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Altro che tutela ambientale, spunta un altro condono

Entra oggi in vigore il decreto legislativo 103/2024 “Semplificazione dei controlli sulle attività economiche”. È un decreto importante perché interviene sulla protezione ambientale, sull’igiene e salute pubblica, sulla sicurezza pubblica e sulla sicurezza dei lavoratori. Temi che scaldano i giornali e il dibattito politico. La norma più impattante in vigore già da domani è quella all’art. 6 in tema di “violazioni sanabili e casi di non punibilità per errore scusabile”.

In sostanza, nel caso di accertamento, per la prima volta nel quinquennio, di violazioni sanabili che prevedono la sanzione amministrativa non superiore nel massimo a 5.000 €, l’Organo di controllo …” diffida l’interessato a porre termine alla violazione, ad adempiere alle prescrizioni violate e a rimuovere le conseguenze dell’illecito amministrativo entro un termine non superiore a venti giorni. In caso di ottemperanza alla diffida, il procedimento sanzionatorio si estingue limitatamente alle inosservanze sanate”. È un condono.

Se vieni beccato ti sgridano, risistemi la cameretta, prometti che farai il bravo e vieni perdonato. Tutto perfettamente in linea con “lo Stato amico” inteso dal governo e dalla maggioranza, quello che evita sanzioni e controlli per il bene del fatturato. Ah, non solo. Nei confronti dei soggetti in possesso del Report di basso rischio, le amministrazioni programmano ed effettuano i controlli ordinari non più di una volta l’anno e non possono essere effettuate due o più ispezioni diverse sullo stesso operatore economico contemporaneamente. E se il controllo va bene il controllato sa che per dieci mesi non può essere controllato di nuovo. Però tranquilli, al prossimo disastro sono già pronte le promesse e i comunicati di cordoglio.

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