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Da L’UNITA’: Carlo Lucarelli su Giulio Cavalli

La bellezza ferma la mafia

Vorrei segnalare un programma radiofonico che va in onda su Radio1. L’ho scoperto qualche tempo fa, per caso – disattenzione mia – mentre ascoltavo la radio in macchina. Quando si guida con la radio accesa succede così, la musica e le parole a volte svaniscono sotto il rumore del motore, dei pensieri e della guida, per riaffiorare all’improvviso e farsi sentire di nuovo.

Così ad un certo punto sento parlare di mafia, con serietà e intensità, e già mi stupisce che se ne parli, a quell’ora poi, tarda mattinata. A colpirmi, soprattutto, sono i riferimenti a due parole che risuonano spesso nel programma: una è bellezza, e l’altra è cultura.

Così capisco che la voce femminile che conduce il programma – si chiama Francesca Barra – mi sta raccontando attraverso storie e interviste di come si possano usare la bellezza e la cultura contro le mafie. Anzi, come si debbano usare. Che è un’idea giusta, che condivido in pieno assieme a tanti altri che la pensano così, altri autori, altri scrittori o altri artisti che si stanno dando da fare: che la lotta alle mafie sia certo un problema militare, politico ed economico, ma anche culturale, perché sono anche cultura e bellezza che ti fanno venir voglia di vivere libero e felice in un mondo normale invece di sopravvivere male per morire comunque di violenza, meschinità e sottosviluppo in un mondo mafioso.

La condividono anche i mafiosi questa idea della pericolosità di bellezza e cultura. E ne hanno paura. La prova? I ventitrè proiettili trovati davanti a un teatro di Milano dove Giulio Cavalli (di cui ho già parlato altre volte e ancora lo farò finché sarà costretto a vivere – lui, un attore – sotto scorta) doveva tenere uno dei suoi spettacoli, che è stato sospeso. È così. La bellezza e la cultura, alle mafie, fanno paura.

di Carlo Lucarelli

19/02/2010

Milano 4: il giocattolino di Silvio che vomita cemento

La polluzione cementizia di Silvio Berlusconi ha buttato l’occhio nella zona di Arcore tra lo stadio comunale e viale Monte Rosa per partorire l’ennesima cittadella coprente. Il progetto è stato presentato dall’ IDRA ( la società che cura il patrimonio immobiliare del premier) all’amministrazione comunale di Arcore (con maggiornaza, neanche a dirlo, in quota PDL). Dovrebbe chiamarsi Milano 4 per seguire quella profilassi numerica di scudi (1: scudo fiscale, 2: processo breve, 3: legittimo impedimento e 4: legge Valentino sui pentiti), donne (1: Carla Elvira Lucia Dall’Oglio, 2: Veronica Lario e poi 3, 4, 5, 6, 7 ad libitum…), cittadelle (Milano 1, 2 e 3) e prescrizioni che scandiscono la sua carriera.

L’eventuale realizzazione di Milano 4 richiederebbe una variante urbanistica e un bel po’ di nulla osta. L’area infatti ha destinazione agricola e sarebbe in parte oasi naturale protetta. Saranno i vertici del Parco della Valle del Lambro e della Regione a esprimersi qualora Arcore decidesse di procedere.

Mentre la società civile, l’associazionismo e la politica si interroga sulle soluzioni per un consumo etico di suolo, un parco si ritrova a doversi difendere dalla fame di cemento di un governo del territorio sempre più asservito agli oneri di urbanizzazione. Dopo la privatizzazione dell’acqua, l’idea privatistica della Difesa spa, i faccendieri  nella privatizzazione delle emergenze con l’incivile Protezione Civile ora siamo ai “parchi cementizi”.


Per spedire l’appello al presidente e al Cda Parco Valle Lambro, cliccare su inoltra, copiare e incollare il testo, poi copiare l’indirizzo del presidente nei contatti A.

In Cc copiare gli indirizzi dei componenti del Cda.

presidente@parcovallelambro.it

alfredo.vigano@parcovallelambro.it; gianni.cassina@parcovallelambro.it;giampietro.corbetta@parcovallelambro.it; igor.debiasio@parcovallelambro.it;ezio.fodri@parcovallelambro.it; arturo.lanzani@parcovallelambro.it;ezio.miotto@parcovallelambro.it; giacomo.scotto@parcovallelambro.it;salvailparco@gmail.com

Caro Presidente, salvi il parco!

Sembra un’affermazione assurda, infatti l’ente di gestione di un parco regionale esiste proprio per tutelare il territorio e migliorare la qualità della vita, ma è apparsa sui giornali locali una notizia molto preoccupante:

Arcore, Berlusconi vuole Milano 4, un business da 220 milioni di euro.

L’ Idra, l’immobiliare di famiglia del premier, ha presentato alla giunta della cittadina, capitanata da Marco Rocchini, un progetto che vuole edificare 150.000 metri cubi in cambio una casa di riposo e di 20 milioni di oneri di urbanizzazione, che non riparerebbero per nulla i danni dell’insediamento.

Tra Milano 4 ed area Falck, Arcore avrebbe quasi il 20% di abitanti in più in pochi anni. Significherebbe servizi al collasso e traffico ancor più caotico, una vivibilità compromessa per sempre.

L’area, all’interno del parco regionale, è uno dei corridoi ecologici della Dorsale Verde nord Milano, un progetto inserito nel PTCP per salvare e connettere tra di loro le ultime aree verdi della Brianza. Con la colata di cemento ipotizzata i parchi brianzoli dell’Est Milano diventeranno giardinetti di una megalopoli, più o meno come lo è Parco Solari nel centro di Milano 1.

Le aree agricole sono importanti per creare anche a nord di Milano un parco di cintura intorno alla Brianza, territorio con percentuali urbanizzazione più alte d’Europa e in cui vivono ammassati quattro milioni di esseri umani, che devono condividere gli spazi disponibili con aree produttive di ogni genere e dimensione, autostrade, strade statali e provinciali, svincoli giganteschi, vaste superfici degradate, ex paesi e cittadine ormai conurbate senza soluzione di continuità a costituire agglomerati dormitorio, tutti uguali e senza identità.

Nel cuore della Lombardia il fiume Lambro e il Parco Valle Lambro “hanno già dato”, concedendo larga parte del territorio a Pedemontana, un nastro d’asfalto che porterà altre auto, altro rumore ed inquinamento e speriamo non ulteriore cemento. Pedemontana taglierà in due il parco, modificando per sempre il territorio; saranno aperti cantieri che dureranno anni, aggiungerne altri nello stesso comune produrrà la paralisi del traffico.

L’acqua del fiume è importante, ma il parco del Lambro, non è solo quello, non è solo un parco naturalistico, è parco perché ha brandelli del bel paesaggio agrario della Brianza, ammirato da grandi viaggiatori e poeti del mondo. Noi brianzoli lo stiamo distruggendo. La Valle Lambro, se ripensata, potrebbe essere non solo conservata nei suoi valori storico-paesistici, ma anche diventare una straordinaria risorsa ricreativa per il buon vivere di chi abita in questa regione. Costruire edifici nelle zone agricole extra parco naturale di queste o di più piccole dimensioni, vuol dire invece distruggerlo in modo irreversibile.

Anche se il richiedente del progetto è una persona molto influente nella politica e negli affari, si può creare un precedente pericolosissimo. Se un parco regionale può’ essere cementificato con tanta facilità allora ci chiediamo:ma i parchi a cosa servono?

L’Ente Parco ha il dovere morale e una precisa responsabilità istituzionale di dire NO a questo scempio, non tanto per noi che scriviamo oggi, quanto per le generazioni che verranno. Vogliamo che i nostri figli possano conoscere e identificarsi con la Brianza, ossia un territorio ben preciso con la sua cultura e la sua storia millenaria, e non con un ammasso interminabile di case, capannoni e strade tutte uguali.

La difesa dell’identità del nostro territorio passa da scelte cruciali come questa, siamo sicuri che Lei e l’ente che Lei rappresenta non vorrà assumersi la responsabilità di una scelta così clamorosamente contro la nostra storia.

Cordiali Saluti

Adesioni

Associazioni nazionali e regionali:

LIPU-BirdLife Italia, Legambiente Lombardia, WWF Lombardia, Italia Nostra Lombardia.

Associazioni locali:

Associazione Amici della Natura di Triuggio, Associazione ecologica La Puska di Lentate sul Seveso, Associazione per i Parchi del Vimercatese, Associazione Torrette Bini Dosso Boscone di Macherio, Comitato per l’ampliamento del Parco Brianza Centrale, Comitato per il Parco di Monza “Antonio Cederna”, Comitato per il Parco Regionale della Brughiera, Commissione Cultura Alternativa di Carate Brianza, Equibici di Lissone, Insieme in Rete per uno Sviluppo sostenibile, Italia Nostra di Monza, Arcoreciclabile, Wwf Sezione Groane gruppo di Seregno, WWF Vimercatese, Legambiente Desio, Legambiente Seregno, Legambiente Monza, Gruppo Valle Nava di Casatenovo, Associazione Amici del Grugnotorto, Wwf Oasi Le Foppe, Comitato per gli Alberi e il Paesaggio, Comitato Parcheggio di Arcore, Monzainbici FIAB, Natura e Arte di Arcore, Gruppo ecologico Amici del Lambro di Sovico, Ecologisti democratici, Gruppo Vita Animale Milano Circolo Gaia Legambiente Usmate Velate, Associazione Volontari le Contrade Onlus Inverigo, Associazione Orrido di Inverigo, Comitato Bevere Briosco, Aranciablu – Concorezzo, Circolo Legambiente ViviBurago, ArcoREsiste, Comitato Salute e Ambiente Mozzate.

Forze politiche e liste civiche:

Sinistra Ecologia Libertà di Monza e Brianza, Sinistra e Ambiente Meda, Partito Democratico di Arcore, Rifondazione Comunista della Brianza, Il Centrosinistra di Concorezzo, Verdi Alternativi Arcore, Lista Civica per il Bene Comune di Concorezzo, Alternativa Verde Desio, Movimento Per il Bene Comune – lista civica nazionale, Verdi Bernareggio.

Blog e siti web:

Vorrei, Brianza Centrale, Brianza Popolare, La Città Continua, Ciwati, Il blog di Andrea Mollica USA 2012, Blog del Vimercatese, Pd Vedano Olona, Marco Lamperti.

Adesioni individuali:

Giulio Cavalli, Pippo Civati, Marcello Saponaro, Letizia Palmisano, Andrea Mollica, Pino Timpani, Alessandro Tognoni, Alberto Giacalone, Luigi Riccio, Zeno Celotto, Alessandra Anzaghi, Pier Luigi Mora, Alberto Colombo, Guido Battistini, Romano Binifaci, Viuncenzo Camparada, Enrico Fontana, Claudio Edmondo Vicari, Paolo Viganò, Alberto Confalonieri, Nevina Agostini, Granco Isman,Paola Bassi, Mauro Baioni, Maria Luisa Bosisio, Roberto Galdini, Pierluigi Galimberti, Paolo Forneris , Paolo Paiato, Maurizio Zilioli, Giovanni Perego, Michele Zappa, Claudio Angelici, Patrizia Soardi, Casiraghi Matteo, Laura Birolini, Corpo Musicale di Villasanta, Fausto Perego, Franco Calandri, Mauro Colombo, Vincenzo Cuoco, Eleonora Caggiani, Matteo Barattieri, Christian Brambilla, Roberto Balladore, Fabrizio Casavola, Massimo Cambiaghi, Nicola Gianino, Tosco Giannessi, Luigi D’Amato, Fabio Corgiolu, Giuseppe Cassanmagnago, Patrizia Farina, Ivano Riva, Sergio Barbieri, Elio Matteoli, Loredana Aquino, Maurizio Sala, Ilaria Villa, Rosalia Biffi, Elisabetta Patelli Presidente Verdi della Lombardia, Titta Colombo, Andrea Rota Nodari, Gian Luca Galeazzi, Silvia Colombo, Silvia Mattavelli, Mario Colombo, Adriana Galgano, Marco Fassino, Giordano Giussani, Vero Agostoni, Antonio Piemontese, Cristina Zanchi, Martina Francesca, Piera Dossi, Margherita Magnaguagno, Elena Gimelli, Vittorio Liotto, Danila Baldessari, Sala Loris, Mattia Perego, Federica Colombo, Maurizio Oliva, Susanne Arnaboldi, Luca Laurenti, Susanne Arnaboldi, Federica Colombo, Antonio Pizzinato, Patrizia Miozzi, Elena Banfi, Paola Pilotti, Andrea Vannini, Andrea Moreschini, Beniamino Giordano, Gianni Del Pero, Angeline Van Neck, Fortunato Fulvio Bitonto, Valentina Baccetti, Alvaro Pelà, Francesco Gentile,Silvia Caprara, Gabriele Proverbio, Mattia Lento, Cristina Spagna, Daniele Tomasi, Sonia Frascatore, Chiara Ballabio , Lucia Facchini, Giancarlo Giombetti, Yoko Ippolitoni, Ileana Torza, Simone Milesi, Alberto Casiraghi, Francesco D’Aloisio, Ilaria Tonarelli, Erminio Clerici, Cordiali Saluti, Paola Bosetti, Massimo Benetti presidente Monzainbici FIAB, Cinzia Colombo, Elena Luca, Elena Ricci, Cesare Fossati, Marina Gentilini, Giovanni Pennati, Marina Gentilini, Bona Gavazzi, Maria Francesca Guerra, Pierluigi Rosa, Mauro Trabucchi, Michele Cazzaniga, Sandro Conforti, Rita Riva, Colombo Maria Grazia, Serena De Santis, Michele Faglia, , Francesco A. Meneghetti, Bianca Montrasio, Cristina Balbiano, Arturo Beltrami, Matteo Colaone, Riccardo Lissoni, Emanuele Bottiroli, Cassanmagnago Daniele, Beppe Rositani, Stefano Regoli, Ferrari Maria Grazia, Locatelli Federico, Giovanni Gambatesa, Ian Gazzotti, Giulia Saredi, Fiorella Turla, Edoardo Ballo, Alessandra Sardi, Laura Farina, Zappa Luca, Sergio Muratore, Gianluca Morelli, Francesco Paoletti, Anna D’Ascoli, Orlando Riva, Alessandro Faes, Fulvio Rota, Roberto Brambilla, Salvatore Paleari, Paola Santeramo, Pres. Cia, Alessandro Sartorio, Alberto Braga, Danilo Villa, Erminia Belli, Dario Rinco, Luigi Gariboldi, Luciano Inglesi, Augusto Capra, Stefano De Martini, Claudio Beltrame, Achille Nicola, Luigi Lecchi, Stefano Felice, Rosanna Achille, Riccardo Appiani, Massimo Limonta, Giuseppe Bergamelli, Nicola Iannantuoni, Alessandro Manca, Costanza Pratesi, FAI-Fondo Ambiente Italiano, Luigi Santambrogio, , Giacomo Correale Santacroce, Davide Biolghini, Rosaria Reggiani, Elisa Bonazza, Romeo Cerri, Sen. Gianni Confalonieri, Ennio Muraro, Dario Cagliano e famiglia – Vimercate, Giacomo Passoni, Fabio Gottardi, Alfredo Bossi, Paolo Rovelli, Laura Maria Oggioni, Alfio Sala, Claudio Cardi , Stefano Frigerio, Maurizio Valota, Livia Mastrini , Tiziana Frigerio , Fabio Pozzi, Sara Didoni, Cristina Crippa, Marco Monguzzi, Elisabetta Fossati, Natalia Missani, Elena Ronco, Salvatrice Felice, Arturo Binda, M.Daniela Dell’Acqua, Marco e Chiara Arosio, Alfio Sironi, Massimiliano Bevacqua, Olga Fedeli, Dino Dall’Osso, Anna Carotta, Alberto Albertini, Michele Fava, Daniela Sabbatini, Edoardo Manfredini, Paola Sodi, Marco Angioletti, Carla Enrico Seppia, Enrico Stucchi, Elisa Karin Pipier, Andrea Seppia, Viganò Asther, Mauro Molinari, Nazareno Colombo,Maria Grazia Mauri, Romano Rocchetta, Fasoli Clementina, Davide Bernareggi, Rosaria Pizzuto, Elena Colombo, Chiara Sonia Tavolini, Iva Besana, Stefania Antonini Silvia Mazza, Ramanand Edoardo, Monica Perez Gila, Maria Grazia Colombo, Stefania Gariboldi, Walter Mauri, Lucia Ballo, Andrea Cazzaniga, Maurizio Minora, Alberto Mauri, Ilaria Mazzoleni, Nadia Bortolotti, Emanuele Colombo, Luca D’Achille, Marco Binarelli, Ruggero Sanvito, Fiamma Borgni, Elisa Giacchino, Raffaele Comi, Roberto Carone, Giova Narda, Greta Piovano, Daniela Pollastri, Giuseppe Cristofaro, Giuseppe Sunseri, Rosaria Corbetta, Manuela Proserpio, Sabina Rossi, Valentino Ballabio, Monica Frigerio, Serena Colombo, Gabriella Albanese, Duillio Fenzi, Paola Pasina, Maddalena e Lorenzo Corbetta, Piergiorgio Casella, Francesco Ranieri, Elena Colombo.

Manifestazione per il giullare sotto scorta: «Tutti in piazza per sostenere Giulio Cavalli»

La città si stringe attorno al suo giullare sotto scorta. Nella giornata di sabato piazza Broletto ospiterà tutti coloro che vogliono esprimere solidarietà nei confronti di Giulio Cavalli, l’attore e regista lodigiano bersagliato ormai da tempo da intimidazioni di stampo mafioso. L’ultima minaccia risale al 4 febbraio, quando il direttore del teatro Nebiolo di Tavazzano ha dovuto annullare pochi minuti prima del debutto il suo spettacolo: 23 proiettili sono stati ritrovati di fronte al teatro Oscar di via Lattanzio, a Milano.Una rete di associazioni ha deciso di dire basta alla mafia e a tutti coloro che negano la verità: le cosche fanno affari anche al nord. Dalle 10.30 alle 13, nel cuore del centro storico di Lodi, andrà in scena la manifestazione “Parole, immagini, musica. Contro le mafie con Giulio Cavalli”. Per l’occasione si susseguiranno interventi, letture, momenti di riflessione e di divertimento. All’appuntamento, oltre allo stesso Cavalli, parteciperanno il giornalista Gianni Barbacetto, Lorenzo Frigerio di Libera Lombardia, la giornalista de «Il Fatto» Antonella Mascali, la scrittrice Ilaria Rossetti, il regista Luciano Paggetti, la cantante Raffaella De Stefano, il pittore Guido Boletti e il regista Ruben Oliva.L’evento è stato organizzato da numerosi protagonisti che da tempo operano nella realtà lodigiana: Adelante, Lodi solidale, Ciclodi, Finanza etica, Gruppo acquisto solidale, Legambiente, Clam, Rete Lilliput, Meic e Libera. A cui si aggiunge il neonato Coordinamento legalità e responsabilità.Più il tempo passa, più le adesioni si moltiplicano. È possibile che sabato facciano la loro comparsa altre associazioni e altri ospiti d’onore. «Questo vuole essere un momento di partecipazione – spiega Michele Merola di Adelante -, un evento di solidarietà ma gioioso, per sostenere Cavalli e le sue battaglie. Abbiamo cercato di coinvolgere diverse realtà». Tutti sono consapevoli che l’iniziativa arriva un po’ in ritardo, l’attore è infatti sotto scorta da mesi, eppure l’appuntamento si pone come un punto di partenza per le battaglie del futuro: «C’è una difficoltà da parte del territorio a concepire la criminalità organizzata come un problema del nord – aggiunge Margherita De Vizzi di Adelante -, riuscire a non negare la sua presenza è già un primo passo in avanti».Sergio Cannavò, vicepresidente regionale di Legambiente, sottolinea che una vera e propria presa di coscienza di fronte al fenomeno sia fondamentale: «La nostra città fino a questo momento si è dimostrata quasi indifferente alle minacce – dice -, noi vogliamo che questa manifestazione possa essere un segno di solidarietà nei confronti di Giulio. Questioni come le mafie e la legalità hanno bisogno di approfondimento e di proposte per contrastare la criminalità». Il Coordinamento legalità e responsabilità è nato anche con questo obiettivo: «Ci siamo riuniti per capire come far diventare questa attività costante nel tempo – afferma Mario Pasquali -, la mafia non esiste solo quando ci sono delle intimidazioni , ci riguarda da vicino e ogni cittadino deve saper portare avanti la sua lotta nel quotidiano».Greta Boni

L’ARTICOLO QUI

Parole, musica e immagini contro le mafie In piazza per sostenere Cavalli e Filippini

LA CITTÀ SI MOBILITA per esprimere la propria solidarietà all’attore antimafia Giulio Cavalli, ma anche al magistrato Paolo Filippini, entrambi negli ultimi giorni «oggetto» di pesanti minacce. Lo fa con una grande manifestazione, fissata per sabato mattina dalle 10,30 alle 13 in piazza Broletto, in cui ci saranno letture, riflessioni, immagini e musica tutte contro le mafie. Interverranno, oltre allo stesso Cavalli, personalità di spicco del mondo della cultura a livello nazionale e locale, tra cui i giornalisti e scrittori Gianni Barbacetto, Antonella Mascali e Ilaria Rossetti e la cantante Raffaella De Stefano che già in passato si sono schierati in questa lotta. Al loro fianco anche Lorenzo Frigerio, referente regionale dell’associazione Libera, il regista Ruben Oliva, l’attore Luciano Pagetti e il pittore Guido Boletti. L’iniziativa vede impegnate in prima linea numerose associazioni della città, da Adelante al Gruppo di finanza etica, da Lodi Solidale alla Rete di Lilliput e al neocostituito Coordinamento legalità e responsabilità, solo per citarne alcune. «Vogliamo dimostrare tutto il nostro sostegno a Cavalli in un evento pubblico di ampio respiro (nel mirino per i suoi spettacoli in cui denuncia gli intrecci del malaffare anche al Nord Italia, ndr) — anticipano i promotori (nella foto) —. Sarà un evento di solidarietà, ma anche di festa. Siamo consapevoli che questa mobilitazione è un po’ tardiva, visto che le minacce vanno avanti già da quasi un anno, ma vogliamo che sia un punto di partenza».

«LODI — proseguono gli organizzatori — fino ad oggi è sembrata “sonnecchiare” e non dare troppa importanza al problema, ma negli ultimi giorni i fermenti e le voci che si sono sollevate sono state sempre più forti. C’è bisogno di una presa di coscienza e di responsabilità. Le infiltrazioni della criminalità organizzata ci sono anche nel nostro territorio». «Vogliamo che su questi temi ci possa essere una mobilitazione costante che possa proseguire anche dopo la manifestazione di sabato — aggiungono —. La mafia riguarda da vicino anche noi».
Tiziano Troianello

Salerno: “Un teatro nuovo nuovo” conferenza stampa

Giovedì 18 febbraio alle ore 11.00, presso la Sala Giunta del Comune di Salerno, si terrà la conferenza stampa della Cooperativa Teatro Nuovo, che presenterà il progetto “Un teatro nuovo nuovo”, rassegna di spettacoli e incontri di drammaturgia contemporanea, teatro civile, danza, giovani tendenze, cabaret, in programma dal 3 marzo al 7 maggio. Una rassegna con importanti eventi, incontri e nomi tra cui: Mariano Rigillo, Peppe Lanzetta, Giuliano Scabia, Giulio Cavalli, Enzo Moscato, Arturo Cirillo, Giancarlo Cauteruccio ed altri artisti italiani. Alla conferenza interviene l’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Salerno Ermanno Guerra.  Saranno presenti gli organizzatori del Teatro  di  Via V. Laspro, il nuovo direttore, Luciana Libero e Pasquale De Cristofaro, Ugo Piastrella, Loredana Mutalipassi, Antonio Santoro. Interverranno alcuni degli artisti ospiti della rassegna.

http://www.dentrosalerno.it/web/2010/02/15/salerno-%E2%80%9Cun-teatro-nuovo-nuovo%E2%80%9D-conferenza-stampa/

[Cs] Teatro Oscar 9/02 Aperto per Mafia

Una serata speciale per dire NO ad ogni intimidazione il TEATRO OSCAR, in via Lattanzio, 58 è Aperto per Mafia
Martedì  9 febbraio, dalle ore 20.30

Una serata per ripartire, tutti insieme, più forti e determinati che mai con le repliche dello spettacolo “L’apocalisse rimandata, ovvero benvenuta catastrofe”.
Un’occasione per ribadire la necessità di unirsi contro ogni intimidazione che possa minare la libertà di espressione.

In seguito alle intimidazioni che hanno costretto ad annullare sabato 6 e domenica 7 febbraio 2010 le repliche de “L’apocalisse rimandata, ovvero benvenuta catastrofe” con l’attore lombardo Giulio Cavalli, annunciamo che il Teatro Oscar, martedì 9 febbraio, dalle ore 20,30 sarà “APERTO PER MAFIA”.

Una speciale serata, aperta al pubblico, per manifestare piena solidarietà e vicinanza all’attore Giulio Cavalli, già in passato vittima di minacce e sotto scorta da più di un anno per i suoi spettacoli – inchiesta sulla mafia a Milano, ma anche per riaffermare un principio essenziale: il teatro non si tocca!

Ad aderire alla serata “APERTI PER MAFIA” sono stati per ora Paolo Rossi, Dario Fo, Eugenio Finardi, Enzo Iannacci, Marco Balbi, Maddalena Crippa, Flavio Oreglio, Walter Leonardi, Renato Sarti, Gian Carlo Dettori, Massimo De Vita, Andrèe Ruth Shammah e altri esponenti dei teatri milanesi. Sarà presente l’Assessore alla Cultura del Comune di Milano, Massimiamo Finazzer Floris.

Tutti uniti intorno a Giulio Cavalli che metterà in scena il suo lucido e stralunato testo teatrale “L’apocalisse rimandata ovvero benvenuta catastrofe”.

Invitiamo tutti i teatranti di Milano ad intervenire: inviateci un’adesione per completare la scaletta per la serata di martedì 9 febbraio 2010. Vi aspettiamo con uno sketch, una testimonianza, un intervento in difesa del “teatro civile”, della libertà d’espressione al di là di ogni intimidazione.

Per aderire all’iniziativa:
Andrea Perrone – info@tieffeteatro.it – 0236503740 – cell. 3895149261
Maddalena Peluso – stampa@tieffeteatro.it – cell. 3406968133

Che fine ha fatto Prosperini?

«Ecco, sappiate che non desidero che vada più niente in onda se non c’è la mia presentazione… perché a ottobre si vota e… l’opportunità sono io che la giudico, e dico che è opportuno che il dottore (Prosperini parla di se stesso, ndr) ci sia sempre… se noi adesso facciamo una cosa, è per la campagna elettorale… non per far vedere la cosa bella!».  P.G. Prosperini

Sul suo sito malinconicamente languono le sue ultime crociate politiche: raccolte firme per il crocifisso, la castrazione e il fiore all’occhiello di quell’articolo 52 bis da inserire nel codice penale perchè “La difesa legittima in luoghi privati e loro pertinenze adibiti ad abitazioni ed esercizi pubblici deve essere considerata sempre possibile indipendentemente dai metodi, dalla condotta e dai mezzi usati da colui che pone in essere la necessità di difendersi.: i resti (deliranti) dell’attività politica di un Ras in salsa padana.

Che Pier Gianni Prosperini abbia ricevuto da Babbo Natale un bel paio di manette accusato di corruzione e turbativa d´asta (oltre ad altre amene irregolarità come l’avere fatto pagare agli elettori lombardi i manifesti elettorali dell’onorevole La Russa) è fatto arcinoto. Forse si sa un po’ meno che l’assessore Prosperini è stato sostituito dalla deputata Pdl – e oggi neoconsigliere regionale lombardo- Paola Frassinetti, avvocato genovese di 53 anni, che si è subito messa in luce chiedendo l’istituzione di un albo nazionale per le associazioni autorizzate a parlare nelle scuole della tragedia delle foibe per evitare che «come purtroppo è già successo in passato, negli istituti a parlare del dramma dei confini orientali vadano associazioni comuniste che, avvalorando tesi riduzioniste, arrivino al paradosso di cercare di dar ragione agli aguzzini anziché alle vittime». Ma non è questo il punto.

Pier Gianni Prosperini è stato assessore in Regione Lombardia e quindi uomo di fiducia di Roberto Formigoni: quello stesso Formigoni che oggi si ripresenta con il sorriso al borotalco sui manifesti per l’ennesimo mandato elettorale di un sultanato lombardo che ha superato i tempi fisici del “mandato” per sfociare in “un’epoca” di governo, coccolato da Comunione e Liberazione e il suo ramo confindustriale Compagnia delle Opere. La decisione di un arresto cautelare non può (e non deve) essere un timbro di colpevolezza assodata; certo pone degli interrogativi che sono almeno politici. Mentre Formigoni e le truppe pidielline colgono la palla al balzo per la solita accusa di giustizia ad orologeria, mentre il centro destra si interroga se sia il caso o no di permettere la candidatura all’ex assessore, rimane di fondo una domanda: qualcuno si è accorto che oggi, come nel 1992, c’è in carcere un assessore accusato di quegli stessi reati dei bei tempi craxiani? E’ possibile che l’esercizio lombardo alla distrazione sia riuscito a non chiedere risposte (o almeno opinioni) politiche al sempreverde Formigoni? Lui dirà: tocca alla magistratura dare risposte. Quella magistratura che però secondo la sua stessa tesi non è credibile perchè politicizzata.

E così ricomincia il gioco sadico di del Lombardismo: accuse, spot (strapagati con soldi e ombre), propagandismo e sempre nessuna presa di responsabilità  politica. Alle solite.

Intanto Prosperini è stato “licenziato” (come nei partiti azienda che si rispettino) da una nota di Palazzo Chigi del 21 gennaio scorso. Formigoni l’ha ufficialmente scaricato nella seduta del Consiglio Regionale del 18 dicembre dihiarando “Infine, come il Presidente De Capitani ha dato notizia, ho trasmesso al Presidente De Capitani nella giornata di ieri il Decreto da me firmato che dispone l’assunzione da parte mia dell’esercizio di tutte le funzioni e le attività connesse all’ambito delle materie oggetto dell’incarico attribuito al sig. Piergianni Prosperini”. Comunque vada a finire l’inchiesta e il processo, l’obbligo di un Presidente regionale dovrebbe essere  altro che dettare comunicati stampa contenitivi.

Presidente Formigoni, che fine ha fatto (politicamente) Prosperini?

Niente petrolio, niente guerre

Al Teatro Oscar «L’apocalisse rimandata, benvenuta catastrofe». Giulio Cavalli nella «giullarata» di Dario Fo, in cui si immagina un mondo che riparte dall’uomo. Il teatro può abbattere il Pm10? Sì! Mentre il sindaco di Milano per paura d’inquinare non apre i cassetti che parlano di smog noi, per tentare di discuterne, promuoviamo una riunione condominiale al Teatro Oscar». Giulio Cavalli è più deciso che mai. Da «portatore sano di parola», quale ama definirsi, l’attore sotto scorta per i suoi spettacoli sulla mafia, propone «L’apocalisse rimandata, benvenuta catastrofe» di Dario Fo. «Una giullarata d’inchiesta» in cui il Premio Nobel si è divertito a immaginare come cambierebbe il mondo il giorno che il petrolio fosse finito. «Non funzionerebbe più niente», sottolinea l’autore, «le lampadine, il frigorifero, niente caffè al bar, niente benzina alle pompe; le auto e i camion sarebbero abbandonati in mezzo alla strada, i supermercati chiusi e i panettieri con forno a legna presi d’assalto. I potenti, dal Papa ai politici, rimarrebbero prigionieri nelle ville superaccessoriate e il nostro presidente del Consiglio non potrebbe più ricaricare il cellulare per chiamare l’escort di turno. Una provocazione più verosimile di quanto io stesso potevo immaginare quando ho scritto questa storia».

Ma la catastrofe annunciata potrebbe essere salvifica… «Il petrolio è destinato a finire», dice Fo, «gli stessi industriali che finora hanno boicottato l’energia pulita si organizzano per l’emergenza». «Io sono per la catastrofe, spero che arrivi prima possibile», provoca Fo. «Forse è l’unico modo per far capire che senza petrolio le guerre di oggi non hanno ragione di esistere, e che tornando indietro di un secolo, in una società dove la gente andava a piedi, il rapporto tra le persone sarebbe diverso. Forse ricomincerebbe la rinascita che ho immaginato nella mia giullarata. Una società più umana dove i neri diventerebbero i migliori, i più capaci di vivere in un mondo dove i soldi non sono al primo posto». Economia, mafia, salute e ambiente, temi importanti, vicini a Giulio Cavalli. «L’alfabetizzazione è un dovere della politica, io la porto avanti facendo teatro», dichiara l’attore, candidato tra gli indipendenti alle prossime elezioni, per l’Italia dei Valori. «Mi accusavano di fare un teatro troppo politico, mi diranno che faccio una politica troppo teatrale».

«L’apocalisse rimandata, benvenuta catastrofe». Dal 4 febbraio al 7 marzo, Teatro Oscar, via Lattanzio 58, ore 21, 24 euro. Tel. 02.36.50.37.40.

Livia Grossi

DA IL CORRIERE DELLA SERA L’ARTICOLO QUI

IL MISTERO (NON) BUFFO: L’APOCALISSE

di Mattia CarzanigA

Altro che 2012. Il mondo è già finito, almeno quello a cui tutti quanti siamo abituati, da sempre. Un’improvvisa crisi energetica ha lasciato al buio il pianeta. Basta telefoni e telefonini, computer, batterie da ricaricare, tv e decoder, aggeggi hi-tech, immaginate le condizioni in cui potrebbe versare il povero Steve Jobs, attaccato a iPad e altre diavolerie a cui non può più dare vita. Milioni di persone in preda al Caos, con la maiuscola come lo era quello primordiale. Anche il presidente (il nostro presidente) “è in crisi: si sveglia nella sua villa in Sardegna e non ha più nulla. Il telefono è scarico, spende tutti i suoi soldi per comprare a un prezzo da estorsione una batteria miracolosamente carica, per poter chiamare l’ultima delle sue donne e pregarla di raggiungerlo…”. Ecco il quadro dipinto da Dario Fo, che torna nella sua Milano così amata e così detestata per presentare lo spettacolo L’Apocalisse rimandata, ovvero Benvenuta catastrofe. In realtà lui ha scritto il testo ma, dal giugno dell’anno scorso, lo porta in giro per l’Italia l’attore e regista Giulio Cavalli (il debutto milanese questa sera al Teatro Oscar di via Lattanzio, sotto l’“etichetta” del TieffeTeatro – Compagnia stabile d’innovazione diretto da Emilio Russo, che dalla primavera prossima si sposterà nei gloriosi spazi del Teatro dell’Elfo). Ovvio che la sala, alla presentazione dello spettacolo in scena fino al 7 marzo, è tutta per il Dario del Nobel, sempre politico, molto ecologico considerato il tema (è presente pure il presidente di Legambiente Lombardia Damiano Di Simine), animato dalla mai de-posta vis polemica. Casca il mondo, come profetizzava la “macchina” Hal9000 di 2001 Odissea nello spazio, e si è costretti a un risveglio brusco,moltobrusco.A“unavera e propria rinascita”, anzi, per usare le parole dello stesso Fo, che lo spettacolo l’ha adattato per il palcoscenico (con la fedele Franca Rame) a partire dal suo libro pubblicato da Guanda nel 2008, ma ancora non l’ha visto, lo farà una di queste sere assieme al pubblico milanese. “Immaginatevi che cosa potrebbe succedere con la fine del ‘mondo energetico’. Tutto si capovolgerebbe completamente, ma la prospettiva che mi ha fatto davvero sghignazzare è che mezzo miliardo di persone, che non hanno mai visto un’automobile e non sanno cosa sia la televisione, non si accorgerebbero della differenza. I neri, anche qui a Milano, andrebberoavanticomeseniente fosse successo, mentre noi occidentali non riusciremmo in nessun modo a farcene una ragione”. Viva il principio di contraddizione, dunque; anzi, delle tante contraddizioni che abitano il nostro tempo e il nostro mondo. Mistero (sempre buffo però) al tempo dell’ecosostenibilità. Per dire che la gente sta progressivamente cambiando rotta, Dario Fo tira fuori anche i numeri: “Di questi tempi c’è più coscienza della questione ambientale, lo si capisce a cominciare dalla vendita delle automobili: 40 per cento in meno di vendite nel mondo, anche se il nostro resta ovviamente il paese che vende di più”. E snocciola cronache di pubblica e ordinaria amministrazione, e si sa che sotto il capitolo “sindaco di Milano” ha avuto sempre molto da dire (e da fare, candidature comprese). “Quattrocento anni fa chi inquinava le falde acquifere milanesi, progettate da Leonardo Da Vinci, veniva cacciato fuori dalle mura della città. Oggi invece non ne parliamo…”. L’acqua, e l’aria: “Il nostro sindaco Letizia Moratti, in relazione al PM10 andato ben oltre i limiti consentiti, ci consola spiegando che avviene anche in altre città europee, un altro modo per dire “se sono tutti ladri, non c’è nessun ladro” o “se tutti cadono, allora nessuno è caduto”. Lo dice anche il regista e attore Giulio Cavalli, che “il teatro può assolutamente contribuire ad abbassare il PM10, soprattutto ora che la Moratti tiene il tema chiuso nel cassetto”. Perché “l’ambiente sarà sempre un tema sottovalutato dalla politica. È un argomento che va più in là dei cinque anni previsti da un qualunque mandato,guardaalungotermine,sispinge verso il futuro dei nostri figli e dei nostri nipoti. Soprattutto, richiede grande lungimiranza, ma si sa che questa è una parola che con la politica ha ben poco a che fare”. Teatro civile e contaminato (non in senso di polveri sottili, però), commedia umana che diventa manifesto politico, quasi – perché no – programma elettorale. E non si ricordi a Cavalli di aver dichiarato, a suo tempo, che non avrebbe mai portato in scena testi altrui: “Di certo non immaginavo che un giorno avrei incontrato sulla mia strada Dario Fo: credo che un ‘lodo teatrale’ mi sia concesso…”. Non pensiate però alla tragedia dell’apocalisse come da tradizione, se non da copione. A salutare la catastrofe, con tanto di banchetto di benvenuto, c’è il solito saltimbanco, il guitto con la pancia gonfia da ubriaco e – stavolta – le rovine futuribili di una città-macchina alle sue spalle, il giullare che è però capace di vedere più in là e meglio degli altri. Niente patetismi: il popolo rimasto “a piedi” alla fine si metterà a far festa, si farà contagiare da una vera febbre rivoluzionaria, andrà a riprendersi il rapporto con i suoi simili e con il mondo che gli sta attorno e che aveva perduto, per fondare una nuova “vivibilità”. Fo ci congeda con un invito: “Leggete qualche pubblicazione seria sulla questione ambientale, non le cose pubblicate dalle aziende petrolifere”. “Vedetevi lo spettacolo” è un invito ovviamente scontato.

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Teatro Oscar, Giulio Cavalli e l'Apocalisse ecologica di Dario Fo

Milano, 2 febbraio 2010 – Assicurando che ‘’il teatro puo’ contribuire ad abbassare i livelli di pm10’’, l’attore Giulio Cavalli porta in scena a Milano ‘L’Apocalisse rimandata, ovvero benvenuta catastrofe’, versione teatrale dell’omonimo romanzo di Dario Fo e Franca Rame.

Lo spettacolo sarà in scena al Teatro Oscar dal 4 febbraio al 7 marzo e chiuderà l’esperienza di Tieffe Teatro su questo palcoscenico, prima che la compagnia trovi fissa dimora all’ex Teatro dell’Elfo. Solo sul palco, con alle spalle una città futurista, Cavalli immagina il mondo il giorno in cui dovesse finire il petrolio, ‘’una catastrofe che però coincide anche con una presa di coscienza’’, ha spiegato.

“Avevo scritto questo testo come una provocazione, ma tanta gente ne ha capito l’importanza e purtroppo ciò che ho immaginato si sta avverando’’ ha commentato Dario Fo.

Trova posto nella riduzione teatrale anche un inserto di inchiesta giornalistica sulla situazione dei rifiuti a Napoli, città dove lo spettacolo ha debuttato con successo lo scorso giugno. Continua dunque il ‘teatro civile’ dell’attore anti-mafia Giulio Cavalli.

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