In seguito all’interrogazione n.3047 del 18 gennaio 2011 proposta dal gruppo Italia dei Valori oggi, 21 febbraio 2011, l’assessore alla sanità Luciano Bresciani ha risposto in Commissione III.
Abbiamo contestato un contrasto normativo tra la legge regionale n.33/2009, testo unico in materia di sanità, e la legge nazionale n.2/2008, in particolare, il relativo regolamento regionale in materia di lotta al randagismo e alla tutela degli animali d’affezione. Inoltre, abbiamo chiesto alla Giunta di porre in atto tutti gli strumenti più idonei al fine di una chiusura definitiva di Green Hill.
L’assessore sostiene che Regione Lombardia non ha alcun potere di chiudere l’allevamento di Montichiari, poiché la competenza è del Ministero della salute. Inoltre, il contrasto normativo è solo apparente poiché la legge regionale e quella nazionale hanno due ambiti di applicazione differenti e la prima non si occupa degli animali d’allevamento, bensì solo di quelli d’affezione. Alla luce di questo chiarimento, Bresciani afferma che non è possibile eccepire un contrasto tra norme che, comunque, prediligerebbe l’applicazione della legge nazionale secondo la normale gerarchia delle fonti di diritto.
L’assessore sostiene, inoltre, di essere d’accordo con la possibilità di disciplinare normativamente l’allevamento di Green Hill ma di dover attendere il consenso del Ministero per non invadere competenze altrui.
Infine Bresciani sottolinea la differenza tra vivisezione e sperimentazione e dichiara che per le sperimentazioni neurologiche la prima pratica risulta necessaria, affermazione sulla quale mi permetto di dissentire.
Mi sembra, però, che anche la Giunta lombarda abbia manifestato la volontà di chiudere l’allevamento di Montichiari. Mi auguro che l’attesa delega da parte del Ministero della Salute possa pervenire il prima possibile e che l’assessore possa finalmente avere le competenze per controllare, ispezionare e serrare le porte di una macelleria che, per troppo tempo, ha ucciso e vivisezionato centinaia di cani.