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Giulio Cavalli

7 luglio: Giulio Cavalli a Casalgrande (BO)

E’ un ricco calendario quello proposto dal Teatro De André di Casalgrande, che riguarderà i mesi estivi e coinvolgerà le due location più pregevoli del comune ceramico: Villa Spalletti e il Castello di Casalgrande Alto.

Ora Legale 2011.

Proprio il Castello sarà la sede dell’evento che apre l’apprezzata rassegna “Ora Legale 2011”, iniziativa organizzata dal Teatro De André di Casalgrande in collaborazione con l’associazione Progettarte e il patrocinio del Comune, che nasce con l’obiettivo di consentire ai cittadini di Casalgrande di informarsi, conoscere e farsi un’opinione sui i principali avvenimenti della stringente attualità.

Ad aprire le serate sarà, giovedì 29 giugno alle ore 21, il nuovo spettacolo in prima nazionale di e con Corrado Augias intitolato: “Una poesia per l’Italia”, in cui l’apprezzatissimo giornalista, scrittore e conduttore televisivo, indaga la vita e l’opera di Leopardi, conducendo lo spettatore alla conoscenza dello zibaldone letterario e filosofico in cui sono l’Italia e il suo popolo ad avere il ruolo di protagonisti. (Ingresso 15 euro, ridotto 12 euro).

La serata successiva della rassegna, giovedì 7 luglio, avrà come titolo: “Nomi, cognomi e infami. La legalità e i rischi delle infiltrazioni mafiose al Nord Italia”, di e con Giulio Cavalli, attore e scrittore, con Giuseppe Gennari, GIP al Tribunale di Milano e Maria Cristina Origlia, giornalista de Il Sole 24Ore. (Ingresso libero).

Giovedì 14 luglio, sempre alle ore 21, la rassegna si chiude con Luciano Garofano, generale in congedo dell’Arma dei Carabinieri, in: “Assassini per caso. Luci e ombre dei più efferati delitti italiani”. (Ingresso libero).

I concerti.

Sabato 2 luglio alle ore 21, sempre al Castello di Casalgrande Alto, vi sarà il concerto lirico “Note in una notte stellata”, con Yukie Ina, soprano, Alessandro Turri, tenore, Claudio Levantino, basso ed Elisa Montipò al piano. Gli artisti sono stati i vincitori del concorso canoro organizzato dal Teatro De André in memoria del tenore Barbieri.

“Settimana a Villa Spalletti”.

Da domenica 17 luglio a venerdì 22 luglio, vi sarà la “Settimana a Villa Spalletti”, nella suggestiva cornice della Villa di San Donnino. Essa ospiterà la prima edizione di “BuK-libri a corte”, la fiera della piccola e media editoria. Creata quattro anni fa a Modena -la cui ultima edizione in febbraio ha registrato ben 20.000 visitatori nel febbraio scorso- questa fiera sbarca con la sua costola estiva a Casalgrande, e si terrà nei locali delle Scuderie con i seguenti orari: domenica 17 luglio dalle ore 10.30 alle 24, e nelle altre serate del festival (lunedì 18, martedì 19, giovedì 21, venerdì 22 luglio) la corte resterà aperta al pubblico a ingresso libero dalle ore 18.00 alle ore 24.00. Al programma delle presentazioni letterarie degli oltre trenta editori provenienti da tutta Italia che saranno presenti, si affiancheranno i concerti del Casalgrande Jazz Festival, giunto alla sua dodicesima edizione, nel cortile delle Scuderie.

Si parte domenica 17 luglio alle ore ore 21,30 nel cortile delle Scuderie di Villa Spalletti, per Notte di Note 2011, con il Quartetto Aphrodite (archi) in: “Musica al piccolo trotto: viaggio sonoro tra danze popolari”. (Ingresso 5 euro).

Lunedì 18 luglio, per il Casalgrande Jazz Festival, alle ore 21,30, vi sarà il duo Fabrizio Bosso e Luciano Biondini (tromba e fisarmonica). (Ingresso 5 euro).

Martedì 19 luglio sarà la volta del trombettista Fabrizio Bosso con il suo Quintet in “Spirito libero”. (Ingresso 5 euro).

Mercoledì 20 luglio per Notte di Note 2011, vi sarà “Allegro Appassionato Duo”, con il duo di arpe Lorenzo Montez e Alessandra Viveri.

Giovedì 21 Luglio, Buk-Libri a Corte propone il concerto di Susanna Parigi, , vincitrice del prestigioso premio Gaber 2010 e del premio Giorgio Lo Cascio 2010, in: “La lingua segreta delle donne. Riflessioni in musica sui segreti del linguaggio femminile”.

Venerdì 22 Luglio è la serata dell’ultimo concerto che chiude la rassegna Casalgrande Jazz Festival, con il duo Javier Girotto e Bebo Ferra (sax e chitarra) sempre alle ore 21,30, nel cortile delle Scuderie di Villa Spalletti.

Per informazioni e prenotazioni: Cooperativa Teatro De André, tel. 0522/1880040; 334.2555352; www.teatrodeandre.it .

http://www.bologna2000.com/2011/06/17/si-apre-la-ricca-estate-di-eventi-del-teatro-de-andre-di-casalgrande/

 

Giulio Cavalli a RADIO 3

Il sorriso di Bruno Caccia apre la puntata di TUTTA LA CITTA’ NE PARLA su Radio 3. Puntata sul Premio Giornalistico Ilaria Alpi.
CONDUCE Giorgio Zanchini
A CURA DI Cristiana Castellotti
IN REDAZIONE Cristina Faloci, Rosa Polacco,Pietro Del Solda’
IN REGIA Piero Pugliese

La montagna di merda che scivola in Facebook

La pagina si chiama ‘Ndrangheta. Gregorio Dominelli Muzzì ci scrive sopra che vorrebbe essere governato dalla ‘Ndrangheta sicuro di essere protetto e rispettato dalle altre Nazioni. Otto persone cliccano su mi piace. Giuseppe D’Agostino scrive il silenzio è il nostro forte,le nostre parole sono fatte di sguardi. Piace a sette persone. In tutto la pagina piace al momento a 349 persone. Mentre facebook e youtube cassano i video di qualche adolescente per la canzone di una major in sottofondo, mentre nelle scuole d’Italia tanti attivisti, associazioni, magistrati e volontari raccontano, studiano e mettono in guardia sul fenomeno, mentre più di qualcuno ci rimette la propria tranquillità e quella della propria famiglia in giro scodinzolano una manica di social imbecilli. E Brunetta si lamenta dei suoi diecimila meritatissimi insulti.

Avere le ‘palle’ per farlo

Dopo il referendum sull’acqua sono andati tutti in televisione. Anche quelli che in fondo non ci hanno mai creduto, quelli che il Decreto Ronchi l’hanno firmato (poi per fortuna hanno cambiato idea) e quelli che intorno all’acqua hanno piazzato i trombati all’ultimo giro elettorale. In televisione ci sono andati tutti i convertiti e fa niente se qualcuno ha chiesto fin da subito (inascoltato) di lasciare la battaglia alla gente senza voler cannibalizzare comitati e gente, in fondo ci basta il risultato. A cinque giorni dai referendum Luigi a Napoli delibera il ritorno al pubblico dell’ente gestore stabilendo il principio e la natura di «bene comune» dell’acqua, «non assoggettabile a meccanismi di mercato»: prendere delle scelte oggi in politica è diventato rivoluzionario. A Napoli le hanno scritte.

Le corde politiche di Don Luigi

Ma lo stesso Paolo Borsellino, di fronte ai successi contro la criminalità, durante il maxiprocesso, avvertiva della possibilità di cadere in una “pericolosissima illusione”, in “perniciose illusioni” di cessata pericolosità, diceva che non sono consentiti allentamenti e calo di tensione. I successi contro la mafia rischiano di vanificarsi se non si crea una continuità , se si abbassa la guardia. Non basta più parlare sempre e solo di mafie. E’ necessario ampliare lo sguardo, saper riconoscere la lunga mano delle mafie nelle pieghe della vita sociale. Impegnarsi contro la criminalità organizzata, significa lavorare per l’eguaglianza, i diritti e i doveri, la famiglia, la cultura, l’informazione libera. Per una politica che è servizio del bene comune. Con questa intervista Don Luigi Ciotti conferma che uguaglianza, diritti e politica quando toccano le corde più in alto sono la stessa cosa. E lui le suona meravigliosamente.

 

CORRIERE ROMAGNA intervista Giulio Cavalli

PREMIO ILARIA ALPI
«Ridere di mafia, ribellione incontrollabile»
Intervista all’attore Giulio Cavalli ospite oggi a Riccione con un monologo

RICCIONE. Ospite oggi al Premio Ilaria Alpi, l’attore Giulio Cavalli. Lo abbiamo intervistato.
Partiamo da un’anticipazione: il monologo di oggi sarà tratto da una delle sue opere teatrali?«Sì, eseguirò un brano estratto da Nomi cognomi e infami»La mafia al nord: com’è la situazione in Romagna, vista dall’esterno?«Le inchieste giudiziarie hanno rivelato che al nord il fenomeno mafioso ha raggiunto dimensioni notevoli: anche l’Emilia-Romagna è diventata approdo per gli affari della criminalità organizzata. Gli interessi nelle diverse regioni del nord sono gli stessi e l’Emilia-Romagna ha il dovere morale e culturale di combattere questo fenomeno. Le attività antimafia in regione sono molte e partecipate, soprattutto a livello di associazionismo»Chi deve innescare il cambio di mentalità necessario a sconfiggere le mafie? La politica con l’esempio o la società civile con la protesta?«La politica è riuscita a cambiare le cose solo quando è stata sostenuta dai cittadini. La chiave è la spinta di una cittadinanza attiva in cui ognuno partecipa con il suo ruolo. La parola è un’arma che funziona contro la mafia, ma sono altrettanto importanti l’educazione dei propri figli, un’istruzione responsabile nelle scuole, le scelte di ognuno sul posto di lavoro. Non c’è bisogno di prime linee o eroi, di icone dell’antimafia, ma dell’impegno ordinario di tutti».Una politica lontana da infiltrazioni mafiose è possibile? Cosa manca alla politica per liberarsi da questo giogo?«Quando i cittadini riterranno che essere ferrei su questi temi all’interno dei partiti non sia una possibilità, ma un punto fermo su cui costruire la propria credibilità, allora potranno esistere partiti per i quali l’antimafia non sia solo un argomento a cui dedicarsi, ma un comandamento da cui partire».Sente la vicinanza delle istituzioni nella sua vita sotto scorta? E quella dei cittadini?«Per parlare di legalità è sempre necessario coinvolgere le istituzioni. E poi quelli che facevano il mio lavoro di denuncia dei poteri 500 anni fa, cioè i giullari, venivano decapitati, quindi qualche passo avanti in fatto di civiltà e sicurezza sicuramente è stato fatto. I cittadini sono quelli che sento più vicini perché, a differenza della politica, non hanno nulla da guadagnarci, anzi devono pure pagare il prezzo del biglietto».Lei ha detto di sentirsi vicino a Paolo Rossi e Dario Fo, ma la sua frase «Ridere di mafia è una ribellione incontrollabile» fa pensare più a Peppino Impastato. La sua figura è state tra le sue fonti d’ispirazione?«Io mi ritengo molto fortunato, perché ho potuto lavorare con Paolo Rossi, Dario Fo e Giovanni Impastato, fratello di Peppino, e porto con me qualcosa di tutti tre. Peppino Impastato è riuscito non solo a fare un lavoro serissimo, chirurgico, di applicazione della risata alla lotta contro le mafie, ma anche a raccontare come la denuncia antimafia fatta con il sorriso possa diventare una forza sociale. E in questo siamo vicini»Il giornalismo italiano d’inchiesta fa abbastanza per combattere la criminalità organizzata e la cultura di stampo mafioso?«Tra i giornalisti italiani impegnati in questa battaglia, forse è proprio Ilaria Alpi l’esempio più alto. Il giornalismo deve accendere l’appetito per la curiosità, che come diceva Joseph Pulitzer è la garanzia più importante per gli ingranaggi della democrazia. È sul funzionamento degli ingranaggi che c’è ancora da fare».

 

La forza del coraggio

Non c’è cambiamento che non passa attraverso il coraggio. Il coraggio della denuncia e della responsabilità. Abbiamo sostenuto il cambiamento adesso dobbiamo essere il cambiamento senza contraddizioni, senza remore e, soprattutto, disposti a cambiare e cambiarsi se necessario. La Fondazione Benvenuti in Italia scrive una lettera-appello che mi rincuora. Perché forse in questi ultimi giorni non sono stato ‘mascariato’ per niente e perché c’è tanto da fare e costruire se alcuni giovani amministratori scrivono che in casi di ombre i partiti devono chiedere e pretendere da un lato le spiegazioni del caso, magari prima dell’azione giudiziaria, e dall’altro un passo indietro. Prendiamocela, L’Italia.

Smascherare i partiti

Il nostro obiettivo è abolire la “porcata” (così definita dallo stesso ideatore della legge, il ministro Calderoli): l’aspetto più odioso di questa legge è il suo togliere ai cittadini la possibilità di scegliere i propri rappresentanti. Ma è da rigettare anche quel premio di maggioranza, che così com’è appare una vera e propria truffa, e che senza una soglia minima è tra l’altro ai limiti di costituzionalità. Arianna Ciccone e gli amici di Valigia Blu sono chiari: rivolgerci ai partiti, tutti, e prima di tutto certificare le loro intenzioni di cambiare questa legge (sarebbe già un primo passo, e in questo senso il PD ha dato chiare indicazioni). Il passo più importante sarà chiedere ai partiti, qualora fossimo costretti a votare con la legge porcata, di coinvolgere i cittadini nella composizione delle liste elettorali. Fare scegliere agli iscritti attraverso primarie a tutti i livelli. E io sono molto curioso. Non perdeteli di vista.

Israele, Regione Lombardia risponde

Incollo qui la risposta arrivata (oggi, con irragionevole ritardo) che mi arriva da Regione Lombardia nella persona dell’Assessore Romano Colozzi. Confido nella rete per le vostre opinioni e (a prima vista) per qualche inesattezza. Le nostre domande potete rileggerle qui.

Risposta ITR 2192

In relazione ai singoli quesiti, si evidenzia che Regione Lombardia non ha erogato alcun contributo in ordine all’iniziativa riportata nelle premesse dell’atto e non dispone di alcun elemento informativo utile da fornire agli interroganti.

Ciò premesso, è bene ribadire il plauso di Regione Lombardia per questa iniziativa istituzionale decisa da tempo con lo scopo di far conoscere ai cittadini e alle imprese lombarde le positività di quanto possa comportare i destini d’Israele o incrementare i rapporti tra Italia e Israele. È noto che i rapporti tra Italia e Israele sono molto positivi. Regione Lombardia intrattiene da tempo dei rapporti altrettanto positivi con Israele, che auspichiamo possano essere incrementati dal punto di vista economico, sociale e culturale, anche grazie a manifestazioni come queste.

Quanto alle recentissime polemiche sollevate da gruppi che contestano l’iniziativa, non possiamo che confermare la posizione già resa pubblica nelle scorse ore: il popolo di Israele e il paese di Israele ha tutto il diritto di poter svolgere in pace e tranquillità una manifestazione decisa da tempo con gli scopi meritevoli già espressi.

Ci sono dei diritti di libertà che non possono e non devono essere né vietati né limitati.