanno sempre respinto qualsiasi accusa, anche quando sono stati messi di fronte all’evidenza e a prove schiaccianti della propria responsabilità. Alla fine del 2020 una lunga inchiesta del sito di giornalismo investigativo Bellingcat in collaborazione con altri giornali europei fra cui lo Spiegel documentò molto dettagliatamente che l’8 giugno una nave di Frontex aveva fisicamente impedito a un gommone pieno di richiedenti asilo di entrare nelle acque greche.

Più di un’inchiesta giornalistica chiama in causa la gestione dell’agenzia di frontiera da parte francese

Un rapporto compilato nell’estate del 2021 dal Parlamento Europeo sul lavoro di Frontex ha concluso che “nonostante diversi soggetti credibili abbiano sistematicamente raccontato di violazioni di diritti umani alle frontiere di diversi stati membri, Frontex ha generalmente ignorato queste segnalazioni”. Molti osservatori hanno attribuito l’approccio disumano allo stesso Leggeri, arrivato a capo di Frontex dopo una carriera nel ministero dell’Interno francese senza nessuna competenza nella gestione dei flussi migratori o competenze specifiche sul rispetto dei diritti umani.

Da qualche giorno grazie a un’inchiesta del collegio di giornalisti Lighthouse Reports sappiamo che l’agenzia europea della guardia di frontiera e costiera ha spinto i migranti tra le braccia delle motovedette libiche perché potessero essere più facilmente accalappiati e portati all’inferno. A partire dal gennaio 2021 Frontex ha inviato oltre 2.200 email con le posizioni di barche di rifugiati alla cosiddetta guardia costiera libica. Ora, alla luce della candidatura come uomo di punta nelle file del partito di Le Pen, possiamo senza dubbio scrivere che la parabola di Leggeri tenda verso la peggiore destra europea.

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