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A Bergamo FdI vuole celebrare il fascista Locatelli

Non va proprio giù a Fratelli d’Italia che il Comune di Bergamo non riconosca il valore storico e culturale di Antonio Locatelli, podestà fascista che per i consiglieri meloniani Ida Tentorio e Filippo Bianchi sarebbe “un aviatore, politico, amministratore e militare italiano che si fece conoscere in tutto il mondo, unico ad essere stato insignito per tre volte della medaglia d’oro al Valor Militare”.

Non va proprio giù a FdI che il Comune di Bergamo non riconosca il valore storico e culturale del podestà fascista Antonio Locatelli

Per Fratelli d’Italia Locatelli avrebbe dovuto addirittura essere uno dei protagonisti dell’anno in cui Bergamo è capitale della cultura. In occasione dell’anniversario della sua morte, lo scorso 27 giugno, i ragazzi di Gioventù Nazionale avevano lamentato la mancanza di eventi a lui dedicati.Tra le altre cose si chiedeva alla Giunta di includere degli approfondimenti storici sulla sua figura nel palinsesto della Capitale.

Così è toccato all’assessora alla Cultura Nadia Ghisalberti ricordare che Locatelli “ha sì combattuto ed è stato decorato nella Grande Guerra, ma che poi è diventato altro, simbolo di un fascismo che la nostra Costituzione ha per sempre rigettato”.

Nelle lettere alla madre il mito dei meloniani definiva “divertimento unico” sganciare bombe sugli etiopi

A tal proposito l’Istituto Bergamasco per la Storia della Resistenza e dell’Età Contemporanea a novembre dell’anno scorso ha proposto stralci di lettere inviate dall’aviatore alla madre durante la guerra d’Etiopia, che mostrerebbero un’assenza di empatia nei confronti della popolazione locale colpita dai bombardamenti. Sganciare bombe sui civili per l’aviatore fascista era “un divertimento unico”. Evidentemente per il partito di Giorgia Meloni è un esempio di cui andare fieri.

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