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La maggioranza italiana si sgretola a Bruxelles

Ospite della trasmissione Quarta Repubblica su Rete 4 il ministro degli Esteri e presidente di Forza Italia nonché uomo di punta del Partito popolare europeo Antonio Tajani ha spiegato che la dissociazione dell’identità politica mostrata da Giorgia Meloni in occasione del suo intervento alla manifestazione del partito spagnolo di ultradestra Vox non è un problema.

“Meloni è la Presidente del Consiglio italiana, ma è anche la leader dei Conservatori e riformisti europei” e all’evento di Vox “è andata come leader dei Conservatori”, ha detto Tajani, forse dando per scontato che la leader di Fratelli d’Italia assuma posizioni diverse in base alla platea che ha di fronte. “Non ho nulla a che fare con la Le Pen che non è europeista, io sì e sono un patriota italiano”, ha rimarcato Tajani auspicando “una maggioranza tra popolari, liberali e conservatori”.

Tajani si è dimenticato di dire che pur non avendo nulla a che fare con Marine Le Pen si ritrova al governo con Matteo Salvini, suo scudiero in salsa italiana. Ricapitolando: Meloni in Europa sogna un’alleanza con il gruppo di ultradestra di Le Pen e di Salvini e spera di potersi sbarazzare di Ursula von der Leyen che è la candidata alla Commissione europea dei Popolari di cui fa parte Tajani. Salvini non vuole che i conservatori (quindi Meloni) si alleino con i Popolari (quindi Tajani). Tajani non vuole il gruppo di Salvini ma auspica una maggioranza con Meloni. Senza timore di smentita si può scrivere che la maggioranza di governo qui in Italia non solo non esiste in Europa ma addirittura a Bruxelles pone veti. Governano con quelli che a Bruxelles considerano indesiderabili, quindi.

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