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Bandecchi: “Giorgia circondata da ministri inadeguati. Come la Manovra”

“Come tutte le persone ho diverse anime. Ne ho una che è il peggio di me che anch’io non sopporto. Le ricordo che un paio di volte al giorno tutte le persone fanno la cacca. Non è bella ma c’è dentro di noi”. Stefano Bandecchi, imprenditore, sindaco di Terni e coordinatore nazionale di Alternativa popolare è uomo dalle riflessioni tumultuose ma al telefono non rivendica i fatti per cui sale ogni tanto nella cronaca nazionale.

Bandecchi, cosa ne pensa di questa Manovra
“Per me è una manovra molto tecnica, una manovra che non mi piace perché non ha nessuna scelta politica. Una manovra che non farà crescere l’Italia come le manovre di questi ultimi 30 anni”.

Non sembra benevolo con il governo. Come lo giudica
“Scarso di professionalità adeguate. Composto da molti ministri che non sono le persone giuste nel posto giusto. Purtroppo è un governo fatto da una destra non preparata a governare”.

I nomi di questi ministri inadeguati?
“Non mi metterei mai a farne”.

Eppure la dipingono tutti come schiettissimo…
“Posso dire che Giorgetti lo reputo uno dei migliori ministri”.

Il blocco degli sbarchi promesso dal governo non pare stia andando benissimo…
“Una roba demenziale. E infatti con l’Albania paghiamo una tangente per farlo fare a loro e meglio”.

Ma la legge non permette blocchi navali…
“Non ho mai creduto nel blocco navale che sarebbe impossibile anche solo per una questione di costi. L’immigrazione andrebbe guardata con meno retorica e più lucidità. Le faccio un esempio pratico matematico: negli ultimi dieci anni in Italia sono arrivate un milione e mezzo di persone e ne sono rimaste 500mila. Quindi l’Italia non è più appetibile nemmeno per loro. Nel 2023 per la prima volta abbiamo più emigrati che immigrati. Io lo trovo un dato preoccupantissimo. Ci sono altri due aspetti: gli extracomunitari che sono qui smettono di fare figli percependo la crisi italiana e la seconda è che gli italiani stanno scappando. Per un governo che voleva tenere alta l’italianità direi che dobbiamo preoccuparci. Gli italiani studiano e lavorano all’estero e noi abbiamo mantenuto solo la mucca Chianina”.

La mucca Chianina
“Ci saranno più mucche che italiani. Questa storia della mucca Chianina è simbolica: non possiamo avere aziende che fanno carne coltivata ma possiamo mangiarla. Per difendere la mucca Chianina non faremo ricerca e nei nostri ristoranti intanto danno il 60% di carne argentina”.

A proposito di comportamenti, ha visto Sgarbi come trattava i suoi autisti?
“Io sono molto cattivo e ho avuto atteggiamenti molto sbagliati ma sempre verso i potenti. Sono uno zerbino con le persone umili, sono forte con i forti e molto debole con i deboli. Questi sono il contrario”.

C’è molto rumore anche per una certa inclinazione alla parentopoli di governo…
“Ho visto carriere fulminanti di alcuni figli di esponenti importanti, ministri, presidenti del Senato. Trovo questa cosa estremamente sgradevole e molto poco intelligente”.

Da uomo di destra è deluso dalla destra
“Io sono un liberale, di centrodestra come indole. Il mio partito è iscritto al partito popolare europeo”.

Come si definirebbe?
“Io mi reputo un capitalista sociale di un capitalismo europeo, molto sociale, vicino alle classi più deboli. Oggi siamo in mano alla destra sociale”.

Che ne pensa della riforma del premierato?
“Finora non avevo visto gesti fascisti come questo: saremmo l’unico paese al mondo che elegge un presidente del Consiglio al primo turno, senza ballottaggio. È una cazzata che per avere stabilità si debba avere un duce. Ricordo che siamo stati la quinta potenza mondiale mentre cambiavamo governo ogni sei mesi. Oggi non contiamo un cazzo anche se abbiamo il maggioritario. Stiamo tornando al culto dell’uomo solo al comando. Già Berlusconi (che era un carissimo amico) ha sbagliato a mettere il suo nome all’interno del simbolo. Addirittura c’è ancora adesso da morto. Solo la Chiesa con Gesù si comporta così. Mancano i partiti e la cultura di partito”.

Meloni dice che governerà altri 4 anni…
“Sono contento. Se la Meloni va avanti così per i prossimi 4 anni sarò il prossimo presidente del Consiglio”.

E cosa farebbe?
“Farei una manovra interamente politica. A Terni se avessi dovuto ascoltare i tecnici avrei dovuto mettere 600mila euro sulle strade e invece ci ho messo 6 milioni. Dare un po’ di soldi a tutti non è possibile. Qual è l’indirizzo economico e industriale di questa manovra Nessuno. Cosa c’è per il lavoro? Nulla. Bisogna avere il coraggio di scegliere. Questa è una manovra che non aggiunge nulla e che non ripaga un solo euro del debito che abbiamo accumulato. Un governo così non serve a nulla, bastava pagare dei buoni ragionieri”.

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