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Politici che si amano come piccioncini, Monti che provoca malori, Bonino che non le manda a dire a Letta e Salvini che dà lezioni di stile. Eccoci al nostro bestiario elettorale.
IL SOLITO MATTEO
Matteo Renzi: “Se la Meloni propone un tavolo per le riforme costituzionali ci sto, caspita se ci sto”. Tradotto: se vi servono i numeri per sfasciare la Costituzione lui è sempre a disposizione.
FORTE ‘STA PADANIA
Esattamente 26 anni fa (ieri) Umberto Bossi proclamava l’indipendenza della Padania da “Roma ladrona”. Disse che si trattava di una gesto solo simbolico in attesa di concretizzarlo una volta arrivato al governo. Da quel momento la Lega è stata diverse volte al governo, con Berlusconi, con Conte e perfino nel governo dei migliori.
La Padania è diventata un argomento mitologico, come Babbo Natale e Superman. Uno potrebbe pensare: un partito che 26 anni fa prometteva una cosa su tutte e non è riuscito minimamente a realizzarla sarà stato giustamente scacciato dalla scena politica… E invece.
IL POLO DEI PICCIONCINI
Renzi ospite a L’aria che tira su La7 dice: “Io e Calenda siamo due piccioncini, quando c’è l’amore c’è tutto. Noi attacchiamo la Meloni, quello che sta facendo la campagna elettorale per la Meloni è Letta, sta lavorando a tempo pieno per lei”. Sarà, ma Renzi proprio non riesce a togliersi dalla testa la sua ossessione per l’ex.
EMMA NON STA… BONINO
Emma Bonino: “Il Pd nuovo partito radicale? Magari. Il Pd non ha mai avuto grande attenzione ai diritti civili, che io ritengo siano diritti sociali. Chi aveva problemi di aborto clandestino, se aveva i soldi andava a Londra, se non li aveva andava dalle mammane. Questo vale per l’eutanasia, la fecondazione assistita. Siamo riusciti ad attivarlo, ma il Pd continua ad avere posizioni sempre molto prudenti per non dire di peggio”. Che bella aria da quelle parti.
A LEZIONI DI STILE DA SALVINI
Dice Salvini: “Di Maio oggi mi attacca, ieri svolazzava in pizzeria come l’ape Maia, siamo un Paese bizzarro. Si può votare anche un ministro che vola in pizzeria, ma se preferite che al ministero degli esteri ci vada un ambasciatore e al ministero della salute non Speranza ma un medico, allora votate Lega”. Il problema è che al ministero degli interni vorrebbe andarci un deejay un po’ brillo in spiaggia.
LE SICUREZZE DI LETTA
Da 1 a 10 quanto si stente sicuro di rimanere segretario del Pd dopo le elezioni? «Venti». Così Enrico Letta risponde a Forrest su Rai Radio 1. «Adesso siamo tutti concentrati sul 25 settembre». E e chi gli fa notare che il dibattito sul “dopo Letta” è già partito, replica: «Non mi fa alcun effetto, zero». Sì, venti, ma di guerra.
POVERI NOI
Sorpresa. Mentre in Italia il reddito di cittadinanza è sul banco degli imputati e le destre in campagna elettorale promettono di smantellarlo, la Germania ha deciso di rafforzare e potenziare il suo sistema di aiuti ai più poveri. Il reddito minimo garantito ai tedeschi tramite l’Arbeitslosengeld II (Hartz-IV) e il Sozialgeld a partirà dal primo gennaio 2023 sarà sostituito dal “Bürgergeld“, il reddito di cittadinanza. Ieri intanto anche Mara Carfagna, del cosiddetto terzo polo che bene che vada sarà il quarto, dice che “il reddito di cittadinanza non va abolito ma solo riformato”. Ma ve lo ricordate il referendum promesso per la cancellazione del reddito di cittadinanza Che saltimbanchi.
LO DICE PERFINO MONTI
Ieri Mario Monti (quel Mario Monti) in collegamento con Myrta Merlino ha detto che “è stato il governo Conte 2 a portare in Italia i soldi dell’Europa, più di tutti i governi precedenti”. Malori in studio e nelle redazioni.
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