La tosse dei bambini in Lombardia
Il Piano Regionale degli Interventi per la Qualità dell’Aria (PRIA) è stato un piccolo passo rispetto al problema dello smog in Lombardia in questi anni. Gran parte delle energie per questo risultato sono state profuse dall’associazione Genitori Antismog che da anni si batte per misure efficaci su uno dei problemi più concretamente quotidiani per i cittadini della Lombardia. Non è facile parlare di interventi antismog senza avere un quadro generale della situazione ambientale lombarda e tantomeno diventa difficile raccontare l’enorme costo sanitario di una questione (ancora una volta) che pesa tutta sulla cura e troppo poco sulla prevenzione. La campagna elettorale di questa Lombardia è incagliata tra la faciloneria finanziaria di Maroni (e il suo 75% di tasse da trattenere, ipotesi smontata ogni giorno di più anche dai pareri di associazioni non proprio di “sinistra”) e i malumori di Albertini, intanto la questione smog sembra rinviata alla prossima emergenza (ormai quotidiana).
Per questo stamattina mentre leggevo l’appello dei Genitori Antismog sulla centralità del problema per le prossime regionali ho subito pensato che l’impegno s’ha da fare con convinzione e dedizione. Seriamente, insomma. Come piace a noi. Perché un’altra Lombardia non è possibile con il sottofondo della tosse dei bambini. No.
“Invitiamo i candidati e la futura giunta ad integrare il Piano Regionale degli Interventi per la qualità dell’Aria, in via di discussione, con misure e politiche necessariamente più incisive che attualmente sono assenti nei programmi elettorali, se non addirittura sostituite da interventi alternativi del tutto controproducenti- ha dichiarato l’Avvocato Anna Gerometta, Presidente dell’Associazione Genitori Antismog – Le evidenze scientifiche illustrate quest’oggi dall’OMS, sommate all’altissima porzione di popolazione lombarda esposta a livelli nocivi di inquinanti nell’aria, impongono che l’impatto dell’inquinamento sui cittadini sia oggetto di considerazione centrale nei programmi degli aspiranti governatori”.