Il mondo che sognano alcuni anche se non hanno il coraggio di ammetterlo è già qua. I senatori dell’Alleanza Verdi e Sinistra Ilaria Cucchi e Peppe De Cristofaro presentano un’interrogazione al ministro dell’Istruzione (e del merito, eh già) in cui chiedono conto sull’alternanza scuola-lavoro presso la «MES S.p.A., con sede operativa a Roma, in via Tiburtina 1292, su di un’area di circa 22.000 m², di cui la metà è dedicata alle attività produttive. La società opera da 60 anni nel settore militare e spaziale, ed è specializzata nella produzione di armi, in collaborazione con AID (Agenzie Industrie Difesa), progetta e produce munizioni per impiego terrestre, navale e aeronautico di piccolo, medio e grosso calibro, sistemi di autoprotezione “Chaff and Flares”».
I senatori sottolineano come sia «inopportuno che il sistema scolastico autorizzi percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (Pcto) presso aziende che producono armamenti militari o che siano impegnate nelle produzione di componentistica militare, ciò tanto sul piano della sicurezza personale e della salute dei ragazzi e delle ragazze, ma anche sul piano della compatibilità di progetti di tal fatta con gli obiettivi pedagogici ed educativi promossi dalla scuola pubblica, e ancora della loro compatibilità con i valori e i principi costituzionali».
Non è una storia nuova. Come scrive Antonio Mazzeo nel suo studio Scuole armate «in un articolo pubblicato in Peacereporter (“L’ingresso di AgustaWestland nelle scuole medie inferiori del territorio ”), il giornalista Ferrario sottolineava come “un altro anello importante della catena della produzione militare ”fosse rappresentato dal “rapporto tra le aziende a prevalente produzione bellica e le scuole del territorio, con il coinvolgimento dei comuni, indipendentemente dal colore partitico dell’amministrazione comunale” . Il giornalista puntò il dito contro l’opera di “reclutamento” dei giovani all’interno delle aziende controllate al tempo dal gruppo Finmeccanica (oggi Leonardo): “Facciamo l’esempio di alcune situazioni in provincia di Varese che ha un’alta concentrazione d’aziende aeronautiche con AgustaWestland (a Samarate, Vergiate, Somma Lombardo e altri nuclei minori in altri Comuni), Aermacchi (Venegono Inferiore) e l’indotto a loro collegato (come è un’altra storica azienda aeronautica, la Secondo Mona) e Novara, che avrà un polo aeronautico d’importanza internazionale, come l’aeroporto militare di Cameri, dove Alenia Aeronautica assemblerà i cacciabombardieri F35». Nel suo report sono citati decine di esempi.
Lo scorso mese di luglio, ad esempio, presso la caserma di Solbiate Olona si è tenuto l’International Day 2022, «evento di consolidamento dei legami e di coesione condivisa degli aspetti culturali tra le nazioni partecipanti al Corpo di armata di reazione rapida NATO». A collaborare nella gestione degli stand della manifestazione come hostess e camerieri 44 studenti dell’Istituto alberghiero “Giovanni Falcone” di Gallarate. «Con piacere il Dirigente scolastico ha ricevuto espresso apprezzamento degli alti ufficiali della NATO per il comportamento degli alunni presenti, che ringrazia ed ai quali annuncia che sarà loro conferito un segno di riconoscimento della Organizzazione Internazionale», si legge nella circolare pubblicata all’albo dell’Istituto. Alla cerimonia del Comando Nato era presente il dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale di Varese, professor Giuseppe Carcano.
Così il quadro è completo: allevare schiavi e/o soldati. Se poi nell’alternanza scuola-lavoro ci muore qualcuno una bella commozione di Stato non si nega a nessuno.
Buon lunedì.