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Giulio Cavalli

A che punto sono le primarie a Milano

Sempre meglio. O peggio, si potrebbe dire. Ne scrive Marina Terragni:

milano_ventoLo stato di salute della coalizione è pessimo.

I civici di sinistra divisi e delusi: la promessa di partecipazione è stata tradita.

Prc si è già chiamata fuori.

Sel continua a cambiare idea sull’eventuale candidatura di Giuseppe Sala, commissario di Expo: dal “parliamone” al “no” nel giro di una settimana.

Pippo Civati, fondatore di Possibile, ha parlato senza mezzi termini di fine del modello Milano. E il sindaco Pisapia lo ha ricambiato con un sostanziale “tu non esisti”.

E’ il Pd a tenere saldamente il mazzo, dettando modi e tempi, lo sguardo puntato sul business miliardario palazzinaro del dopo Expo, vero punto programmatico: il nuovo sindaco di Milano non potrà non dirsi renziano.

Non che a Milano manchino possibili ottimi candidati civici, come Ferruccio De Bortoli, molto inviso a Renzi –che l’ha già bocciato come presidente Rai- per le sue ferme prese di posizione. Perfino piddini renziani come Stefano Boeri sostengono che “non ci sono le condizioni” per candidarsi.

(Il resto è qui)

Una lettera a PPP

 La scrive qui Francesco Pecoraro e vale la pena spendere un minuto per leggerla:

Caro Maestro, quando non c’è tensione verso il meglio, tutto va verso il peggio, ogni cosa arretra di qualche casella, ogni istanza di progresso fa un passo indietro, quando non addirittura scompare.

Devo anche informarla che nell’attuale presente, oltre al ristagno e all’arretramento del progresso, si è verificato anche l’arresto dello sviluppo (evoco qui una sua famosa distinzione): il capitalismo italiano arranca in una dimensione arretrata, mentre un mondo ormai quasi completamente cino-americano ci travolge in uno sviluppo tecnologico apparentemente immateriale, di cui lei, morto troppo presto, non può avere la benché minima nozione.

La chiamiamo rivoluzione digitale: le interesserebbe molto.

Il Novecento ha costruito l’hardware del mondo in cui viviamo. Il XXI Secolo ne sta globalmente allestendo il software, che in un futuro prossimo servirà a gestirne anche la più trascurabile molecola. Il processo è appena cominciato, gli esiti sono imprevedibili. Mi scuso per aver usato termini e concetti che lei non può capire e che anch’io capisco poco.

Ma le generazioni nate a ridosso e subito dopo l’anno Duemila, cioè coloro che fanno risalire l’Inizio dei Tempi all’attacco alle Twin Towers del settembre 2001, va a dire i nati dentro il processo di digitalizzazione del mondo – quante cose sono successe dopo la sua morte! –, ecco, di quelli non sappiamo nulla, nessuno sa nulla.

Buona parte di loro (cioè quelli non del tutto emarginati) sembra vivere placidamente in seno al Grande Ceto Medio Occidentale, dando tutto per acquisito, anzi per scontato, non avendogli i padri trasmesso alcuna tensione politica, alcun disagio che non sia economico. Ma anche quest’ultimo ordine di problemi sembrano accettarlo come un dato di fatto, tipo: «il mondo è fatto così, chi sono io per metterlo in discussione?».

Quando scappa una foto

Strani incontri in stazione Tiburtina #vetrineromane #miopadreinunascatoladascarpe via Instagram http://ift.tt/1LTDP7C

Corriere.it: “Segnali positivi” alla libreria Iocisto con Giulio Cavalli e la giovane Orchestra dei Quartieri Spagnoli

Schermata 2015-10-22 alle 23.09.56Il 24 ottobre 2015 il Vomero fino a notte fonda si riempirà di luci, musica e libri. Ma sarà diverso dagli anni passati perchè quest’anno il tema è la legalità. Iocisto #lalibreriaditutti in Via Cimarosa 20 (piazza Fuga) partecipa alla manifestazione promossa dal Comune di Napoli e dalla V Municipalità nel quartiere Vomero Arenella sin dal mattino.

Aprendosi alle scuole, ai ragazzi, ai lettori ed uscendo in piazza con un programma ricco e diversificato. La mattina sarà dedicata a scuole e ragazzi e vedrà protagonisti i ragazzi dell’Orchestra dei Quartieri Spagnoli, un progetto artistico e culturale che nasce dal riferimento preciso del sistema pedagogico-musicale creato in Venezuela da José Antonio Abreu, musicista ed ex ministro della cultura. Seguiranno il RAP per la legalità che convolgerà famiglie e ragazzi grazie al giovane rapper Gian Paolo Nicolini in arte CIOMPI e con i fumetti per la legalità a cura della Scuola Italiana Comics.

Alle 12:00 direttamente dal teatro civile, reduce anche dallo spettacolo al Nuovo Teatro Sanità, al suo esordio nelle vesti di romanziere Giulio Cavalli presenterà il suo libro con un potente monologo. “Mio padre in una scatola di scarpe” edito da Rizzoli parte da una storia vera, quella di Michele Landa, ucciso senza ancora un perché a Mondragone. Giulio Cavalli racconta un’Italia dimenticata e indifesa, in cui non serve fare rumore per diventare eroi delle piccole cose.

Nel pomeriggio in libreria un altro racconto sui piccoli grandi eroi involontari grazie al romanzo di Paolo Miggiano che presenterà “ALI SPEZZATE – Annalisa Durante. Morire a Forcella a quattordici anni”. Interverranno Arnaldo Capezzuto, Gigi Fiore, Sandro Ruotolo e Franco Roberti. La serata si concluderà con il Jazz a cura di Music Instinct.

(fonte)

Manfredi Borsellino? Uno squilibrato. Lucia Borsellino? Cretina precisa. (Questa volta le intercettazioni ci sono)

borsellino-figliManfredi Borsellino? “Uno squilibrato”. La sorella Lucia? “Cretina precisa”. È il 19 luglio 2015, anniversario numero 23 della strage di via d’Amelio, il massacro del giudice Paolo Borsellinoe della sua scorta. Silvana Saguto, una delle donne che a Palermo incarna il volto dell’antimafia fatta di numeri ed euro sottratti a Cosa nostra, sta partecipando – in qualità di madrina – alla manifestazione “Le vele della legalità”. Ricorda il sacrificio del magistrato assassinato, parla dell’antimafia dei sequestri, quella che dal 2010 rappresenta guidando la sezione misure di prevenzione del tribunale. Poi sale sulla sua auto blindata, telefona ad un’amica, e – come racconta Repubblica – si lascia andare ad una serie di insulti contro i figli di Borsellino. Inveisce soprattutto con Manfredi, oggi commissario di polizia, che 24 ore prima al palazzo di giustizia ha abbracciato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, tra la commozione generale. “Ma poi, Manfredi Borsellino che si commuove, ma perché minchia ti commuovi a 43 anni per un padre che ti è morto 23 anni fa? Che figura fai”.

Ma non solo. “Ma che – continua Saguto – dov’è uno… le palle ci vogliono. Parlava di sua sorella e si commuoveva, ma vaffanculo”. Sono i giorni del caso Crocetta, con il settimanale Espresso che ha pubblicato il testo dell’intercettazione (poi smentita dalla procura di Palermo, che indaga per calunnia e pubblicazione di notizie false) in cui il medico del governatore dice che Lucia Borsellino“va fatta saltare come il padre”. Ed è per questo che Manfredi Borsellino era intervenuto davanti al capo dello Stato, per difendere la sorella, che due settimane prima si era dimessa da assessore regionale alla sanità. Saguto però è un fiume in piena, e bolla Manfredi come “uno squilibrato, lo è stato sempre, lo era pure quand’era piccolo”. Lucia Borsellino, invece, per il magistrato è “cretina precisa”. Parole pesantissime quelle pronunciate da Saguto, che colpiscono al cuore la credibilità di una fetta ampia del mondo della cosiddetta antimafia.
Ne scrive Giuseppe Pipitone qui.

Una settimana densa, se vogliamo incrociarci a Napoli e Milano.

CAVALLIAllora, giovedì a Milano alle 19 sono in una delle librerie più belle che mi sia capitato di incontrare, la Gogol & Company: presento il mio romanzo ‘Mio padre in una scatola da scarpe’ con una delle mie scrittrici preferiti, Elisabetta Bucciarelli. Credo che ci divertiremo.

Sabato, a Napoli, alle 12.30 ci si vede alla libreria IoCiSto (se non ne conoscete la bellissima storia potete leggerla qui) sempre con il mio libro. Sempre Sabato, a Milano alle 18.30 all’Archivio di Stato nell’ambito di BookCity (l’evento è qui) a parlare del mio libro con l’amico Mario Portanova.

Il calendario in continuo aggiornamento è qui.