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Giulio Cavalli

Discussione in aula sui vitalizi: ditemi voi

Il bello della rete è che cogli le sfumature. Quelle più acerbe, quelle più rissose ma vedi in faccia il fatto. Ho letto i comunicati stampa dopo la discussione sulla mozione di eliminare i vitalizi e l’indennità di fine mandato. Bene. Oggi finalmente ho recuperato il video della discussione di quella mozione. E’ un’ora spese bene per pesare atteggiamenti e parole e per farvi (e farmi) un’idea. Perché ogni volta che l’aula consiliare esce può solo fare bene. Ve la metto qui. Ditemi voi.
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Medioevo MaVib: la crisi la pagano solo le donne

L’azienda licenzia, ma solo donne. “Così possono stare a casa a curare i bambini”, dicono i dirigenti della MaVib di Inzago, produttrice di motori elettrici per impianti di condizionamento. “C’è una totale mancanza di rispetto nei confronti delle donne, che a ben vedere sono la vera forza lavoro di questa azienda – attacca una lavoratrice che vuole restare anonima – Abbiamo anche noi famiglie da mantenere e un mutuo da pagare, alcune di noi mantengono il marito perché disoccupato. Questa discriminazione è agghiacciante”. Ed è agghiacciante che lei abbia dovuto restare anonima.

Dappertutto tranne che qui

Dopo New York anche lo Stato di Rhode Island ha approvato una legge che introduce nel suo ordinamento le unioni civili tra persone dello stesso sesso. Dice il New York Times che la legge è un compromesso non essendo arrivata ad ufficializzare i matrimoni per il volere della chiesa. E quello che in giro per il mondo chiamano compromesso da noi è una rivoluzione che stenta ad arrivare. Si è fermata con Giovanardi all’Ikea.

Cavalli nella tana del lupo con “Nomi, cognomi e infami”

L’attore e consigliere regionale porterà il suo spettacolo in piazza Sant’Ambrogio il prossimo 9 luglio, pochi giorno dopo la sentenza di primo grado sulla ‘ndrangheta di Lonate-Legnano
Farà nomi e cognomi nel luogo che li ha visti protagonisti e lo farà dopo che verrà pronunciata la sentenza di primo grado nei loro confronti, prevista per il 4 luglio. L’attore e consigliere regionale dell’Italia dei Valori Giulio Cavalli sarà a Lonate Pozzolo il prossimo 9 luglio con il suo spettacolo teatrale che viene adattato al luogo dove viene eseguito. A Lonate, dunque, Cavalli parlerà della locale di ‘ndrangheta di Lonate Pozzolo, che proprio oggi era a processo al tribunale di Busto Arsizio per l’ultima udienza prima della sentenza.  Ad organizzare è l’associazione “I ragazzi di Locri – Ammazzateci Tutti” e il Gruppo comunale di Lavoro per la Legalità, in collaborazione con la locale Pro Loco e l’Assessorato alla Cultura. “Nomi, cognomi e infami” è in programma per sabato 9 luglio ore 21.00 in piazza S. Ambrogio.

http://www3.varesenews.it/gallarate_malpensa/articolo.php?id=208130

COSTI DELLA POLITICA. CAVALLI: “OGGI SOLO UN PRIMO PASSO DEL CONSIGLIO REGIONALE CONTRO LE DISEGUAGLIANZE

Milano, 28 giugno 2011 –   “E’ solo un primo passo, non è che l’inizio”. Così Giulio Cavalli, consigliere regionale, commenta l’approvazione all’unanimità, da parte del Consiglio regionale lombardo, della mozione presentata per ridurre i compensi dei consiglieri regionali ed eliminare completamente il vitalizio spettante ad ogni consigliere e l’indennità di fine mandato (poi emendata, in fase di discussione, con l’impegno ad elaborare, entro la fine dell’anno, un progetto di legge per rivedere e ridurre compensi, indennità di fine mandato e vitalizi).

“Oggi il consiglio regionale, con le spalle al muro, non ha potuto bollare come populista e demagogico il tema dei costi della politica – continua Cavalli -, ma ha dovuto ammettere la profonda diseguaglianza che sta dietro l’attuale sistema dei vitalizi e delle indennità di fine mandato dei consiglieri regionali”.

“La nostra mozione è servita per trasformare l’argomento da rivendicazione di piazza a tema politico, con un impegno concreto sul tavolo. Da parte nostra – conclude Cavalli – vigileremo e pungoleremo affinché si arrivi, il prima possibile, a portare in Aula un progetto di legge per livellare verso il basso i costi, consapevoli che è il momento giusto perché anche la gente al di fuori del Consiglio regionale continui a mobilitarsi per tenere alta l’attenzione”.

Le proposte nelle teste sotto i manganelli

Come al solito ci hanno detto e hanno scritto che oggi in Val di Susa qualche esagitato ha esagerato e ha avuto bisogno di essere rimesso in riga. Ormai questo Paese è così vecchio che anche le manipolazioni sono tutte un deja vu. Eppure non si tratta di non volere qualcosa (ricordo un assessore di Regione Lombardia che mi disse che ogni volta nasce un comitato contro qualcosa e noi lo mettiamo in preventivo e io mi sono sempre chiesto a chi è intestata poi la fattura) comunque sulla questione TAV esistono almeno tre proposte che hanno senso e che hanno bisogno di essere lette per capire le motivazioni analitiche che stanno dietro ai presidi. I Verdi ci scrivono come il potenziamento della linea Torino – Lione può essere concretamente realizzato attraverso investimenti infrastrutturali e tecnologici sulla rete esistente, Marco Ponti, Marco Brambilla, Stefano Erba illustrano come sarebbe possibile risparmiare (e non poco) e Andrea Debernardi (dati alla mano) racconta come  i “buchi nei monti” si traducano, alla fine, “in buchi nei conti”: restando molto a lungo prevedibilmente, ma inesorabilmente, vuoti. Perché sapere è un dovere. Soprattutto un secondo prima di prendere il manganello in mano.

Rudi risponde

E argomenta le sue motivazioni (con chiarezza) in questo suo post ponendo anche un dubbio da sciogliere con calma sulla legittimità del referendum. Dispiace che abbia letto nel mio articolo un ‘moderato‘ che non esiste (il post è qui) ma sulla frase la moderazione infatti non appartiene alle categorie partitiche della politica, secondo cui le forze in campo si distribuiscono secondo uno schema sinistra/centro/destra. La moderazione è una categoria politica più ampia, che ha più a che fare con un approccio mentale ho deciso di lasciare perdere e limitarmi al quesito referendario. Buon direttivo ai giovani. Io intanto condivido la posizione di Giovanni Sartori secondo cui “il premio di maggioranza dato a una minoranza è il vizio maggiore della legge”. Perché “questo falsa tutto il sistema politico: le leggi elettorali trasformano i voti in seggi e questa legge li trasforma male”. E vi invito a firmare qui.