Insomma a Bologna ha vinto il sì. O comunque hanno perso tutti coloro che ci volevano dimostrare che la battaglia per le scuole pubbliche togliendo i (troppi) finanziamenti alle scuole private (il timido Ambrosoli compreso, su in Lombardia) ora ci penseranno due volte prima di provare a convincerci che “privato” è bello perché “privato” funziona e sul “privato” sono tutti d’accordo tranne noi quattro gatti comunisti.
Perché il risultato del referendum è scritto nella Costituzione, per dire:
(per l’immagine grazie a Malvino)