Il ministro dell’Interno che chiede ai cantanti solo di cantare e agli scrittori solo di scrivere è la fotografia più evidente di un ego riferito incapace di fare i conti con la complessità. Etichettare una persona per limitarne la credibilità è un giochetto da asilo. Con un particolare: lui fa cose che da ministro non dovrebbe fare. Ma i moralisti spesso fanno la morale solo con il culo degli altri.
(Il mio editoriale per TPI con cui inizio la mia collaborazione, e che ringrazio)