Gli applausi erano scroscianti, il teatro della Cooperativa era pieno (circa250 posti) e tutti erano rimasti colpiti per quello che avevano sentito per circa un paio d’ore. Lo spettacolo finito implica le luci accese per cui, mente il mio applauso continuava, mi sono guardato attorno per capire che tipo di pubblico ci fosse. Poi li ho visti. Erano in due. Uno si è mosso appena Giulio Cavalli è sceso dal palco ed è andato in una quinta, altro si è messo davanti a loro, a protezione.
Quello che ha detto Cavalli in quelle due ora circa lo costringe ad avere la scorta sotto il palco (e non solo). Come Saviano chi fa i nomi e i cognomi e non fa parte della politica viene minacciato e messo sotto scorta.
Cento passi dal Duomo è, per chi ancora non se ne fosse reso conto, il mettere in chiaro il fatto che la mafia si è trasferita qui nella città di M. in pianta stabile. Da non perdere.
E per chi vuole capire da dove tutto è partito consiglio la lettura di “Patria”, di Deaglio.
DA http://osirisicaosirosica.blogspot.com/2009/10/cento-passi-da-piazza-duomo.html