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Morti che non sono morti, vivi che festeggiano i morti stappando champagne e altre corbellerie. Eccoci al nostro quotidiano bestiario elettorale.
RIZZO FESTEGGIA (MALE)
Muore Gorbaciov e Marco Rizzo, segretario del Partito Comunista e fondatore Italia sovrana e popolare, pubblica la foto di un tappo di champagne scrivendo: “Era dal 26 dicembre 1991 che avevo aspettato di stappare la migliore bottiglia che avevo…”. Sommerso dai commenti di chi gli fa notare il pessimo gusto della sua uscita Rizzo prova a parare il colpo: “Una provocazione – dice – dadaista e l’ipocrisia. Ci sono persone che muoiono per guerra, per fame, per infortuni, per vaccini. Ogni sacro giorno. Muore uno della banda dei globalizzatori. Metti una bottiglia di spumante, senza esplicitare un nome. Si scatena l’inferno. Di chi? Dei giornaloni”. Caro Rizzo, è morto anche il dadaismo con te.
LACRIME DI… COCCODRILLO
All’improvviso i giornali si scatenano dando la notizia della morte di Rosa Russo Jervolino, ex sindaca di Napoli. I giornali corrono per scrivere i coccodrilli, tutti nella solita gara di arrivare prima degli altri. Fino a che Jervolino (viva) smentisce la sua morte: “Sto bene, ho solo un po’ di mal di schiena. Stamattina ho ricevuto un sacco di telefonate, ho pensato che fosse successo qualcosa a qualcuno e invece non era successo niente”, dice a La Presse. Sempre a proposito della credibilità di certa stampa.
FIGURONE NUCLEARE
I Verdi mostrano i risultati di uno studio sui costi del nucleare che Salvini, Berlusconi, Renzi e Calenda continuano a sventolare e ad aggiungere schiaffi arriva Giorgia Meloni: “Sul tema energetico non bisogna avere preclusioni nel rispetto ovviamente della sicurezza e dell’ambiente. Io non ho pregiudizi ideologici su niente, però queste sono cose estremamente serie, e quindi bisogna calcolare bene”, dice. In pratica ha chiesto a Salvini di fare il serio, se ci riesce, almeno sul nucleare. L’ennesimo successo di una coalizione che non va d’accordo su niente.
LABORATORIO VALLE D’AOSTA
Tra i simboli depositati per la Valle D’Aosta ci sono alcuni aspetti curiosi. Nella lista “Valle d’Aosta aperto” corrono alleati il Movimento 5 Stelle con Giuseppe Conte e Sinistra Italiana con Nicola Fratoianni. Il Pd invece, udite udite, corre in coalizione con Renzi e Calenda. Non male, eh?
FORTUNE POLITICHE
Conte forse ha perso la pazienza. “Non è che mi potete chiedere ogni giorno di Di Maio“, risponde il presidente del Movimento 5 stelle, a margine di un appuntamento elettorale a Rimini, a chi gli fa notare che secondo il fondatore di Impegno Civico il Movimento non esiste più, ma esiste solo il partito di Conte. “Lasciate che Di Maio faccia la sua campagna elettorale – dice Conte –. Lo dico in modo molto signorile. I sondaggi non gli danno neppure l’1%. Lasciamolo alla sua fortuna politica” Un capolavoro politico, in effetti.
IL BALLO DELLA FLAT TAX
“Subito la flat tax al 23%. È la rivoluzione copernicana non solo del fisco, ma del rapporto fra Stato e cittadino. E come insegna l’esperienza di altri Paesi un serio taglio alle tasse lo fecero in America prima Kennedy e poi Reagan crea benessere per tutti, riduce l’evasione e migliora le finanze pubbliche»: lo dice Silvio Berlusconi in un’intervista al Corriere. Oggi giorno la flat tax del centrodestra cambia. Chissà, a ottobre ci sveglieremo e chiederemo “a quanto sta oggi la flat tax?”.
DI MAIO IN PEGGIO
“I Paesi che non hanno imposto le sanzioni alla Russia hanno un’inflazione più alta della nostra”, dice Di Maio. Falso. A luglio 2022 l’inflazione nei 27 Paesi Ue è cresciuta del 9,8% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. In Cina, India, Indonesia, Messico, Arabia Saudita molto meno.
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