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Pistoleri d’Italia

Nello Trocchia sul quotidiano Domani riporta stralci dell’interrogatorio di Emanuele Pozzolo, il deputato sospeso di Fratelli d’Italia che a Capodanno è stato protagonista di una vicenda su cui sta indagando la Procura. Quella notte uno sparo ha ferito Luca Campana, genero di Pablo Morello che è il caposcorta del sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro Delle Vedove. Delmastro era presente alla serata. 

Sul colpo partito dalla sua arma la Procura di Biella ha chiesto il processo per “reati di omessa custodia di armi, accensioni ed esplosioni pericolose, porto illegale in luogo pubblico e/o aperto al pubblico della pistola revolver North american arms e di cinque cartucce”. Le perizie balistiche e lo stub confermerebbero che il deputato eletto nel partito di Giorgia Meloni avrebbe sparato, forse accidentalmente.

Pozzolo durante il suo interrogatorio invece avrebbe accusato il caposcorta del suo compagno di partito, raccontando la sua versione dei fatti. Alcuni passaggi sono particolarmente significativi. Dice Pozzolo di avere avuto bisogno di una pistola perché «appoggia un movimento di resistenza iraniana» e «soggetti di rilievo politico che hanno appoggiato tale movimento hanno subito degli attentati ed anche, recentemente, un politico spagnolo». 

Quando il caposcorta del sottosegretario Delmastro ha visto l’arma del deputato avrebbe detto «che è sta cosa da finocchio?». Pozzolo ha spiegato di avere portato l’arma alla festa partecipata anche da bambini perché, dice, «potevo portarla fuori. In virtù del porto da difesa personale. Inoltre non ritengo sia un’arma particolarmente insidiosa».

Buon mercoledì. 

Nella foto: Emanuele Pozzolo (da facebook)

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