Altro che crescita record, i redditi delle famiglie italiane sono diminuiti ancora. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ne era convintissima e chissà se lo è ancora. “Il reddito disponibile delle famiglie, secondo l’Ocse, è aumentato in Italia sei volte di più di quanto sia aumentato nella media delle altre nazioni”, ha scritto sul suo account X il 12 febbraio del 2024. L’ha ripetuto il giorno stesso in un’intervista al Tg5, l’ha ridetto sei giorni dopo durante un comizio elettorale in Sardegna, l’ha annunciato il 23 febbraio mentre era ospite di Porta a porta, poi il 5 marzo durante un comizio in Abruzzo, poi il 7 marzo ospite della trasmissione Diritto e rovescio, poi il 19 marzo ospite a Agorà e quello stesso giorno in Senato.
La premier ha ripetuto dappertutto che i redditi delle famiglie in Italia crescevano più che altrove. Ocse certifica che nel 2023 sono diminuiti dello 0,4%
Il 7 maggio l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse) ha pubblicato i dati sul reddito disponibile reale delle famiglie (real household income) aggiornati al terzo trimestre del 2023 che smascherano la propaganda di governo. Come spiega Pagella politica questo indicatore tiene conto dell’andamento dell’inflazione e fa riferimento al reddito totale delle singole famiglie, al netto delle imposte e dei contributi sociali. Meloni faceva furbescamente riferimento ai dati pubblicati dall’Ocse tra luglio e settembre 2023 secondo cui il reddito delle famiglie in Italia era cresciuto dell’1,4 per cento rispetto al trimestre precedente, mentre in media tra i Paesi dell’Ocse era sceso dello 0,2 per cento.
La presidente del Consiglio ha però omesso di contestualizzare i dati dell’Ocse: per esempio, ha lasciato intendere che l’aumento fosse stato registrato in tutto il periodo in cui lei era a capo del governo e che fosse merito anche dell’ultima legge di Bilancio, approvata alla fine di dicembre. In più, a differenza di quanto detto da Meloni in alcuni interventi, non è vero che l’Italia è l’unica eccezione in positivo con il Regno Unito: nel terzo trimestre del 2023 il reddito reale delle famiglie è cresciuto – seppure con percentuali diverse – anche in altri Paesi, come Danimarca, Paesi Bassi, Austria, Polonia, Ungheria e Repubblica Ceca.
I dati pubblicati da Ocse l’8 maggio dicono che nel 2023 il reddito reale delle famiglie in Italia è calato dello 0,4 per cento rispetto al 2022. In controtendenza rispetto alla media Ocse, nel quarto trimestre del 2023 questo indicatore in Italia è calato dello 0,4 per cento rispetto al trimestre precedente, quando era aumentato rispetto al secondo. Lo scorso anno il reddito reale delle famiglie nel nostro Paese è sceso, mentre gli Stati membri dell’Ocse hanno registrato in media una crescita dell’1,2 per cento. Tra i Paesi del G7, Francia, Stati Uniti e Regno Unito hanno registrato un aumento, mentre Canada e Germania un calo (per il Giappone non ci sono al momento dati disponibili).
Da cinque giorni sono pubblici i dati definitivi che fotografano le famiglie in difficoltà
Meloni ha ripetuto dappertutto il dato riferito a un trimestre non spiegando ai cittadini che si trattava di un numero parziale. Da cinque giorni sono pubblici i dati definitivi che fotografano le famiglie in difficoltà (nel 2022 soprattutto per l aumento dei costi dell’energia e per l’inflazione) e sappiamo che la “crescita record” in verità è un calo. Cinque giorni in cui Meloni si è dimenticata di correggere le sue affermazioni. Cinque giorni in cui nessun parlamentare di Fratelli d’Italia ha trovato il tempo di spiegare agli elettori che no, non c’era nulla di vero nella propaganda ripetuta fin qui.
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