«Occhio ai nani e alle ballerine», avrebbe detto ieri il capogruppo alla Camera di Fratelli d’Italia alla sua truppa parlamentare – lo scrive anche Repubblica – in una giornata che ha denudato il re.
Giorgia Meloni e i suoi in sole ventiquattro ore hanno fabbricato una sfilza di ossessioni di complotti che non sarebbe credibile nemmeno in un telefilm di quart’ordine.
Sono nemici i poliziotti – di questo s’è detto – che rassicurano la premier solo con la loro assenza. Ma sono nemici anche i figli di Berlusconi, Marina e Pier Silvio, che secondo Palazzo Chigi starebbero tutto il giorno a brigare sugli affari mutandeschi dell’ex fidanzatino di Meloni e delle ipotetiche fidanzate dei suoi ministri.
Sono nemici i leader europei che non si sono bevuti la favola del ministro Fitto come autorevole commissario quando ne hanno visto la denominazione d’origine del governo più a destra tra i paesi che contano in Europa. Sono nemici , ça va sans dire, quelli dell’opposizione perché sono traditori e nemici della patria.
Sono nemici gli alleati di Forza Italia perché si impuntano sui diritti civili e sono nemici gli alleati della Lega perché vogliono rosicchiare i voti a destra. Sono nemici perfino i commessi e gli uscieri di Palazzo Chigi, immaginari come gole profonde al servizio dei poteri forti.
Sono nemici perfino i giornalisti amici come Sallusti che si arrogano il diritto di vedere complotti ovunque come una sorella Meloni qualsiasi. Sono nemici i giornalisti, quasi tutti nonostante i camerieri.
Ha ragione Foti, mancano solo i nani e le ballerine.
Buon mercoledì.
In foto: La presidente del Consiglio Meloni con la pugile Angela Carini che gridò al complotto dopo essere stata sconfitta da Imane Khelif