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Politica

I temi e le news della politica in Lombardia e in Italia. L’attività politica di Giulio Cavalli in consiglio regionale della Lombardia.

Buone notizie: commissione antimafia a Pavia

Sono piccoli mattoni che si appoggiano con il cemento dell’impegno coordinato, insistente e consapevole. Dietro alle serate (tante) che mi capita di frequentare in giro per l’Italia c’è la luce dell’entusiasmo di comunità piccole o grandi che decidono di intraprendere un cammino obbligatoriamente collettivo. Sale sistemate con la cura di una serata importante, con l’apprensione paterna davanti alla porta per stringere le mani e aspettarsi spettatori spesso inaspettati. A Siziano è andata così, con la diligenza di chi tiene in mano un germoglio. E il giorno successivo c’è la soddisfazione di vedere la scintilla che ha acceso il dibattito e chiesto strade per disegnare il futuro. Chissà se i tanti cittadini che organizzano resistenza si rendono conto di essere gli avamposti fondamentali di questo tempo. Come gli amici di Siziano e i tanti altri in qualsiasi piccolo posto con i volantini in mano.

«In Provincia si farà una commissione antimafia»

• SIZIANO

Sarà istituita una commissione provinciale antimafia. Lo annuncia il presidente Daniele Bosone che sottolinea la necessità di un osservatorio sulla legalità. “E’ uno dei punti inseriti nel nostro programma elettorale – spiega Bosone – ed è fondamentale in una provincia dove si sono verificati preoccupanti fenomeni criminosi”. E a parlare della commissione era stato anche l’assessore provinciale al bilancio Franco Osculati mercoledì sera, in una sala consiliare gremita di personeo venute ad ascoltare Giulio Cavalli invitato da “La fabbrica di Nichi” a discutere di mafia. L’attore e consigliere regionale che da anni nei suoi spettacoli denuncia le cosche del malaffare, quelle infiltrate al nord, l’altra sera ha voluto essere a Siziano. Un sala zeppa di cittadini di questa terra di confine, ad un passo da Milano, ma troppo vicina a quella Pavia che ha scoperto legami stretti con la criminalità organizzata. E Cavalli ha spiegato. Ha parlato della “necessità della ‘ndrangheta di ammalare la comunità per riuscire ad infiltrarsi e ad agire meglio”. Ha chiesto di “indignarsi, di alzare il livello di intolleranza, di pretendere legalità”. Ha sottolineato il ruolo delle istituzioni “è da loro e non è dai comitati che deve arrivare la lotta alla mafia nei fatti” e ha puntato il dito contro gli amministratori comunali e provinciali che “devono essere le sentinelle del territorio”. Appalti e malaffare. Un connubio che si vede nei tanti capannoni inutilizzati, nelle case costruite e rimaste invendute, nei centri commerciali. E tra il pubblico vi era l’assessore Laura Baronchelli che da dieci armi lotta contro il grande insediamento commerciale. E poi il sindaco di Siziano, Massimiliano Brambilla che ha voluto far sapere che “quel controllo lo stiamo già facendo”. “Abbiamo anche cercato di modificare le regole degli appalti”.

Stefania Prato (da LA PROVINCIA PAVESE)

La feccia dietro la privacy

Ha ragione Nicola Gratteri: «I cittadini che votano hanno diritto a sapere tutto delle persone che dicono di lavorare per il bene del Paese», ha detto intervistato da Repubblica. E allora «è sbagliato mettere la sordina all’informazione: fanno bene in America a pubblicare tutti gli atti relativi alla vita di chi è stato votato dagli elettori a ricoprire incarichi pubblici». Questione di democrazia. Questione di buona politica.

Le cooperative (solite) rimangono fuori da ambulanze e primo soccorso.

AREU: FERMATO L’ASSALTO DEL CENTRODESTRA, STOP ALL’INGRESSO DEI PRIVATI

“Dopo la seduta odierna della Commissione Sanità, possiamo finalmente dirci soddisfatti per il fallimento del tentato assalto all’Areu da parte di un centrodestra che, ancora una volta, avrebbe preferito la via della privatizzazione a danno del servizio pubblico.

I sindacati hanno fatto valere le ragioni dell’accordo quadro sottoscritto con la Giunta lo scorso 14 giugno e, su nostra sollecitazione, gli emendamenti del Pdl che prevedevano l’ingresso delle cooperative nella gestione dell’emergenza-urgenza – emendamenti peraltro sospetti anche nel metodo poiché si era in realtà chiamati a esprimere soltanto un parere – sono stati ritirati.

Una Regione che si nutre della retorica dell’eccellenza non può pensare di non eccellere proprio nella difesa delle professionalità del suo sistema sanitario, troppo spesso lasciate ai margini di giochi del tutto estranei alla buona e responsabile amministrazione”.

Milano, 4 ottobre 2011

Toglieteci le sedie

Perché ho la sinistra sensazione che non si saprà facilmente in giro. E perché sarebbe positivo vedere degli insoliti noti che ne usufruiscono tra i tanti che volontariamente stanno cercando di tenere a galla questa regione: gli uffici del Consiglio Regionale si stanno trasferendo al Palazzo Pirelli dal palazzo di via Filzi (dicono per un’ottimizzazione dei costi che stiamo spulciando) e gli arredamenti e le attrezzature vengono dismessi a favore di enti pubblici, associazioni di volontariato, Onlus e scuole (non si potevano riutilizzare? Risposta ovvia: certo). Qui trovate l’avviso e qui trovate il modulo per la richiesta. Fate girare la voce e tenetemi informato sulle richieste. Le seguiremo passo dopo passo.

Hospice di Codogno: retromarcia sospetta

Dietro la revoca del parere favorevole dell’Asl di Lodi al passaggio di gestione dell’Hospice di Codogno temiamo si nasconda l’intenzione di privatizzare la struttura. E per questo abbiamo presentato un’interpellanza al presidente Formigoni e all’assessore Bresciani.

Non è infatti comprensibile per quale altra ragione, dopo un percorso condiviso dai vari livelli istituzionali che ha individuato nell’Asp Santa Chiara il soggetto pubblico idoneo ad assicurare le necessarie garanzie per l’erogazione del servizio a favore dei malati terminali, improvvisamente la direzione dell’Asl abbia cambiato opinione. Peraltro a fronte di una voltura già emessa.

Da Regione Lombardia vogliamo quindi sapere se fosse al corrente dell’iter, a partire dall’intesa istituzionale dello scorso luglio tra il Presidente della Santa Chiara, il direttore generale dell’Asl e il sindaco di Lodi per un tavolo tecnico ad hoc fino all’atto di trasferimento della gestione dell’hospice che risale al 19 settembre .

E, soprattutto, se conosca le motivazioni di questa irragionevole marcia indietro dell’Azienda sanitaria, che suona quantomeno sospetta.

 

INTERPELLANZA CON RISPOSTA SCRITTA EX ART. 120 DEL REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO REGIONALE

Oggetto: gestione della R.S.A. (Residenza sanitaria assistenziale) ex psichiatrica e dell’Hospice di Codogno

I SOTTOSCRITTI CONSIGLIERI REGIONALI

PREMESSO CHE

nel marzo 2011 l’ASL della Provincia di Lodi, in attuazione a quanto deliberato dalla Conferenza dei Sindaci dell’ASL, che ha espresso la volontà prioritaria di mantenere in ambito pubblico la gestione della RSA e dell’Hospice di Codogno, ha interpellato l’ASP (Azienda di servizi alla persona) Santa Chiara di Lodi chiedendo di manifestare il proprio interesse ad assumerne la titolarità;

PREMESSO INOLTRE CHE

l’ASP, dopo aver accettato la richiesta, ha dato avvio a processi di analisi tecnica, amministrativa e contabile per lo studio di fattibilità della gestione di tali unità, valutandone i costi e le possibilità di gestione, a cui sono seguiti incontri per l’esame delle condizioni della fattibilità del passaggio di gestione;

CONSIDERATO CHE

nel giugno 2011 il Consiglio di Amministrazione dell’ASP Santa Chiara ha deliberato parere favorevole all’assunzione della titolarità e gestione sia della RSA sia dell’Hospice di Codogno ad una serie di condizioni necessarie, ritenute atte a garantire l’economicità della gestione, tra le quali quella di avere accreditato presso l’ASP stessa un Hospice di 11 posti letto;

CONSIDERATO INOLTRE CHE

a luglio 2011 si è giunti ad un’intesa istituzionale, in seguito all’incontro avvenuto presso il Comune di Lodi tra il Presidente dell’ASP Santa Chiara, Direttore Generale dell’ASL di Lodi e Sindaco del Comune di Lodi, anche nella sua veste di Presidente dell’Assemblea dei Sindaci e del Consiglio di Rappresentanza, dal quale è scaturita la decisione di istituire un tavolo tecnico ad hoc in cui affrontare in termini amministrativi e contabili gli aspetti sostanziali per uno studio di fattibilità del passaggio di gestione;

ATTESO CHE

il 31 agosto e il 5 settembre 2011 si sono svolte ulteriori sedute del costituito tavolo tecnico e il 14 settembre l’ASL della Provincia di Lodi ha richiesto all’ASP Santa Chiara la disponibilità di acquistare la gestione dell’Hospice di Codogno a far data dall’1 ottobre 2011 anche con la finalità di collocare ivi l’Hospice;

ATTESO INOLTRE CHE

l’ASP Santa Chiara in data 16 settembre 2011 ha deliberato, con apposita convocazione consiliare, l’accoglimento della richiesta dell’Asl per la gestione dell’Hospice per 11 posti letto da trasferire, al termine dei necessari lavori di adattamento, al primo piano dell’Ala Nord dell’ASP;

RILEVATO CHE

il 19 settembre 2011 l’ASL ha emesso atto di voltura della DIA dell’Hospice di Codogno da parte dell’ASL di Lodi a favore dell’ASP Santa Chiara affidandone la gestione a partire dall’1 ottobre, identificato quale soggetto pubblico idoneo ad assicurare le necessarie garanzie per l’erogazione delle prestazioni a favore dei malati terminali;

RILEVATO INOLTRE CHE

la Direzione Generale dell’ASL con nota del 27 settembre 2011 ha comunicato all’ASP Santa Chiara la revoca del parere favorevole in merito al passaggio di gestione dell’Hospice, che resterà a Codogno almeno fino alla fine del 2012

I SOTTOSCRITTI CONSIGLIERI REGIONALI INTERROGANO IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE LOMBARDA, ROBERTO FORMIGONI, LA GIUNTA REGIONALE, L’ASSESSORE REGIONALE ALLA SANITA’, LUCIANO BRESCIANI PER CONOSCERE:

Se Regione Lombardia fosse a conoscenza della richiesta effettuata dall’ASL della Provincia di Lodi all’ASP Santa Chiara di Lodi per la gestione della RSA ex psichiatrica e dell’Hospice di Codogno;

Se Regione Lombardia fosse a conoscenza dell’intesa istituzionale avvenuta nel luglio 2011 tra il Presidente dell’ASP Santa Chiara, Direttore Generale dell’ASL di Lodi e Sindaco del Comune di Lodi, anche nella sua veste di Presidente dell’Assemblea dei Sindaci e del Consiglio di Rappresentanza, dal quale è stato istituito un tavolo tecnico ad hoc;

Se Regione Lombardia fosse a conoscenza dell’atto di voltura della DIA dell’Hospice di Codogno da parte dell’ASL di Lodi a favore dell’ASP Santa Chiara emesso il 19 settembre 2011;

Se Regione Lombardia sia a conoscenza dei motivi della revoca del parere favorevole da parte della Direzione Generale dell’ASL in merito al passaggio di gestione dell’Hospice di Codogno

Milano, 4 ottobre 2011

Giulio Cavalli (SEL)

Chiara Cremonesi (SEL)

Se va di moda il rating

Mai come in questo momento bisogna sapere. Sapere almeno per non cadere nell’errore di esultare ad ogni spigolo utile per abbattere B. Per questo vale la pena rileggere la riflessione di Nicola Persico. Ma le agenzie di rating fanno un buon lavoro? La questione è complessa, ma ecco il mio giudizio in poche parole. Le agenzie di rating non dicono (di solito) molto di più di quanto i mercati non sappiano già. Mi spiego con un esempio. In molti casi le agenzie di rating valutavano la volatilità di una obbligazione in base alla media storica delle fluttuazioni del titolo. Chiaramente questo non è un modello di valutazione molto sofisticato, e in particolare sottostima la possibilità di una crisi sistemica nuova, come quella che abbiamo vissuto e stiamo vivendo. Insomma, in molti dei casi il servizio delle imprese di rating è stato e continua ad essere più meccanico delle loro controparti nel settore privato (“buy side” analyst).
È ragionevole aspettarsi molto meglio? Realisticamente, no. La ragione fondamentale è che le agenzie di rating non hanno capitale a rischio: se il loro analista fa un errore di valutazione, Moody’s non perde soldi. Né ci guadagna se la valutazione è corretta. E quindi, ci si può aspettare che Moody’s abbia informazione migliore di chi mette i soldi a rischio? Detto diversamente, se un analista di Moody’s avesse davvero più informazione di quella già incorporata nei prezzi, allora lui -o lei- farebbe molti più soldi investendo per conto proprio che lavorando da Moody’s.

L’idiozia della legge bavaglio è ufficialmente enciclopedica

L’obbligo di pubblicare fra i nostri contenuti le smentite previste dal comma 29, senza poter addirittura entrare nel merito delle stesse e a prescindere da qualsiasi verifica, costituisce per Wikipedia una inaccettabile limitazione della propria libertà e indipendenza: tale limitazione snatura i principi alla base dell’Enciclopedia libera e ne paralizza la modalità orizzontale di accesso e contributo, ponendo di fatto fine alla sua esistenza come l’abbiamo conosciuta fino a oggi. Wikipedia, oggi.

Dove sono questa settimana

Mercoledì 5 ottobre: ‘ndrangheta a Pavia. Senza legalità non c’è futuro Intervengono: Giulio Cavalli, consigliere regionale SEL Mauro Cavicchini, fabbrica di Nichi di Siziano Massimiliano Brambilla, sindaco di Siziano – Daniele Bosone, Presidente provincia di Pavia – Franco Osculati, assessore bilancio e lavoro provincia di Pavia. Sala consiliare di Siziano (PV) ore 21

Giovedì 6 ottobre:  ore 21 presentazione del libro “Nomi, cognomi e infami” di Giulio Cavalli, Ed. Verdenero sala consiliare Piazza della civiltà contadina Arcene (Bg)

Sabato 8 ottobre: ore 21 No Tav, le ragioni di una protesta INTERVERRANNO NICOLETTA DOSIO segretaria circolo PRC Bussoleno EMANUELE D’AMICO consigliere comunale di Giaglione per una lista civica e avvocato del comitato NO TAV, membro del Legal Team GIULIO CAVALLI autore e attore teatrale, consigliere regionale SEL in Lombardia Moderatore : Luca Rinaldi, giornalista vigevanese Via dei Ronchi, 7 .Fraz. Sforzesca Vigevano (Pv)

Cappella Cantone/Cavalli (SEL) : “Autorizzato il disastro ambientale”

Dichiarazione di Giulio Cavalli, consigliere regionale Sinistra Ecologia e Libertà

“Così facendo si crea un pericoloso precedente. Ogni ex cava con falde acquifere affioranti potrà essere adibita a discarica di amianto tappando i buchi con un po’ di materiale isolante.”

E’ quanto afferma il consigliere regionale di Sinistra Ecologia e Libertà, Giulio Cavalli, dopo aver appreso della scelta di Regione Lombardia di emettere l’AIA alla ditta Cavenord srl tramite la Direzione generale territorio e urbanistica dando il via libera alla discarica di Cappella Cantone nella ex cava di Retorto.

“E’ giunto il momento di costruire tutti insieme una mobilitazione a livello regionale per chiedere una moratoria dei procedimenti in corso per rivederne le modalità. Non possiamo più lasciare che i privati scelgano i siti di scarico dei rifiuti – spiega Cavalli – è necessaria una pianificazione regionale che coinvolga il territorio per evitare che siano deturpati storici suoli agricoli come quello cremonese e quindi messe in difficoltà le categorie produttive ad essi collegati.”

“E’ importante ricordare – conclude il consigliere Cavalli – che Cremona è la terza provincia per infrazioni accertate nella filiera dei rifiuti in Lombardia e che quest’ultima è tra le primissime regioni per la presenza di soggetti che praticano una criminalità sistematica legata al traffico illecito di rifiuti e smaltimento irregolare. Rimaniamo vigili.”

Milano, 4 ottobre 2011

Prova di rettifica

Questa è una prova generale di quello che potrà accadere se il comma 29 dell’articolo 1 del DDL di riforma delle intercettazioni, sinteticamente definito comma “ammazzablog”, dovesse entrare in vigore così com’è. Buona rettifica a tutti. Metilparaben si mette alla prova provando a provare la legge bavaglio. E non è per niente uno spasso.