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La campagna di Pisapia

Giuliano Pisapia è riuscito a portare in porto ieri sera una campagna elettorale funzionale, pulita e ricca. Ha parlato di obbiettivi e di contenuti senza cadere nella tentazione di rispondere colpo su colpo e di banalizzare, è riuscito a disegnare la sua Milano (al di là delle differenze di quella della Moratti) come la vorrebbe e come ce l’ha in testa. Gramsci parlava di “drammatizzazione” come virtù politica: riuscire a immaginare gli effetti della politica sulla quotidianità dei cittadini. Raccontare il futuro non solo per l’emergenza di togliersi il presente è il passo decisivo che oggi premia chi riesce ad essere credibile e (inevitabilmente) schiaccia chi per futuro scambia solo l’ossessione di cacciare il Re (a destra ma soprattutto nel centrosinistra). Un ringraziamento al suo staff, al di là dei risultati, oggi è dovuto.

Parole sante

«Accettare che Milano sia ricoperta da certi cartelli è come legittimare battaglie oltranziste di una cultura pre-razzista. Una cultura che per coscienza non posso legittimare. Questo è un principio non negoziabile. Non tiriamo in mezzo problemi che non ci sono nelle amministrative, come l’eutanasia: su quelli dobbiamo discutere e ne discuteremo, ma Milano si confronta su altro. La campagna la hanno fatta si nomadi, sulla moschea e la libertà di culto. E quindi rispetto a questo devo dire no e mi colloco da un’altra parte. Non resto neutro, questi l’hanno presa aggressiva». Don Virginio Colmegna, 65 anni passati tra la povertà e li emarginati milanesi.

Lettieri tiene famiglia

È assai strano che della storia della famiglia dell’imprenditore che vuole fare il sindaco della terza città d’Italia nessuno, a Napoli, sapesse nulla di nulla. Ma anche Gianni Lettieri tiene famiglia: il ristorante dove la famiglia Lettieri serve pizze e altre specialità napoletane si chiama Marechiaro, e la storia è tutta da leggere. Almeno per marcare bene le differenze tra lui e Luigi De Magistris.

Stampa clandestina

La Corte d’Appello di Catania ha condannato in appello il blogger Carlo Ruta a 150 euro di ammenda per “stampa clandestina”. Succede qui, in Italia, dove l’informazione e la libertà di opinione stanno diventando sempre più pericolosamente … “un’opinione” (come dice l’osservatorio Ossigeno). Se ne parla da anni ma non si riesce a vedere all’orizzonte una riforma seria della legge sulla stampa. Che è del 1948. E vieta cose possibili in Libia.

Gigi D’Alessio e la Moratteide

La campagna elettorale di Letizia Moratti su Milano si evolve ogni giorno in una saga sempre più irresistibile. Dopo le epiche battaglie con valorosi feriti ai mercati, i caduti sul campo (da Lassini al candidato incandidabile Clemente) e le crisi amorose (con B., con Bossi e questo ultimo con Gabriele Albertini) l’epico viaggio finisce con il pelide D’Alessio: il cantautore dice di rinunciare al concerto di chiusura perché “minacciato” da sinistre forze di sinistra e da leghiste forze della lega. Salvini in contrappunto parla di “criminalità organizzata” e tutto finisce con un disegno complottistico degno di un poema epico. Sperando che finisca anche con il ritorno a casa della protagonista. Noi umani invece ci vediamo questa sera in piazza Duomo per E’vento. E chiudere insieme.

Ripensare l’energia

Mentre in Italia ci si tappa le orecchie per non sentire il frastuono del vociare politico fioriscono in silenzio e nell’ombra esperimenti (riusciti, quindi esperienze) di comuni virtuosi che ripensano la sostenibilità energetica. A Colorno (PR) rimettono in agenda riutilizzo e risparmio, a Roma è possibile spedire risparmiando 150 tonnellate di CO2, a Torraca (SA) si sperimentano i LED. Milano ha l’occasione di diventare il laboratorio internazionale delle ‘buone pratiche’ nei prossimi anni. Azioni banali ma rivoluzionarie. Come vorremmo che fosse l’EXPO.

Rottamatori in erba

Anche i ragazzini delle medie irridono la Moratti. La sindaca uscente visita una scolaresca per raccontare che in caso di vittoria Pisapia ruberà le lavagne per consegnarle ad Al Qaeda e si prende i cori entusiasti dei presenti. Tutti per Pisapia. Nel video (che trovate qui) ci dicono che il lieto evento si è svolto all’Arena di Sucate. Naturalmente.

CriticalMap

Il programma di governo di Milano è per la mobilità in bicicletta della città è già online. Costruito dai cittadini (in bicicletta) che segnalano vizi e virtù della città dell’Expo. Quando i cittadini con un comune denominatore si mettono in rete diventano lo stimolo migliore per ripensare modi e abitudini di un’amministrazione, diventano la fotografia in evoluzione dei bisogni da sostenere. Fanno politica, insomma. Critical Map è un progetto di “ciclocartografia partecipata”, il ciclista urbano è per sua natura un “inventore”.

La sanità lombarda scricchiola? Interrogazione a Formigoni

C’è qualcosa che scricchiola in Regione Lombardia. Non è solo l0 schiaffo elettorale di Milano che lancia segnali di inquietudine, l’eccellenza sanitaria lombarda (su cui fonda il proprio consenso il celeste governatore Roberto Formigoni in attesa di candidarsi alle primarie per la sostituzione di B.) comincia ad avere ombre che rischiano di non sostenersi economicamente. Mentre diminuiscono i posti letto delle strutture pubbliche a discapito di quelle private (e questa non è certo una novità) gli ultimi dati evidenziano delle difficoltà del settore sanitario privato nel garantire visite e terapie. Il “turismo sanitario” (ingolosito dalla pubblicità continua sull’eccellenza lombarda) è in preoccupante calo. In molto vogliono vederci chiaro sui flussi tra pubblico e privato (soprattutto perché il privato pagato dal pubblico è cosa nostra, o no?). Come uscirne lo chiediamo direttamente a lui. In attesa di risposta (che arriverà borotalcata e intrisa di niente) vi propongo la domanda:

INTERROGAZIONE CON RISPOSTA IN COMMISSIONE EX ART. 116 DEL REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO REGIONALE

Al Signor Presidente del Consiglio regionale

Oggetto: richiesta di specifiche informazioni in merito alla situazione del sistema sanitario lombardo

I SOTTOSCRITTI CONSIGLIERI REGIONALI

PREMESSO CHE

il Decreto Legge 502/92  e il Decreto Legge 517/93  regolamentano l’esternalizzazione dei servizi socio-sanitari nazionali e regionali;

PREMESSO INOLTRE CHE

tale esternalizzazione  dovrebbe, per logica, garantire a Regione Lombardia una migliore qualità del servizio a favore del fruitore ultimo, ossia il cittadino;

CONSIDERATO CHE

nonostante i “volumi” contrattuali tra Regione Lombardia e gli Istituti Pubblici sembrino diminuiti e gli accreditamenti di strutture private invece aumentati, pare che, queste ultime, in più di un caso, chiudano non riuscendo a mantenere il bilancio in attivo;

CONSIDERATO CHE

sembrerebbe inoltre che le entrate provenienti dal “turismo sanitario” siano in calo e che comunque nel bilancio finale le strutture sanitarie non riescano a garantire visite e terapie, che potrebbero essere svolte  con stessa qualità di servizio in altre regioni, in tempi brevi;

ATTESO CHE

la sanità pubblica riveste oggettivamente e costituzionalmente un ruolo fondamentale e irrinunciabile per la società e che qualora le preoccupazioni sopra esposte siano confermate appare doveroso un imminente e tempestivo piano finalizzata alla soluzione del problema;

INTERROGANO IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE LOMBARDA, ROBERTO FORMIGONI, LA GIUNTA REGIONALE NONCHè L’ASSESSORE REGIONALE ALLA SANITA’, LUCIANO BRESCIANI  E L’ASSESSORE AL BILANCIO, FINANZE E RAPPORTI ISTITUZIONALI, ROMANO COLOZZI PER CONOSCERE:

  1. se e per quale motivo i posti letto nelle strutture pubbliche siano diminuiti e contemporaneamente quelli nelle strutture private siano aumentati;
  2. se e per quale motivo le strutture private non riescano a garantire la fattibilità del servizio;
  3. se  le entrate del c.d. “turismo sanitario”, che permettono un equilibrio del sistema sanitario lombardo, siano in calo, e, in caso affermativo, come si pensa di risolvere il problema;
  4. se ci sia la predisposizione a garantire trasparenza per quanto riguarda il flusso di denaro verso le strutture pubbliche e private dando la possibilità di accedere ai dati che concernono tale ambito.

 

Milano, 26 maggio 2011

Giulio Cavalli (IDV)

Gabriele Sola (IDV)

Francesco Patitucci (IDV)

Stefano Zamponi (IDV)