Dai, hanno finalmente perso i freni inibitori e si sono svelati. Meglio così. La figuraccia internazionale di Giorgia Meloni e il suo governo per la fallita deportazione in Albania sta mostrando la vera faccia di questa destra che vuole comandare perché è incapace di governare.
Abbiamo visto la vera faccia di Meloni, ben lontana dalla rassicurante capa di governo dialogante in campo internazionale. La premier ritiene nemici della patria, perfino traditori, coloro che non appoggiano le sue riforme deliranti. Si identifica nella patria, vorrebbe essere al di sopra della legge, rivendica il comando. È tornata la missina che è stata.
Matteo Salvini molla i freni e ci fa sapere che i migranti dunque sono cani e porci. È bastato che perdesse per poco l’equilibrio per mostrare la sua verve da bestemmiatore da osteria. Il vicepresidente del Consiglio non trattiene la xenofobia e punta a testa bassa contro la magistratura, come ogni patetico leader in declino.
Il ministro della Giustizia Nordio dimostra una reazionaria interpretazione della materia del suo ministero. Sogna uno Stato illiberale con la magistratura al servizio dell’esecutivo. Voleva essere l’illuminato della compagnia e invece sta a qualche centimetro da Orbàn.
Tutti corrono a usare il servizio pubblico come predellino per la propaganda, infarcendo i telegiornali nazionali di gnegneismo di Stato.
Hanno mostrato la vera faccia, meglio così. Ora non si può dire di non conoscere la loro natura.
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