Vai al contenuto

Blog

NO TAV liveblogging diretta twitter

Siccome non ne parleranno in molti e ne parleranno ognuno secondo le proprie interessate inclinazioni oggi il blog si mette a servizio dei valsusini per essere un megafono aperto. Qui.

[inline]
[script src=”http://widgets.twimg.com/j/2/widget.js”][/script]
[script]
new TWTR.Widget({
version: 2,
type: ‘search’,
search: ‘notav’,
interval: 6000,
title: ‘No Tav diretta’,
subject: ‘Una guerra civile per una galleria’,
width: ‘auto’,
height: 400,
theme: {
shell: {
background: ‘#8ec1da’,
color: ‘#ffffff’
},
tweets: {
background: ‘#ffffff’,
color: ‘#444444’,
links: ‘#1985b5’
}
},
features: {
scrollbar: true,
loop: true,
live: true,
hashtags: true,
timestamp: true,
avatars: true,
toptweets: true,
behavior: ‘default’
}
}).render().start();
[/script]
[/inline]

Saremo l’esperimento più avanzato di censura

Oggi cercano di “aggredire” la libertà di espressione in rete, e così col pretesto del diritto d’autore e della sua protezione vengono rese vigenti norme liberticide sulla base di pratiche e metodi antigiuridici. Intanto per fermare la delibera firma la petizione su sitononraggiungibile.e-policy.it. Ma non basta. Serve come per la legge porcellum e la legge bavaglio la mobilitazione di tutti, media, rete, politica. Di tutti quelli che hanno a cuore la libertà, la partecipazione, la democrazia. Diffondete il più possibile questo post perché intanto ancora oggi la rete non sa cosa sta succedendo.
@valigia blu – riproduzione assolutamente consigliata

Io non sono d’accordo

Io non sono d’accordo sulla svolta centrista di Antonio Di Pietro di questi ultimi giorni. Lo scrivo qui perché mi sono stancato di dovermi giustificare di una posizione (o meglio di una nuova ‘direzione’) che non condivido. Non sono d’accordo perché come ha detto Luigi De Magistris “non ha senso, perché il centro è già fin troppo ingolfato, e soprattutto non è lì che vogliono andare i nostri sostenitori” ma soprattutto perché con il mio lavoro, con la mia candidatura (e allo stesso modo molti altri) ho parlato a gente che mi ha dato fiducia per costruire la credibilità del centro sinistra e non l’alveo più a destra della coalizione di centro sinistra.

Questa idea che la gente vada tranquillizzata con nuovi atteggiamenti moderati mi sembra quanto di più lontano dallo spirito di queste ultime  elezioni e sento contraddizioni che dovrebbero essere almeno discusse. Sento parlare di stabilità in difesa delle legge porcellum, leggo che le primarie sono un rischio se corre e rischia di vincere qualche candidato sgradito (quante volte ho discusso con alcuni amici del Pd su questo tema sottolineando come fosse una chiusura che la gente non è disposta più a perdonare), vedo una nuova disponibilità alle riforme di B. mentre invece ci sarebbe da preparare programma, coalizione e candidato per il dopo B.

Ma non credo di essere migliore di chi sta costruendo con il lavoro questa svolta: quando si sceglie di spostarsi si accetta anche il rischio di non avere tutti concordi. E io, per il mio compleanno, dissento. Con tutto il rispetto per le decisioni e gli atteggiamenti addottati. Ma dissento. Non perché penso di avere verità in tasca ma perché so bene da cosa sono diverso. Buona domenica.

I giovani pro porcellum

Su questa battaglia abbiamo molti dubbi – spiega Rudi Russo, coordinatore nazionale del movimento – perché secondo me l’obiettivo primario, cioè quello di reintrodurre le preferenze, è difficile da ottenere con un referendum abrogativo. Come ha ricordato anche Segni nei giorni scorsi, corriamo il rischio tornare al proporzionale proprio in un momento in cui l’Europa ci chiede stabilità”. Lo scrive qui Il Fatto. Se così fosse Rudi (che rappresenta i giovani di IDV) dimostra di continuare nell’incredibile linea ultima di dire tutto ciò che contraddice le recenti battaglie. Presidenti di partito (e servetti) di tutti i partiti che vogliono le nomine in Parlamento è da aspettarsi. Leggerlo dai giovani è uno sconforto a forma di burrone. Mi auguro una smentita. Io intanto vi invito a partecipare e firmare qui con gli amici di Valigia Blu.

La mozione per eliminare i vitalizi e ridurre le indennità

Sarà discussa in consiglio martedì. E non mancherò di sottolineare come ormai sia una volontà di tutti (ricordo l’ordine del giorno di Pizzul, PD, a pochi giorni dall’insediamento, il progetto di legge sempre del PD che aspetta di arrivare in commissione e l’enorme lavoro del Movimento 5 Stelle con la raccolta firme per la legge di iniziativa popolare zeroprivilegi che vi invito a firmare in uno dei tanti banchetti). Dirò che una mozione, una proposta di legge depositata e una proposta di legge di iniziativa popolare sono i segnali di una volontà che non è più mera protesta ma una riforma da scrivere per la credibilità di tutti. Chiederò se è possibile intervenire con una scelta personale di rinuncia in attesa che si formalizzi una legge e, per favore, di smetterla con questo stancante e banale gioco di paternità o arroccamente. Per passare (come sempre) c’è bisogno del 50+1. Questo conta. Passo e chiudo.

Noi siamo (forse) ai registri delle coppie di fatto

E a New York è stato approvato il matrimonio gay. E senza alambicchi politici o remore medievali la spiegazione migliore la dà proprio uno dei quattro senatori repubblicani (Mark J. Grisanti) che ha votato la legge: chiedo scusa a coloro che si sentano offesi. Ma non posso negare a un essere umano, a un contribuente, a un lavoratore, alla gente del mio collegio e di questo stato, lo stato di New York, e a coloro che lo rendono grande gli stessi diritti che ho assieme a mia moglie.

Distanze

Come si chiamava suo padre?
«Di Pietro Giuseppe, contadino. Morto a 72 anni cadendo dal trattore. Nel suo portafoglio non c’era mai una lira, ma un’immagine della Madonna di Bisaccia. E due sole tessere. Lui le chiamava “il fascio di grano” e “la Libertàs”. Erano della Coldiretti e della Dc. Non era proprio iscritto al partito: le davano insieme, d’ufficio. Io comunque vengo da lì. Dai cattolici, dai moderati. Ho studiato in seminario. Non sono un uomo di sinistra». «Oggi in Europa i miei parlamentari siedono a destra dei socialisti. Con i liberaldemocratici. Quella è la mia ispirazione ideale». Distanze

RIFIUTI NAPOLI, CAVALLI E ALFANO: “DE MAGISTRIS ISOLATO, DOVE SONO BIG DEL CENTROSINISTRA?”

RIFIUTI NAPOLI, CAVALLI E ALFANO (IDV): “DE MAGISTRIS ISOLATO, DOVE SONO BIG DEL CENTROSINISTRA?”
PALERMO – 24 GIU – “Il vento nuovo del cambiamento è testimoniato dalla preoccupazione che Luigi de Magistris ha non per la sua immagine, ma sopra ogni cosa per la salute dei napoletani sommersi dai rifiuti. Per la prima volta un sindaco cerca una soluzione vera e rapida infischiandosene degli attacchi strumentali e affrontando di petto i boicottaggi ad ogni livello, pensando solo e soltanto alla ‘sua’ Napoli”.
Da Sonia Alfano, parlamentare europeo, e Giulio Cavalli, consigliere regionale della Lombardia, arriva un sostegno totale all’operato di Luigi de Magistris nell’ambito dell’emergenza rifiuti. I due politici eletti con Idv chiedono ai compagni di partito e ai sostenitori di Luigi di non abbandonarlo in un momento così difficile.
“A Napoli ora serve un cambiamento individuale. Serve – dicono i due politici – la collaborazione di tutti. Per fortuna è venuto a galla il pilotaggio della crisi rifiuti, con i clan che gestiscono il caos e sobillano i cittadini alla rivolta. E’ evidente infatti l’interesse della camorra ad ostacolare ogni progetto alternativo e che guardi alla raccolta differenziata: quest’ultima non è solo un svolta ambientale, ma puramente antimafiosa”.
“A fronte del silenzio complice del Governo, che non muove un dito per risolvere la situazione proprio per lasciare tutto sulle spalle di un sindaco che certo non può avere gli stessi mezzi e lo stesso potere di un esecutivo, ci auguriamo – concludono Alfano e Cavalli – che gli “amici” di Luigi  e tutti i big del centrosinistra che lo hanno sostenuto al ballottaggio, facciano tutto quello che in loro potere attraverso gli strumenti istituzionali e parlamentari, e che lo facciano prima che la situazione degeneri e che de Magistris paghi a caro prezzo una mala-amministrazione ventennale”

Il volto del potere

Chi invece non conta proprio niente sono gli habitué. Le marionette abbarbicate alle poltroncine, che si agitano per strappare un primo piano alla telecamera, bofonchiando il mantra «io non ti ho interrotto tu non mi interrompere». Il popolo senza speranza li disprezza e li vota. Il potere senza volto li disprezza e li usa. Massimo Gramellini su La Stampa.