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Giulio Cavalli

Cambia le regole per non scegliere. Il mio buongiorno su Left.

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La nuova brillante idea del partito renzicratico è quella di decidere di aspettare a decidere. Quando ciò che accade non si incastra perfettamente con le volontà di Matteo Renzi si agisce per usura; e così Bassolino a Napoli e il centrosinistra milanese ieri sera hanno avuto l’onore di sapere che il Partito Democratico, per nome del suo Segretario e i soliti noti intorno a lui, ha scelto di posticipare qualsiasi decisione sulle primarie a Napoli e Milano a digestione avvenuta, dopo la sbornia natalizia e capodannifera.

(continua qui, come ogni mattina, sul mio “buongiorno” per Left)

La lezione di papà Alberto agli immoralisti

Ha perso una figlia. Ha dovuto cercarne il corpo frugando come dentro ad un cassonetto. Per trovare il corpo. È andato a riprendersela, come tocca andare ai padri, agli uffici dei figli smarriti in giro per il mondo. E mentre gli promettevano vendetta lui, senza pose lacrimose, senza nemmeno una virgola di rabbia sulla faccia, ha chiesto la pace.

Che genitori meravigliosi avevi Valeria. Ora proviamo a meritarceli anche noi.

Quando scappa una foto

Come dormono i profughi bambini (siriani). Basta guardarli negli occhi per capire che siamo riusciti a fare addormentare i bambini sparpagliati in giro per il mondo con gli occhi senza speranza. E chiunque sia genitore o conosca i bambini sa quanto è ostinata la loro meraviglia e speranza. E quanta ostinata bruttezza serve per spegnerli. #restiamoumani (Magnus Wennman, fotografo, è l’autore di queste foto) via Instagram http://ift.tt/1Ypk3oQ

Monte dei Paschi di Siena: chi ha suicidato David Rossi?

o-DAVID-ROSSI-facebookBanche, segreti e morti. Lo strano suicidio di David Rossi (l’ex capo della comunicazione del Monte dei Paschi di Siena, morto il 6 marzo 2013 proprio nel pieno della bufera sull’istituto guidato in quegli anni da Giuseppe Mussari) è ufficialmente oggetto di nuove indagini, dopo che la Procura di Siena ha deciso di riaprire un caso che frettolosamente era stato bollato come “suicidio”. Poco più di un anno fa la Procura aveva rigettato la richiesta della riapertura delle indagini presentata dalla vedova di Rossi, Antonella Tognazzi, con l’avvocato Luca Goracci. Ma ormai sono troppi i punti oscuri di una morte accaduta in un momento sicuramente “opportuno”: David Rossi poche ore prima di quel salto nel vuoto dalla finestra del suo ufficio, aveva scritto al suo superiore una mail in cui dichiarava di voler dire in procura tutto ciò che sapeva dello scandalo Mps. Ma non ne ha avuto il tempo.

Sono tre i foglietti accartocciati ritrovati nel cestino dell’ufficio di David Rossi in cui, a prima vista, sembrava giustificare il suo gesto e chiedere scusa alla moglie. Eppure proprio lei, Antonella Tognazzi, fin da subito ha nutrito una serie di dubbi per il tono con cui il marito le si rivolgeva che, a suo dire, sembrò subito molto diverso dal suo solito. (…)

Continua sul numero 44 di Left in edicola dal 21 novembre

SOMMARIO ACQUISTA

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Quando ti senti un po’ “middleclass”

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Il mio buongiorno di oggi per Left:

Devo confessare che ormai leggere l’Unità, nella rassegna stampa quotidiana, ha assunto un non so che di quasi mistico per la spiazzante capacità di essere bollettino di governo come quei fogli ciclostilati di qualche anno fa che venivano stampate nei piccoli paesi del nord Italia per celebrare le gesta del sindaco. Kim Jong, il dittatore della Corea del nord, nelle sue follie autoritarie, in confronto sembrerebbe un dilettante della propaganda di Stato.

Così, questa mattina, in un profondissimo reportage sulla crisi (e ovviamente sulla ripresa) intitolato “Dov’è finita la Middle Class italiana?” i giornalisti del quotidiano pararenziano lanciano un’arguta analisi che dovrebbe spiegarci come in 13 anni le persone “che si autodefiniscono così” siano scese di 28 punti. Per l’appendice renziana a forma di quotidiano, in pratica, già nel 2002 in Italia esistevano dei piccoli borghesi (anglofoni) che vivevano con una naturale consapevolezza di essere “classe di mezzo” e che dopo più di un decennio passato a subire l’onta della crisi solo ora con Renzi stanno recuperando finalmente la fiducia.

Al di là della spassosa foga indagatrice di un reportage sulle persone che si “autodefiniscono” (una modalità che potrebbe eliminare quasi totalmente l’evasione fiscale o la corruzione alla prossima autointervista) l’articolo contiene alcune verità esplosive:

(continua qui)

Mujica: “l’unico bombardamento ammissibile in Siria è con latte in polvere e biscotti”

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L’articolo è del 2013 ma le parole sono attualissime. E come sempre Mujica dimostra quanto sia straordinariamente facile e rivoluzionario essere coltivatori di pace:

“Spiegando il suo punto di vista in una radio locale, Mujica ha affermato che “l’unico bombardamento ammissibile in Siria è con latte in polvere con biscotti e cibo, non con armi né bombe.” La guerra è come “tentare di spegnere un incendio, gettando dentro più combustibile”, ha spiegato il Presidente. “La guerra non si risolve introducendo più guerra presumibilmente più giusta, altrimenti si imbocca una strada piena di conflitti interminabili e si crea un profondo risentimento che si trasforma in lotta e resistenza da una parte verso l’altra”, ha spiegato Mujica a “El Pais”. Analizzando la storia mondiale e sottolineando i recenti momenti topici della storia contemporanea, il presidente uruguaiano ha insistito nel ricordare le conseguenze di tutte le guerre. “In ciascuno dei tentativi degli ultimi 20 o 30 anni per imporre la democrazia occidentale con le cannonate, lì in Asia minore o nel mondo arabo, il risultato finale di questo sacrificio sono stati genocidi dolorosi”, ha precisato il leader uruguaiano. Mujica è del parere che la guerra come soluzione serva solo a mantenere l’uomo nella sua preistoria. Chi ci guadagna sono gli speculatori, ha spiegato il presidente: “Gli interessi degli speculatori della finanza non sono lenti né pigri, ma pronti ad approfittare delle paure e l’instabilità di una zona di guerra.” L’unica cosa che possono fare i paesi confinanti con la Siria è “discutere e discutere, cercando compromessi, e negoziare, qualunque negoziazione per cattiva che sia è infinitamente migliore per i deboli, i poveri e per coloro che soffrono nel mondo le soluzioni militari”, ha concluso il presidente Mujica”.

(grazie a Il Post Viola)

Quando scappa una foto

Mentre cammino per Parma una giovane ragazza islamica prova a spiegare ai passanti le bugie di chi vuole semplificare per interesse. Restare umani. In tutte le lingue del mondo. via Instagram http://ift.tt/1kNQS0D

Quando scappa una foto

Ogni volta che viaggio per presentare #miopadreinunascatoladascarpe non posso non pensare a me come un fallimentare inseguitore di un libro che nonostante mi ostini a pensarlo mio è già sparso. Così la presentazione di un libro diventa il goffo inseguimento di un padre troppo apprensivo. Oggi Parma. #nonmifermo via Instagram http://ift.tt/1laSMrE

Tutti eccitati per la guerra

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Dal lunedì’ al venerdì ogni mattina ci troviamo per il buongiorno sul sito di LEFT. Ecco il buongiorno di ieri:

“Se noi non fossimo qui, se noi fossimo degli stranieri appena sbarcati in Italia e per uno strano caso qualsiasi ci capitasse stamattina di passare in un’edicola, davanti alle prime pagine dei quotidiani, oggi verrebbe da pensare che abbiamo dichiarato guerra a cannone battente e siamo nel pieno dell’ubriacatura da militarismo greve.

Le foto di Abdelhamid Abaaoud, nelle sue patetiche pose da Rambo in salsa orientale e la fierezza con cui viene annunciata la sua avvenuta uccisione (anche sul moderato Corriere della Sera) farebbero credere, a prima vista, non solo che il conflitto abbia ufficialmente sdoganato l’uso della violenza ma anche che ci sia una generale soddisfazione per questa guerra alla guerra fatta con la guerra. Un’avvincente partita a Risiko su scala mondiale in cui si fatica a trattenere l’esultanza per l’ultimo tiro di dadi e si espongono i trofei dell’ultimo ammazzato tra i cattivi. Ma davvero credono che noi si possa abboccare alla storiella che questi giovanotti in stitiche pose da soldati possano da soli giustificare l’orrore? Ma davvero le bombe francesi su Raqqa possono essere considerate l’inevitabile conseguenza?”

(continua qui)

“Sono degli stronzi”

Le-Pen-SalviniA proposito di differenze abissali tra destre e destre vale la pena riportare un passaggio dell’intervista a Wallerand de Saint-Juste, capolista del Front National per le prossime elezioni per la regione parigina, avvocato di Jean-Marie Le Pen, tesoriere del partito e cattolico tradizionalista (che però ha deciso di non schierarsi contro i matrimoni gay):

Conoscete la Lega Nord?
Poco. Siamo due partiti diversi e ognuno fa la sua campagna nel suo Paese. Noi diciamo ai musulmani: voi siete francesi come gli altri e dovete rispettare le regole della laicità, e se farete così tutto andrà meglio. Ma non dobbiamo fare alcuna confusione tra l’Islam radicale dei terroristi e la maggioranza dei musulmani. Quelli che dicono il contrario sono degli stronzi.

Il leader della Lega Nord ha detto che i pacifisti sono complici dei terroristi. Un deputato ha aggiunto: “Chi mi parla dell’Islam moderato lo prendo a calci in culo” e il giornale “Libero” il giorno dopo gli attacchi ha titolato: “Bastardi islamici”.
Dichiarazioni simili in Francia? Non sarebbero possibili. Noi politici abbiamo una responsabilità e non possiamo esprimerci così. Nemmeno di fronte agli assassini. Mai. Non vale la pena. E’ chiaro che i giovani in Francia sono pieni di rabbia e gli animi sono molto tesi. Ma la funzione dei partiti è quella di canalizzare questo tipo di sentimento. Noi permettiamo alle persone di esprimersi democraticamente.