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Giulio Cavalli

2 giugno

Buona Festa della Repubblica. Quella fondata sul lavoro e che ripudia la guerra.

Il nuovo arrivato nel Consiglio Regionale della Lombardia: Antonio Romeo

E’ Antonio Romeo, ex sindaco di Limbiate. Sostituisce Massimo Ponzoni che è decaduto (mentre si trova ancora in carcere) e che nelle carte dell’inchiesta Infinito viene definito “capitale sociale della ‘ndrangheta”. Sembrerebbe una buona notizia, direte voi. Ecco due righe ben scritte da Il Fatto Quotidiano sul nuovo arrivo:

In favore di Romeo, non indagato, si registra persino una dichiarazione pubblica di voto espressa da Natale Moscato, grosso imprenditore edile di Desio, la cittadina brianzola culla del potere di Ponzoni. Natale Moscato è orignario di Melito Porto Salvo ed è imparentato con la famiglia Iamonte, storica cosca di ‘ndrangheta egemeone nel paese del reggino. Già assessore comunale all’urbanistica per il Psi, fu arrestato per associazione mafiosa nel 1994 e pi assolto. La famiglia Moscato continua a essere citata nei rapporti investigativi sulla criminalità calabrese in Lombardia, e Annunziato, il fratello di Natale, figurava tra i presunti boss da arrestare nell’inchiesta Infinito del luglio 2010, ma era deceduto prima del blitz. In un’intervista al Giornale di Desio del 17 agosto di quello stesso anno, dove nega ogni coinvolgimento con la criminalità, Natale Moscato dice la sua sulle elezioni regionali lombarde svoltesi in primavera: “Massimo Ponzoni non è mai stato presente a Desio né in Brianza e gli stessi brianzoli l’hanno punito. Io non ho fatto la campagna elettorale per nessuno, ma come sa ho una famiglia numerosa e tutti noi alle Regionali abbiamo votato per Antonio Romeo, un sindaco che al suo paese, a Limbiate, è stato premiato con tremila voti. Evidentemente fa bene il suo lavoro e, lui sì, merita la mia stima: Ponzoni non avrebbe neanche dovuto essere eletto”.

Un accenno a questi movimenti elettorali si trova nelle intercettazioni dell’inchiesta monzese condotta dai pm Walter Mapelli (lo stesso che ha inquisito per corruzione il dirigente del Pd Filippo Penati), Giordano Baggio e Donata Costa. Uno sconosciuto parla con Franco Riva, un altro amministratore del Pdl arrestato, spiegando: “Mi hanno detto a Cesano chi ha votato quello di Limbiate, tutto il clan Moscato… Soliman e gli altri tre consiglieri, Giacomini, Mandin… il clan Moscato”. Limbiate è la città dove Romeo era sindaco, ma aveva deciso di dimettersi per tentare la strada del Pirellone. Riva risponde: “Il Ponz mi ha detto che è contento di essersi tolto da quel giro lì”. Ora i destini si intrecciano di nuovo: il candidato preferito dalla famiglia Moscato rischia di entrare in consiglio regionale al posto del “Ponz”. Romeo non è indagato né accusato di nulla, ma anche questa vicenda potrebbe diventare molto imbarazzante per il presidente Formigoni, in caso di sostituzione.

E siccome (fidatevi) ne parleremo a lungo cominciate a tenere da parte questo post.

Tutto bene

A Brescia alla commemorazione per Piazza della Loggia il bilancio finale è di 11 persone denunciate che dovranno rispondere di resistenza a pubblico ufficiale aggravata, lesioni e accensioni pericolose, più  circa venti studenti che sono rimasti feriti in seguito alle colluttazioni e manganellate delle forze dell’ordine. Ne scrive Andrea.

Batman Moratti

Ricordate il figlio della Moratti e la bat-casa abusiva? Il nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza ha notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari nei confronti di quattro persone, accusate a vario titolo di falso ideologico e abusivismo edilizio. Si tratta di un funzionario dello sportello Edilizia del Comune, del progettista e dell’esecutore dei lavori e lo stesso Gabriele Moratti, che era stato indagato poco più di un anno fa per violazione della legge edilizia. Lui si era difeso dicendo che lì dentro aveva sede una sua società di vendita online di abbigliamento. Non gli ha creduto nessuno.

La mamma si fermava ogni volta che c’era una scossa

Poi ci sono i bambini che giocano, nonostante. E le loro mamme che cercano di trasformare il terremoto in uno spettacolo d’arte varia. Al piccolo che dopo una scossa di assestamento frignava, la mamma ha spiegato: «Adesso ti insegno un nuovo gioco. Il gioco del salterello». Il bimbo ha smesso di piangere. «Che gioco è?» «Funziona così: io canto una filastrocca e ogni volta che mi fermo, tu salti». La mamma si fermava ogni volta che c’era una scossa. Così le scosse sono diventate una parte del gioco e il bambino si è riempito talmente di gioia che non ha trovato più posto per la paura. E ha continuato a saltare, nonostante.

Gramellini umano oggi sulla Stampa, in un terremoto pieno di avvoltoi.

A Brescia scompaiono i documenti (insieme all’ambiente)

Lo racconta il bravissimo Andrea Tornago. E verrebbe da chiedersi se sia normale un rapporto talmente malato e oscuro tra la politica e l’ambiente. Non solo quando uno dei due comincia a tremare.

La magistratura sta indagando sul responsabile del Settore Ambiente del Comune di Brescia, dopo il sequestro del nuovo svincolo di via Rose, sulla tangenziale Ovest. Secondo la Procura di Brescia le ditte che lavoravano per conto del Comune hanno movimentato terra fortemente inquinata dalle diossine senza adottare alcuna precauzione a difesa dei lavoratori e della popolazione. Il dirigente comunale, Angelantonio Capretti, è indagato per omissione d’atti d’ufficio, insieme ai dirigenti delle aziende che hanno svolto i lavori, Antonio Taini della ditta “Basileus” e Angelo Galeazzi della “Atig” Srl, accusati di traffico e discarica abusiva di rifiuti pericolosi. Il pm Silvia Bonardi ha disposto il sequestro della documentazione agli atti degli uffici tecnici, da cui risulterebbero evidenti responsabilità dell’amministrazione comunale: nella convenzione stipulata con la ditta “Basileus” non verrebbe mai citata la presenza dei pericolosi inquinanti nel terreno e i 3 milioni di euro previsti per l’opera non prevederebbero gli oneri di bonifica, stimati in altri 2 milioni di euro. Eppure l’area dal 2002 è inserita nel Sito Inquinato di Interesse Nazionale “Caffaro”. Ed è proprio il Comune a reiterare da dieci anni un’ordinanza che vieta qualsiasi movimentazione dei terreni. Nel mirino della Procura anche i dirigenti di Arpa e Asl, che dall’inizio dei lavori non avrebbero effettuato alcun controllo. A carico del Comune anche il mistero sulla scomparsa di un documento, destinato al Ministero dell’Ambiente, che sarebbe invece rimasto insabbiato negli uffici del settore Ecologia. Lo stesso ufficio comunale da cui dovevano dipendere i controlli sulle scorie radioattive all’ex cava Piccinelli, sull’omissione dei quali la Procura ha aperto un fascicolo. (Radio Popolare, Metroregione, 31-05-2012)

 

A Ponteranica vogliono rimuovere Peppino Impastato: l’appello (e mailbombing)

A Ponteranica avevano già provato a rimuovere la targa dedicata a Peppino Impastato presso la biblioteca comunale. Poi, le voci di protesta hanno prodotto un giusto ripensamento. Ora ci riprovano. E noi ci mobilitiamo. L’idea condivisa è di mettere in campo una serata per ricordare degnamente le figure di Padri Baggi e Peppino Impastato di fatto screditando e denunciando l’assurda operazione messa in atto dall’amministrazione Aldegani.Il tutto mercoledì 13 all’Aperto sui terreni dei Padri Sacramentini (100 passi dal comune ed altri 100 dalla Biblioteca).

Intanto ecco l’appello per inviare una mail al sindaco. Fate girare.

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Criminalità economica

A proposito di spending review, le parole di Francesco Greco:

Nuove norme per battere i criminali economici quelli che possono non lasciare tracce perché mancano gli strumenti giuridici per inseguirli e catturarli. “La criminalità economica sta strangolando l’Italia”riflette il procuratore aggiunto alla Procura di Milano, Francesco Greco, nel corso della presentazione del Protocollo Quadro Nazionale tra ministero dell’Interno ed Enel, che ricorda come l’Italia non abbia un il reato di autoriciclaggio: un’assenza dal codice penale che il nostro paese divide con “Cina e Tanzania, e non è un caso, non ce l’hanno, ce l’ha anche ilVaticano”.  Per Greco è impossibile andare avanti così”. L’aumento della criminalità economica, rileva l’ex pm di Mani Pulite, “è impressionante mediamente del 35% con punte del 400% per i reati fiscali e di bancarotta”.

Del resto sono si può dimenticare e il responsabile del dipartimento che persegue i reati finanziari non lo fa “i 60 miliardi di danni dovuti alla corruzione”, i soldi portati all’estero, l’evasione fiscale, “tutte risorse sottratte alla crescita”. Un ragionamento che porta il magistrato ad argomentare che “la criminalità economica è il problema principale della crescita zero in Italia”. E per combattere questa piovra bisogna reintrodurre il reato di falso in bilancio. “Si tratta di una cartina al tornasole della volontà di combattere la criminalità economica – osserva il pubblico ministero – .Penso che il falso in bilancio, che è stato abolito nel 2002, sia una norma cardine e che non ci possiamo permettere di non avere. I problemi del falso in bilancio e dei fondi neri –  spiega – sono problemi strutturali in Italia e qualche riflessione andrebbe fatta e il Parlamento dovrebbe adottare una normativa più seria ma non mi sembra ancora il tempo”. Altro punto sul quale lavorare, soprattutto per le imprese che danno lavori in subappalto, è “l’obbligatorietà della tracciabilità dei pagamenti”.

La scuola perduta di Sandro Pertini

Trovate le  differenze.

Una scuola aperta quindi ai problemi ed ai bisogni della società, integrato con quell’altro essenziale organismo naturale che è la famiglia, sensibile a tutte le istanze di vita e di sviluppo che nascono dalla collettività.

Tradurre tutto ciò in strutture efficienti, disporre di ampiezza di mezzi per consentire un loro costante miglioramento, curare la preparazione e la qualificazione dei docenti, incrementare la ricerca scientifica, incoraggiare e assecondare con intelligente opera di selezione quel che di più prezioso reca con sé la gioventù: l’entusiasmo, l’amore e il progresso nelle conoscenze; questo é il grande, esaltante impegno quotidiano della scuola.

Per realizzare questi obiettivi per nulla ambiziosi ma confacenti a una moderna concezione della società, dinnanzi alle carenze che pure osserviamo presenti nel mondo della scuola occorre cooperazione assidua, intese valide e costanti da promuovere ai livelli decisionali, disponibilità, dedizione, altruismo nei docenti e negli allievi. Sono queste le condizioni perché nel nostro paese fiorisca una scuola che sia degna del nome, animata da alta idealità, ispirata dalla chiara coscienza dell’ ineguagliabile funzione sociale che assolve.

Io so che nei giovani queste parole suonano non come speranze irrealizzabili, non come sogni ambiziosi e vani, ma come concreto e sano bisogno vitale: non disperdiamo queste energie, non deludiamo queste attese. A ciascuno il suo impegno, ad ognuno di noi la sua parte di responsabilita’ per far si’ che dal miglioramento della nostra societa’ di cui, in questi difficili anni, sentiamo estrema necessita’.

Questo è l’ augurio che formulo di tutto cuore in questo giorno per gli alunni, per gli studenti, per i giovani che ritornano allo studio, per gli insegnanti, per i docenti e per tutti coloro che dedicano la loro opera alla scuola.

(Sandro Pertini, 14 settembre 1982)