Anomalie di bilancio: i dipendenti regionali
Il 28 Luglio di quest’anno il Consiglio Regionale (su proposta dell’Ufficio di Presidenza) ha disposto la seconda variazione di bilancio disponendo alcune modifiche alle spese per il personale di Consiglio. Di quella seduta rimane la “voglia di mare” generalizzata e una votazione in fretta e furia prima si rompere le righe e darsi a sdraio e ombrelloni. In quei giorni si è parlato (e scritto) molto della “caccia in deroga” che (anche in virtù delle partenze programmate) eravamo riusciti a bloccare per la prima volta. Quel giorno si è votata la variazione di bilancio che ha sancito un + 314.000 euro per il trattamento economico del personale delle categorie (art. 401), un + 251.000 euro per il trattamento economico dei dirigenti (art. 402) e +125.000 euro per le posizioni organizzative (art. 414). E’ rimasto invece invariato l’articolo 412 riservato al salario accessorio di personale in posizioni non organizzative. In poche parole: adeguamento salariale per tutti tranne che per i lavoratori “di base”. I lavoratori che sostengono il lavoro del consiglio nell’ombra ma con la stessa quotidianità e con la stessa professionalità delle posizioni organizzative. Per dirla in numeri 125 mila euro in più per una trentina di persone e niente per 240 famiglie. In quell’occasione ho votato (unico in aula) contro, prendendo una posizione diversa anche dal resto del mio gruppo consiliare (che si è comunque astenuto). Essere portatori di voto “unico” in tutto il Consiglio è una sensazione di solitudine intellettuale. Una sensazione di essere neo di cui, oggi, mi sento ancora più fiero. E’ bastato poco infatti per accorgersi che la diseguaglianza di trattamento ha acceso un malcontento organizzato tra i lavoratori che è sfociato in riunioni, documenti di disapprovazione e raccolta firme. L’equità è un valore di democrazia e buon governo che dovrebbe essere (molto, molto teoricamente) molto vicino ai valori “solidali” (si, lo so, è detto in modo molto ironico) di Don Giussani e Comunione e Liberazione. Non dovrebbero esserci dipendenti un po’ più uguali degli altri. E allora (nel passo breve delle mie possibilità) ho pensato di riproporre il tema. Con fiducia e con la consapevolezza che è nella mia formazione politica (e culturale) essere dalla parte di lavoratori. Tutti. Con un ordine del giorno che dovrebbe sancire buon senso. Vedremo.
ORDINE DEL GIORNO AL PDA 11 BILANCIO DI PREVISIONE PER IL FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO PER L’ANNO 2011
IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA
PREMESSO CHE
Il 28 luglio 2010, sulla base dell’autorizzazione legislativa di cui all’art. 7, comma 5, della l.r. 13/2010, il Consiglio regionale, su proposta dell’UdP, ha disposto la seconda variazione al bilancio di previsione 2010 disponendo, in particolare, le seguenti modifiche al Capitolo 400 (Spese per il personale del Consiglio):
- – Art. 401 (Trattamento economico del personale delle categorie): + 314.000 euro;
- – Art. 402 (Trattamento economico dei dirigenti): + 251.000 euro;
- – Art. 414 (Fondo per la retribuzione di posizione e risultato dei responsabili posizioni organizzative): + 125.000 euro.
PREMESSO INOLTRE CHE
Non è stato invece toccato l’art. 412 (Risorse decentrate per il personale delle categorie), con cui viene finanziato il salario accessorio del personale non titolare di Posizione organizzativa.
ATTESO CHE
Il Consiglio regionale ha perciò aumentato stabilmente, di 125 mila euro, le risorse per il trattamento economico accessorio di poco più di una trentina di titolari di Posizione organizzativa, mentre niente è stato aggiunto alle risorse stabili per il salario accessorio di circa 240 dipendenti non titolari di P.O.
ATTESO INOLTRE CHE
Tale iniqua decisione del Consiglio regionale ha suscitato un grande malcontento tra il personale, che si è mobilitato in vari modi (tra cui assemblee e raccolte di firme), soprattutto perché l’art. 9, comma 1, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, congela per un triennio il trattamento economico complessivo goduto dai singoli dipendenti pubblici nell’anno 2010.
CONSIDERATO CHE
Proprio in virtù di tale vincolo legislativo nazionale, l’ufficio di presidenza dovrà verosimilmente disporre l’aumento del trattamento dei titolari di P.O. entro la fine dell’anno, forse proprio nella seduta del 13 dicembre.
CONSIDERATO INOLTRE CHE
Ragioni di equità suggerirebbero invece di utilizzare i 125 mila euro reperiti con la variazione di bilancio di luglio per finanziare non soltanto il trattamento delle P.O. ma anche il salario accessorio di tutti gli altri dipendenti.
VALUTATO CHE
Proprio per rimediare all’ingiustizia che ha colpito circa 8 lavoratori su 9, il gruppo IDV ha proposto, con un emendamento al pdl 59 (Collegato 2011), che le risorse stabili destinate al salario accessorio del personale del Consiglio regionale di tutte le categorie possano essere aumentate in misura pari all’aumento autorizzato, in favore dei soli titolari di Posizione organizzativa, dall’art. 7, comma 5, della l.r. 13/2010.
VALUTATO INOLTRE CHE
L’emendamento del gruppo IDV è formulato in piena analogia con il meccanismo di cui al comma 5 dell’articolo 7 della l.r. 13/2010: la norma proposta e quella esistente condividono perciò i medesimi presupposti di legittimità.
RITENUTO CHE
La scelta che abbiamo di fronte sulla questione della gestione del personale è quindi non di legittimità ma di pura opportunità.
RITENUTO INOLTRE CHE
La politica rischia infatti di risultare sempre meno credibile se, da un lato, chiede alla maggioranza dei dipendenti di fare dei sacrifici economici e, dall’altro, destina risorse aggiuntive a una minoranza, le P.O., che già beneficiano di un trattamento aggiuntivo di 14.750,00 euro annui.
Con l’ipotesi di accordo firmata dall’amministrazione con 7 membri delle RSU su 12 (probabilmente all’esame dell’UdP il 13 dicembre) sono state destinate al resto del personale, per il solo 2010, risorse estemporanee (quindi non stabili) derivanti dalla mancata copertura della dotazione organica dell’ente.
VERIFICATO CHE
Il bilancio di previsione proposto per il 2011:
- – conferma la scelta di luglio in materia di trattamento delle P.O. (art. 414);
- – conferma la non scelta sul resto del personale (art. 412);
- – conferma l’aumento di 70 mila euro del “Fondo per la retribuzione di posizione e di risultato dei dirigenti” (art. 413) disposto con la prima variazione di bilancio, risalente al mese di giugno 2010.
VERIFICATO INOLTRE CHE
Rispetto al bilancio di previsione del 2010, quello proposto per il 2011, aumenta perciò di 195 mila euro le risorse destinate al trattamento di posizione e di risultato di dirigenti (art. 413) e P.O. (art. 414) e non aggiunge un solo centesimo a quelle per il trattamento accessorio di oltre 240 dipendenti (art. 412).
IMPEGNA L’UFFICIO DI PRESIDENZA DEL CONSIGLIO REGIONALE
Ad un reperimento di risorse stabili per finanziare il trattamento accessorio dei dipendenti del Consiglio non titolari di Posizioni Organizzative.
Milano, 16 dicembre 2010
Giulio Cavalli (IDV)
Francesco Patitucci (IDV)
Gabriele Sola (IDV)
Stefano Zamponi (IDV)