La Rai vuole tagliare le repliche di Report per “punire” Ranucci
Pur di punire Sigfrido Ranucci la Rai decide di cancellare le repliche estive della sua trasmissione Report, perdendo soldi e opportunità. Il consigliere d’amministrazione Davide Di Pietro ha chiesto “chiarimenti riguardo la ventilata cancellazione delle repliche di #Report nei palinsesti estivi” sottolineando che “la circostanza per altro si porrebbe in contrasto con i doveri inseriti nel recente contratto di servizio”. La decisione ufficiale ancora non c’è ma l’aria che tira nell’azienda indica una precisa scelta politica che non avrebbe nessuna giustificazione editoriale o aziendale.
Nonostante gli ottimi risultati le repliche estive di Report potrebbero essere cancellate
Il programma di Sigfrido Ranucci ora è in pausa ma riprenderà il 21 aprile per terminare la stagione il 23 giugno, per un totale di 28 puntate, la cui media di share finora è tra l’8-9%, con punte del 12 (2,5 milioni di spettatori). Successi ottenuti nonostante il cambio di serata deciso all’inizio della stagione dai vertici aziendali. Le repliche estive segnano uno share del 7% anche alla terza o quarta volta in cui vanno in onda. Le puntate da ritrasmettere vengono scelte come da mandato aziendale tra quelle che hanno fatto più ascolti. Sono a costo zero e guadagnano (bene) con i blocchi di pubblicità oltre a garantire all’azienda uno spazio informativo importante.
I prodotti Report Cult sono stati premiati come migliori prodotti informativi della Rai perché “incarnano alla perfezione il senso del contratto del servizio pubblico” che è stato firmato dal ministro alle Imprese e al Made in Italy Adolfo Urso dopo la battaglia dell’ex consigliere Riccardo Laganà che volle mantenere il giornalismo d’inchiesta nel contratto di servizio. Report fa molto bene anche ai social. Anche quelli della Rai – che fanno capo a Rai digital – guadagnano (bene) dai blocchi pubblicitari inseriti nei video della trasmissione.
Dal ministro Urso a La Russa, Gasparri, Santanchè e Giorgetti sono in molti ad attaccare la trasmissione condotta da Ranucci
Quindi a chi conviene cancellare le repliche estive di Report? Sicuramente la decisione favorisce i competitor, La7 in particolare ma non si intravedono né motivi manageriali né motivi editoriali per sospendere le repliche. La scelta di sospendere le repliche estive sarebbe di Stefano Coletta, responsabile della produzione e dei palinsesti ma qualcuno suggerisce che le impronte digitali siano del direttore generale Rossi e del responsabile delle risorse umane Angelo Mellone.
Che Report non piaccia ai partiti di governo non è un mistero. Solo quest’anno Report ha preso tre annunci di querela dal ministro Urso, dai figli di La Russa, da Gasparri, da Sgarbi. Una citazione in sede civile è stata depositata dal ministro Giorgetti con la moglie e la cognata. Una causa è stata intentata anche dal presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana e sua figlia. Tra le querele finora solo annunciate ci sono quella di Santanchè, della famiglia Berlusconi e dell’ex compagno della Santanchè.
Ora il senatore #Gasparri mentre firma una delle denunce contro Sigfrido #Ranucci. #3aprile pic.twitter.com/Fxs41RDNBr
— Maurizio Gasparri (@gasparripdl) April 3, 2024
A completare il paradosso c’è il fatto che il “censore” Coletta sia lo stesso che ha “inventato” l’utilizzo delle repliche di Report qualche anno fa. Ora potrebbe essere sua la firma che le cancella. Rimane quindi il dubbio: c’è qualche suggeritore dietro a questa decisione? Proprio oggi il senatore di Forza Italia e membro della Vigilanza Rai Maurizio Gasparri si è fotografato sui social mentre firma sorridente l’ennesima denuncia contro la squadra di Ranucci. Questa è l’aria che tira.
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