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CON LA FREEDOM FLOTILLA STAY HUMAN

CON LA FREEDOM FLOTILLA STAY HUMAN

Dal 2006 la popolazione della Striscia di Gaza vive sotto assedio. Questo assedio, illegale secondo il diritto internazionale, è una punizione collettiva di tutta la popolazione, privata dei suoi diritti fondamentali: libertà di movimento, diritto alla salute, diritto all’educazione ed al lavoro. La situazione è stata resa ancora più insostenibile dall’attacco israeliano «Piombo fuso» che, due anni fa, ha fatto di Gaza un grande campo di rovine, con più di 1.400 morti e migliaia di feriti.

Nel maggio 2010, con un’iniziativa non violenta ed umanitaria, la Freedom Flotilla ha cercato di rompere l’assedio, ma l’esercito israeliano ha attaccato i battelli in acque internazionali, uccidendo 9 passeggeri e ferendone molti altri.

Questa «violazione grave dei diritti dell’uomo» secondo il Consiglio dei Diritti dell’Uomo dell’ONU, ha provocato le proteste dei governi e dei popoli del mondo. Sotto la pressione internazionale, il governo israeliano ha finto di alleggerire il blocco di Gaza, ma sia l’ONU che le agenzie umanitarie confermano che la situazione è sempre gravissima.

Proseguendo nell’ impegno di far cessare l’assedio di Gaza, migliaia di associazioni della società civile internazionale si sono unite per allestire una nuova Freedom Flotilla, che partirà alla fine di questo mese verso
Gaza. Dalla nuova Freedom Flotilla, che ha assunto il nome Stay Human in omaggio alla memoria di Vittorio Arrigoni, farà parte una nave italiana, la «Stefano Chiarini». La coalizione italiana che sostiene la «Stefano Chiarini» è formata da quasi duecento fra associazioni, comitati di solidarietà, forze politiche e sindacali.

Noi, rappresentanti dei cittadini, personalità politiche ed intellettuali, denunciamo la situazione umanitaria ed umana drammatica imposta ai Palestinesi di Gaza non a causa di una catastrofe naturale ma da una politica illegale di imprigionamento e di azioni militari. Questa politica non sarebbe stata possibile senza la passività della comunità internazionale e dei governi dell’Unione Europea, che hanno condannato l’assedio di Gaza soltanto a parole, senza fare nulla per farlo cessare. Oggi è urgente agire per la fine di questo assedio.

Nella nostra diversità di approcci, risolutamente attaccati al diritto internazionale ed alla sua applicazione piena ed intera così come prevista dalla Carta delle Nazioni Unite, facciamo appello a sostenere l’iniziativa non violenta dei passeggeri che prenderanno il mare fra poche settimane e chiediamo alle autorità italiane di garantire la vita, l’incolumità e la sicurezza dei nostri connazionali impegnati in una missione umanitaria e non violenta.

Chiediamo alle cittadine ed ai cittadini italiani di mobilitarsi in solidarietà con i volontari della Freedom Flotilla Stay Human, per la fine dell’assedio di Gaza e per una pace giusta e duratura in Medio Oriente, attraverso il riconoscimento del diritto del popolo palestinese alla vita, alla terra ed alla libertà.

Per firmare:  <mailto:appelloff2@libero.itappelloff2@libero.it

Giulio Cavalli – Politico e scrittore
Ettore Arrigoni, Egidia Beretta e Alessandra Arrigoni
Moni Ovadia
Luigi de Magistris – Sindaco di Napoli
Luisa Morgantini, già Vice Presidente del Parlamento Europeo, Associazione per la pace
Padre Alex Zanotelli – Missionario Comboniano
Raffaella Bolini – Presidenza Nazionale ARCI
Vittorio Agnoletto, ex parlamentare europeo
Nandino Capovilla, Pax Christi Italia
On. Prof. Leoluca Orlando – Presidente Commissione Errori Sanitari – Portavoce IDV
Angelo Bonelli, Presidente della Federazione dei Verdi
Alessandra Mecozzi – Responsabile internazionale Fiom-Cgil
Domenico Gallo (magistrato)
Fabio Marcelli, primo ricercatore Istituto studi giuridici internazionali del CNR, dirigente nazionale, europeo e internazionale dei Giuristi Democratici
Marco Ramazzotti Stockel, ECO – Rete Ebrei contro l’Occupazione e EJJP – European Jews for a Just peace
Ciro Pesacane – Presidente nazionale associazione Forum Ambientalista
Patrizia Cecconi – Presidente Amici della Mezzaluna Rossa Palestinese
Stefano Leoni – Presidente WWF
Maurizio Musolino, responsabile Medio oriente Pdci- Fds
Marco Furfaro – Responsabile Movimenti, Presidenza nazionale Sinistra Ecologia Libertà
Miriam Marino – Rete Ebrei contro l’Occupazione (ECO)
Maria Enrica Palmieri (docente AND, AFAM)
Francesco Francescaglia – Responsabile Esteri Partito dei Comunisti Italiani –Fds
Andrea Satta – Tetes du Bois
Giulietto Chiesa – Presidente del Laboratorio Politico “Alternativa”
Andrea  Frova – Fisico, Professore Emerito presso l’ Università La Sapienza di Roma
Mariapiera Marenzana, scrittrice saggista
Giorgio Parisi – Fisico, padre della cosiddetta Teoria del caos o della complessità, membro della National Academy of Sciences degli Stati Uniti d’America, docente presso il dipartimento di fisica teorica dell’Università la Sapienza di Roma, direttore del Centro di Ricerca Smc (Statistical Mechanics and Complexity) dell’Istituto di fisica della materia del Cnr
Antonia Sani-presidente della WILPF Italia
Valerio Barbini – Coordinatore Provinciale Sinistra Ecologia Libertà – Genova
Elena Tagliani – Resp. Comunicazione SEL Bologna
Gennaro Carotenuto, docente all’Università di Macerata
Milò Bertolotto, Provincia di Genova, Assessora al Personale, Sistemi Informativi, Carceri, Iniziative per la Pace
Bice Parodi e Paolo Palazzo – Associazione Senza Paura Genova
Maria Carla Biavati e Maurizio Cucci – Berretti Bianchi onlus
Ornella Clementi – Donne in nero Milano
Corinna Vicenzi, Donne in Nero Grosseto
Alessandro Bocchero (ass. Italia-Nicaragua, Livorno)
Renata Rusca Zargar – Presidente Associazione Culturale Savonese Zacem
Bruno Fini (Associazione per la Pace)

Signorine buonasera: il Caimano

Devono aver pensato che comunque non può fare più danni di Pontida o che comunque limiteranno i danni magari con l’auditel copiativo. Comunque sia questa sera in prima serata su Rai 3 andrà in onda il Caimano, il film di Nanni Moretti che racconta un’ipotetica fine di un ipotetico Mister B. con un agghiacciante finale di roghi e distruzione alle spalle della sua fine. E siccome c’è da lavorare per rovesciare il finale affinché quella piccola agghiacciante folla diventi una moltitudine festosa di donne e di uomini che plaude alla giustizia perchè fa rispettare le leggi, e punisce corrotti e corruttori, senza distinzione alcuna di casacca politica, se non avete di meglio fa bene a tutti riguardarselo.

7 luglio: Giulio Cavalli a Casalgrande (BO)

E’ un ricco calendario quello proposto dal Teatro De André di Casalgrande, che riguarderà i mesi estivi e coinvolgerà le due location più pregevoli del comune ceramico: Villa Spalletti e il Castello di Casalgrande Alto.

Ora Legale 2011.

Proprio il Castello sarà la sede dell’evento che apre l’apprezzata rassegna “Ora Legale 2011”, iniziativa organizzata dal Teatro De André di Casalgrande in collaborazione con l’associazione Progettarte e il patrocinio del Comune, che nasce con l’obiettivo di consentire ai cittadini di Casalgrande di informarsi, conoscere e farsi un’opinione sui i principali avvenimenti della stringente attualità.

Ad aprire le serate sarà, giovedì 29 giugno alle ore 21, il nuovo spettacolo in prima nazionale di e con Corrado Augias intitolato: “Una poesia per l’Italia”, in cui l’apprezzatissimo giornalista, scrittore e conduttore televisivo, indaga la vita e l’opera di Leopardi, conducendo lo spettatore alla conoscenza dello zibaldone letterario e filosofico in cui sono l’Italia e il suo popolo ad avere il ruolo di protagonisti. (Ingresso 15 euro, ridotto 12 euro).

La serata successiva della rassegna, giovedì 7 luglio, avrà come titolo: “Nomi, cognomi e infami. La legalità e i rischi delle infiltrazioni mafiose al Nord Italia”, di e con Giulio Cavalli, attore e scrittore, con Giuseppe Gennari, GIP al Tribunale di Milano e Maria Cristina Origlia, giornalista de Il Sole 24Ore. (Ingresso libero).

Giovedì 14 luglio, sempre alle ore 21, la rassegna si chiude con Luciano Garofano, generale in congedo dell’Arma dei Carabinieri, in: “Assassini per caso. Luci e ombre dei più efferati delitti italiani”. (Ingresso libero).

I concerti.

Sabato 2 luglio alle ore 21, sempre al Castello di Casalgrande Alto, vi sarà il concerto lirico “Note in una notte stellata”, con Yukie Ina, soprano, Alessandro Turri, tenore, Claudio Levantino, basso ed Elisa Montipò al piano. Gli artisti sono stati i vincitori del concorso canoro organizzato dal Teatro De André in memoria del tenore Barbieri.

“Settimana a Villa Spalletti”.

Da domenica 17 luglio a venerdì 22 luglio, vi sarà la “Settimana a Villa Spalletti”, nella suggestiva cornice della Villa di San Donnino. Essa ospiterà la prima edizione di “BuK-libri a corte”, la fiera della piccola e media editoria. Creata quattro anni fa a Modena -la cui ultima edizione in febbraio ha registrato ben 20.000 visitatori nel febbraio scorso- questa fiera sbarca con la sua costola estiva a Casalgrande, e si terrà nei locali delle Scuderie con i seguenti orari: domenica 17 luglio dalle ore 10.30 alle 24, e nelle altre serate del festival (lunedì 18, martedì 19, giovedì 21, venerdì 22 luglio) la corte resterà aperta al pubblico a ingresso libero dalle ore 18.00 alle ore 24.00. Al programma delle presentazioni letterarie degli oltre trenta editori provenienti da tutta Italia che saranno presenti, si affiancheranno i concerti del Casalgrande Jazz Festival, giunto alla sua dodicesima edizione, nel cortile delle Scuderie.

Si parte domenica 17 luglio alle ore ore 21,30 nel cortile delle Scuderie di Villa Spalletti, per Notte di Note 2011, con il Quartetto Aphrodite (archi) in: “Musica al piccolo trotto: viaggio sonoro tra danze popolari”. (Ingresso 5 euro).

Lunedì 18 luglio, per il Casalgrande Jazz Festival, alle ore 21,30, vi sarà il duo Fabrizio Bosso e Luciano Biondini (tromba e fisarmonica). (Ingresso 5 euro).

Martedì 19 luglio sarà la volta del trombettista Fabrizio Bosso con il suo Quintet in “Spirito libero”. (Ingresso 5 euro).

Mercoledì 20 luglio per Notte di Note 2011, vi sarà “Allegro Appassionato Duo”, con il duo di arpe Lorenzo Montez e Alessandra Viveri.

Giovedì 21 Luglio, Buk-Libri a Corte propone il concerto di Susanna Parigi, , vincitrice del prestigioso premio Gaber 2010 e del premio Giorgio Lo Cascio 2010, in: “La lingua segreta delle donne. Riflessioni in musica sui segreti del linguaggio femminile”.

Venerdì 22 Luglio è la serata dell’ultimo concerto che chiude la rassegna Casalgrande Jazz Festival, con il duo Javier Girotto e Bebo Ferra (sax e chitarra) sempre alle ore 21,30, nel cortile delle Scuderie di Villa Spalletti.

Per informazioni e prenotazioni: Cooperativa Teatro De André, tel. 0522/1880040; 334.2555352; www.teatrodeandre.it .

http://www.bologna2000.com/2011/06/17/si-apre-la-ricca-estate-di-eventi-del-teatro-de-andre-di-casalgrande/

 

Giulio Cavalli a RADIO 3

Il sorriso di Bruno Caccia apre la puntata di TUTTA LA CITTA’ NE PARLA su Radio 3. Puntata sul Premio Giornalistico Ilaria Alpi.
CONDUCE Giorgio Zanchini
A CURA DI Cristiana Castellotti
IN REDAZIONE Cristina Faloci, Rosa Polacco,Pietro Del Solda’
IN REGIA Piero Pugliese

La montagna di merda che scivola in Facebook

La pagina si chiama ‘Ndrangheta. Gregorio Dominelli Muzzì ci scrive sopra che vorrebbe essere governato dalla ‘Ndrangheta sicuro di essere protetto e rispettato dalle altre Nazioni. Otto persone cliccano su mi piace. Giuseppe D’Agostino scrive il silenzio è il nostro forte,le nostre parole sono fatte di sguardi. Piace a sette persone. In tutto la pagina piace al momento a 349 persone. Mentre facebook e youtube cassano i video di qualche adolescente per la canzone di una major in sottofondo, mentre nelle scuole d’Italia tanti attivisti, associazioni, magistrati e volontari raccontano, studiano e mettono in guardia sul fenomeno, mentre più di qualcuno ci rimette la propria tranquillità e quella della propria famiglia in giro scodinzolano una manica di social imbecilli. E Brunetta si lamenta dei suoi diecimila meritatissimi insulti.

Avere le ‘palle’ per farlo

Dopo il referendum sull’acqua sono andati tutti in televisione. Anche quelli che in fondo non ci hanno mai creduto, quelli che il Decreto Ronchi l’hanno firmato (poi per fortuna hanno cambiato idea) e quelli che intorno all’acqua hanno piazzato i trombati all’ultimo giro elettorale. In televisione ci sono andati tutti i convertiti e fa niente se qualcuno ha chiesto fin da subito (inascoltato) di lasciare la battaglia alla gente senza voler cannibalizzare comitati e gente, in fondo ci basta il risultato. A cinque giorni dai referendum Luigi a Napoli delibera il ritorno al pubblico dell’ente gestore stabilendo il principio e la natura di «bene comune» dell’acqua, «non assoggettabile a meccanismi di mercato»: prendere delle scelte oggi in politica è diventato rivoluzionario. A Napoli le hanno scritte.

Le corde politiche di Don Luigi

Ma lo stesso Paolo Borsellino, di fronte ai successi contro la criminalità, durante il maxiprocesso, avvertiva della possibilità di cadere in una “pericolosissima illusione”, in “perniciose illusioni” di cessata pericolosità, diceva che non sono consentiti allentamenti e calo di tensione. I successi contro la mafia rischiano di vanificarsi se non si crea una continuità , se si abbassa la guardia. Non basta più parlare sempre e solo di mafie. E’ necessario ampliare lo sguardo, saper riconoscere la lunga mano delle mafie nelle pieghe della vita sociale. Impegnarsi contro la criminalità organizzata, significa lavorare per l’eguaglianza, i diritti e i doveri, la famiglia, la cultura, l’informazione libera. Per una politica che è servizio del bene comune. Con questa intervista Don Luigi Ciotti conferma che uguaglianza, diritti e politica quando toccano le corde più in alto sono la stessa cosa. E lui le suona meravigliosamente.

 

CORRIERE ROMAGNA intervista Giulio Cavalli

PREMIO ILARIA ALPI
«Ridere di mafia, ribellione incontrollabile»
Intervista all’attore Giulio Cavalli ospite oggi a Riccione con un monologo

RICCIONE. Ospite oggi al Premio Ilaria Alpi, l’attore Giulio Cavalli. Lo abbiamo intervistato.
Partiamo da un’anticipazione: il monologo di oggi sarà tratto da una delle sue opere teatrali?«Sì, eseguirò un brano estratto da Nomi cognomi e infami»La mafia al nord: com’è la situazione in Romagna, vista dall’esterno?«Le inchieste giudiziarie hanno rivelato che al nord il fenomeno mafioso ha raggiunto dimensioni notevoli: anche l’Emilia-Romagna è diventata approdo per gli affari della criminalità organizzata. Gli interessi nelle diverse regioni del nord sono gli stessi e l’Emilia-Romagna ha il dovere morale e culturale di combattere questo fenomeno. Le attività antimafia in regione sono molte e partecipate, soprattutto a livello di associazionismo»Chi deve innescare il cambio di mentalità necessario a sconfiggere le mafie? La politica con l’esempio o la società civile con la protesta?«La politica è riuscita a cambiare le cose solo quando è stata sostenuta dai cittadini. La chiave è la spinta di una cittadinanza attiva in cui ognuno partecipa con il suo ruolo. La parola è un’arma che funziona contro la mafia, ma sono altrettanto importanti l’educazione dei propri figli, un’istruzione responsabile nelle scuole, le scelte di ognuno sul posto di lavoro. Non c’è bisogno di prime linee o eroi, di icone dell’antimafia, ma dell’impegno ordinario di tutti».Una politica lontana da infiltrazioni mafiose è possibile? Cosa manca alla politica per liberarsi da questo giogo?«Quando i cittadini riterranno che essere ferrei su questi temi all’interno dei partiti non sia una possibilità, ma un punto fermo su cui costruire la propria credibilità, allora potranno esistere partiti per i quali l’antimafia non sia solo un argomento a cui dedicarsi, ma un comandamento da cui partire».Sente la vicinanza delle istituzioni nella sua vita sotto scorta? E quella dei cittadini?«Per parlare di legalità è sempre necessario coinvolgere le istituzioni. E poi quelli che facevano il mio lavoro di denuncia dei poteri 500 anni fa, cioè i giullari, venivano decapitati, quindi qualche passo avanti in fatto di civiltà e sicurezza sicuramente è stato fatto. I cittadini sono quelli che sento più vicini perché, a differenza della politica, non hanno nulla da guadagnarci, anzi devono pure pagare il prezzo del biglietto».Lei ha detto di sentirsi vicino a Paolo Rossi e Dario Fo, ma la sua frase «Ridere di mafia è una ribellione incontrollabile» fa pensare più a Peppino Impastato. La sua figura è state tra le sue fonti d’ispirazione?«Io mi ritengo molto fortunato, perché ho potuto lavorare con Paolo Rossi, Dario Fo e Giovanni Impastato, fratello di Peppino, e porto con me qualcosa di tutti tre. Peppino Impastato è riuscito non solo a fare un lavoro serissimo, chirurgico, di applicazione della risata alla lotta contro le mafie, ma anche a raccontare come la denuncia antimafia fatta con il sorriso possa diventare una forza sociale. E in questo siamo vicini»Il giornalismo italiano d’inchiesta fa abbastanza per combattere la criminalità organizzata e la cultura di stampo mafioso?«Tra i giornalisti italiani impegnati in questa battaglia, forse è proprio Ilaria Alpi l’esempio più alto. Il giornalismo deve accendere l’appetito per la curiosità, che come diceva Joseph Pulitzer è la garanzia più importante per gli ingranaggi della democrazia. È sul funzionamento degli ingranaggi che c’è ancora da fare».