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Giulio Cavalli

MAVIB, piccole soddisfazioni

 Una mattinata lunga e complessa, che sostanzialmente ha sancito l’impegno dell’azienda a non avviare alcuna procedura di mobilità, mentre a partire dal mese di settembre verrà attivato un nuovo tavolo, sempre nella cornice di Palazzo Isimbardi, per valutare gli strumenti da utilizzare per affrontare il calo delle commesse. Nel nostro piccolo, con gli strumenti a disposizione, siamo riusciti ad ottenere un primo piccolo risultato.

Il prefetto Lombardi: mafie a Lodi?

Analizzando la provincia di Lodi il prefetto Lombardi, a pagina 63 della sua relazione sulla criminalità organizzata in Lombardia, si sofferma sulla ditta Edilstrade fratelli Buttò srl di San Angelo Lodigiano, amministrata dai fratelli Maurizio e Giovanni Buttò. “La citata ditta – si legge – ha partecipato ai lavori di riqualificazione della ex SS 235 (nel tratto compreso tra Lodi e la barriera dell’A1). Lungo detta tratta è ubicata la cascina Ladinadove la società in questione ha tutt’ora una porzione di area adibita a deposito dimezzi stradali e materiali dove è risultato essere domiciliato il pluripregiudicato Marcello Coletta, noto personaggio di spicco della mafia siciliana”. Buona serata. (grazie per lo spunto al prezioso amico Roberto)

Il 4 luglio di Paolo

Acqua che cade ma che non ci spaventa. Mille persone sono lì per Mathias e facciamo finta di essere nel più bel teatro del mondo perché il concerto di questa sera è per lui. Paolo Fresu suona con le parole una pagina di diario che racconta il lavoro meraviglioso che in tournée ci capita di fare. Chapeau.

Che spara grosso sui NO TAV

Ero in Val di Susa, tra le istituzioni, e mi sono beccato io stesso i Cs: ho la raucedine da quattro giorni. Bisogna che si sappia che il Cs è anche cancerogeno perché ha gli stessi effetti degli idrocarburi policiclici aromatici. Inoltre dentro i Cs c’è anche un anti-agglomerante a base di silicone, perché si nebulizzi quando viene sparato. Quindi si deposita al suolo e rimane attivo per giorni e in un ambiente polveroso, va in sospensione, per cui si continua a respirare il materiale anche a distanza di tempo. Insomma ci sono effetti immediati e ritardati. Il pericolo black bloc che proferisce queste parole ribelli è docente di protezione dalle radiazioni al dipartimento di energetica del Politecnico di Torino. E nella sua intervista l’unica violenza è nella sua preparazione culturale e scientifica. A cui il Re (da secoli) risponde sempre con i sassi.

Stipendi d’oro, promesse bipartisan

Riporto qui l’articolo di oggi di Repubblica. Tanto per chiarire il modo d’intendere e di essere fedeli alla linea. Buona lettura.

Al Pirellone dicono che stavolta si fa sul serio, con buona pace della serie interminabile di annunci disattesi sul contenimento dei costi della politica. Si comincia a settembre, (ri)promettono maggioranza e opposizione, a discutere in consiglio regionale su come dare una sforbiciata alle generose prebende di cui godono gli ottanta eletti. Il Pd ha già depositato un progetto di legge regionale e chiede che venga subito calendarizzato, a partire da settembre, per la discussione in aula. Il presidente dell’assemblea, il leghista Davide Boni, dice che si può fare, «a patto che tutti i capigruppo siano d’accordo». Da destra e da sinistra è un coro, il momento buono sembra arrivato. E anche il Pdl, con il capogruppo Paolo Valentini, annuncia la presentazione di una propria proposta.

Gli stipendi d’oro del Pirellone I benefit da 50mila euro per chi rinuncia all’auto blu

Nel merito, però, le cose non sembrano così semplici. Perché sulla riduzione delle indennità, che oggi si aggirano tra i dieci e i 12mila euro mensili, si confrontano due scuole di pensiero. Per il Pd i tagli agli stipendi (un ulteriore dieci per cento, dopo la riduzione di circa 500 euro che si applica automaticamente perché così hanno deciso i parlamentari, ai cui stipendi sono agganciati quelli dei consiglieri regionali), si possono fare subito. Pdl e Lega, invece, sostengono che una busta paga più magra potrà arrivare solo dalla prossima legislatura, in virtù di quei «diritti acquisiti» che farebbero scattare una valanga di ricorsi.

La proposta del Pd, primo firmatario Maurizio Martina, prevede un altro taglio, immediato, di circa mille euro sul mensile, con un risparmio annuale calcolato in cinque milioni. E (ma dalla prossima legislatura) l’abolizione del vitalizio, vale a dire della pensione che oggi ciascun consigliere riceve anche dopo solo cinque anni di attività; in cambio — e su questo anche la maggioranza è d’accordo — si passerebbe al sistema contributivo: ognuno riceve in rapporto a quel che ha versato, magari a enti previdenziali privati. Novità anche sul fronte del trattamento di fine mandato: adesso la “liquidazione” è pari a un’annualità per ogni legislatura, che dovrebbe ridursi a una mensilità per ogni anno passato in Consiglio, e per un massimo di dieci mensilità. Ma c’è chi vuole bruciare i tempi. Giulio Cavalli, di Sel, ha scritto all’ufficio di presidenza una lettera in cui annuncia di rinunciare — da subito — al vitalizio: «Cominciamo da qui, ma in ogni caso ho fiducia che da settembre le cose cambieranno, altrimenti con l’aria che tira qualcuno ci rimetterà il posto e la carriera politica».

Sull’abolizione del vitalizio e la riduzione della “pensione”, disco verde dal Pdl, anche se il capogruppo Valentini avverte: «Per ridurre i costi della politica bisogna mettere mano pure al meccanismo della costituzione di gruppi consiliari: ce ne sono alcuni che costano più di altri». È un aspetto su cui insiste anche il leghista Boni: l’obiettivo è innalzare la soglia per costituire un gruppo. Per il presidente del consiglio regionale si potrebbe stabilire un minimo di cinque consiglieri.

Ma le sforbiciate dovranno riguardare anche la giunta. Roberto Formigoni dice che è arrivato il momento di dare un segnale di sobrietà. Ma se la prende con Repubblica, che ha dato conto degli stipendi d’oro e soprattutto dei metodi di “reclutamento” dei dirigenti del Pirellone. «La Lombardia — tuona il governatore — è la Regione italiana che costa meno ai cittadini: il costo di funzionamento, compreso il personale, è inferiore a 29 euro l’anno pro capite, contro una media nazionale di 56». Il tutto «grazie anche all’ottimo lavoro di dirigenti regionali che spesso il privato ci invidia e ci contende».

http://milano.repubblica.it/cronaca/2011/07/08/news/stipendi_d_oro_promesse_bipartisan_pdl_e_lega_ma_si_comincia_nel_2015-18821261/

La saga del cretino/2

La saga del cretino sta diventando una drammaturgia mozzafiato. Nella seconda puntata B. comunica che sopporta (non supporta, sopporta) Giulio solo perché lo conosce da tempo. E che bisogna fare gioco di squadra senza litigare in cortile. Poi sgrida Giulio in salotto perché è troppo amico dei mercati e troppo poco dei suoi elettori e gli confida di avere saputo del tradimento con la Lega e del successivo abbandono da parte dell’amante. Appassionante. Poco prima della sigla di coda preannuncia l’ingresso da protagonista di Angelino. A partire dalla puntata 2013. Ma si sa, nelle telenovelas cambia tutto in un minuto. Il riassunto delle puntate precedenti (che è anche lo spunto delle puntate future) è tutto qui.