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Politica

I temi e le news della politica in Lombardia e in Italia. L’attività politica di Giulio Cavalli in consiglio regionale della Lombardia.

Un profeta di m.

Era il maggio 2010, al 28esimo vertice Italia-Francia il Premier Berlusconi dichiarava:

“Queste centrali sono assolutamente sicure”; inoltre, aggiungeva, il presidente Sarkozy gli ha ricordato che molte delle centrali francesi sono situate vicino al confine con l’Italia, e che quindi “un’eventuale ma impensabile momento di pericolo da parte di queste centrali ricadrebbe in maniera assoluta anche sulle popolazioni italiane”.

Interrogazione: discarica a Rezzato (BS)

INTERROGAZIONE CON RISPOSTA IN COMMISSIONE EX ART. 116 DEL REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO REGIONALE

Al Signor Presidente del Consiglio regionale

Oggetto: progetto di una discarica di rifiuti speciali a Rezzato (BS) 

I SOTTOSCRITTI CONSIGLIERI REGIONALI

PREMESSO CHE

nella zona di San Polo (BS), in cui è presente una discarica di amianto di ottantamila metri cubi, il livello di mortalità per cancro, secondo le analisi dell’ASL di Brescia, è allarmante e decisamente superiore alla media nazionale;

PREMESSO INOLTRE CHE

l’apertura di una nuova discarica di rifiuti speciali all’interno della cava Castella a 3 Km dal centro di Rezzato (BS) conterrà due milioni di metri cubi di rifiuti speciali come scarti alimentari, carcasse animali, derivati del petrolio e del carbone, rifiuti dell’industria chimica, inchiostri, pitture e vernici, fanghi di fognatura e terreno contaminato;

CONSIDERATO CHE

il conferimento della discarica continuerà per almeno otto anni secondo il progetto approvato a fine agosto 2011 da Comune, Provincia e Regione Lombardia;

ATTESO CHE

nella zona sud- est di Brescia in cui sorgeranno due discariche la salute pubblica dei cittadini, già ampiamente contaminata dalla discarica di amianto, subirà un netto peggioramento

INTERROGANO IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE LOMBARDA, ROBERTO FORMIGONI, LA GIUNTA REGIONALE, L’ASSESSORE REGIONALE ALL’AMBIENTE, ENERGIA E RETI, MARCELLO RAIMONDI, NONCHE’ L’ASSESSORE REGIONALE ALLA SANITA’, LUCIANO BRESCIANI PER CONOSCERE:

  1. Se Regione Lombardia sia a conoscenza delle indagini effettuate dall’Asl di Brescia sul livello di mortalità per cancro in prossimità della discarica di San Polo;
  2. Se Regione Lombardia abbia effettuato le dovute indagini sul possibile peggioramento della salute pubblica dei cittadini nella zona sud- est di Brescia; se sì, per quale motivo non si sia provveduto a diffondere le informazioni ottenute; se no, per quale ragione le indagini siano state ritenute superflue;
  3. Se Regione Lombardia abbia considerato altre zone in cui collocare la discarica di rifiuti speciali.

 

Milano, 5 settembre 2011

 Giulio Cavalli (SEL)

Chiara Cremonesi (SEL)

I fannulloni della scuola

Sanno tenere alta la dignità e scrivere cose così: perché è questo ciò a cui silenziosamente si lavora, in una scuola, se si è insegnanti. Non a fabbricare ricordi e aneddoti e trovate brillanti: quella è roba facile, quelli sono trucchetti da prestigiatori, trappole per polli, giochetti di chi non sa come altro fare il suo mestiere, sono scemenze. Si lavora (si dovrebbe) per tutto quello che invece non si vede, per tutto quello che la memoria non ricorda, ma che costituisce, alla fine, l’essenza di una crescita culturale, il suo cuore. Ed è forse per questo che comunque continuiamo a galleggiare perché ci sia un’altra scuola (che già c’è). Per loro. Per i nostri figli.

Renzi, proprio lui

… non capisce. «Non capisco quest’ansia della sinistra che mi dà di Berluschino, di trovare un nemico. È proprio questa sinistra che facendo così è molto berlusconiana».

In Val di Susa valgono solo i morsi

Dice il Ministro Maroni: “Ho sentito che il sindacato di polizia Sap dice che questi hanno intenzione di uccidere: io temo sia così, perchè quando si prendono le bombe carta, le molotov, i massi da lanciare addosso a poliziotti e carabinieri si ha intenzione di uccidere”. Evidentemente il limite per un buon manifestante è il morso alla caviglia (come quello nel curriculum del ministro). E altrettanto evidentemente non si riesce a leggere un comunicato di un qualsiasi politico sulla Val di Susa che abbia contenuti e non fumo. Ci tocca sperare al massimo in un Guccini o un De Luca. Intanto sarebbe meglio provare a leggere sul serio cosa sta succedendo.

L’insopportabile frustrazione degli inetti al potere

Ma quando vedi che un Sacconi, un Brunetta e naturalmente il Capo biascicano barzellette sconce, per anni, e insulti contro le donne, contro i precari, contro i magistrati, stavolta persino contro le suore, sempre gonfiando il petto, ma senza rischi, circondati come sono dalla bambagia dei guardaspalle, dei servi e protetti dalla incommensurabileottusità del denaro, ti chiedi se sia davvero il contesto ad allestire loro il testo. Se bastino le insufficienze dei loro corpi a giustificare questo surplus di deiezioni verbali che una infinità di altri maschi adulti nelle loro condizioni – uomini di Stato o Finanza o Impresa – mai si sognerebbero di pronunciare. E dunque ne concludi che la loro pubblica esibizione corrisponda a una voluttà, a un godimento per queste impudicizie che viene proprio da dentro. Da quell’indole ammaestrata dall’esperienza che gli antropologi chiamano cultura. Pino Corrias

Ah, ecco dov’erano tutti

Ce lo dice Repubblica: la responsabile dello Sport al Pirellone, Monica Rizzi, del Carroccio, ha praticamente rubato il posto alle tradizionali madrine al giro della Padania. L’assessore regionale alla Case, Domenico Zambetti, invece, ha passato gran parte delle sue ferie a organizzare un vero e proprio botto. Sabato pomeriggio farà saltare in aria con la dinamite due torri ormai fatiscenti del quartiere delle Rose a Pieve Emanuele da anni abbandonate e ricettacolo di sporcizia, rifiuti e degrado. Un campione della categoria può essere considerato senz’altro il Massimo Zanello (Lega). L’ex assessore lombardo alla Cultura, oggi sottosegretario di Formigoni al Cinema (carica istituita apposta per lui, visto che alle ultime elezioni del 2010 non era riuscito a farsi rieleggere), si è trasferito armi e bagagli in Laguna «per rappresentare la Lombardia» alla 68° mostra d’Arte cinematografica di Venezia. Tra divi e star internazionali Zanello si è distinto, fra l’altro, per aver partecipato a un convegno sul cinema digitale. A un incontro su «Cinema: la sfida dei mercati esteri». Alla conferenza stampa di presentazione dell’ottava edizione del concorso per giovani videomakers Movie&Co. A un convegno su cinema e territorio allo spazio conferenze dell’Excelsior al Lido. Non prima di essere stato il protagonista di un talk show in occasione della manifestazione Varese Cinema. Ogni volta con tanto di nota ufficiale diffusa da Lombardia notizie, l’agenzia ufficiale della Regione. Del resto, i lavori della giunta possono attendere visto che non sarà convocata prima della prossima settimana. Noi martedì siamo al nostro posto. A costo di essere sul marciapiede del Consiglio.

Alla faccia di Falcone e Borsellino

“Se, oltre ad avere un ministro dell’Interno padano, avessimo anche i magistrati padani, probabilmente in Padania la mafia non esisterebbe, perché la nostra magistratura, che è fatta tutta di ragazzi del sud coi loro burocrati del sud, è un autentico groviera di informazioni: come fa uno a denunciare un mafioso se il mafioso, dopo tre minuti, lo sa perché viene informato da qualcuno, dagli amici? Perché questi sono così: qualcuno sarà codardo, qualcuno sarà venduto, qualcuno semplicemente facilone… Poi il magistrato, quando tornerà dalle ferie, quando avrà voglia, quando penserà che, interverrà, perché questa è la loro cultura, il loro modo di fare. “La Lega è fatta di Maroni che ha arrestato tantissimi mafiosi, ma è fatta anche di molti sindaci coraggiosi, come Cesarino Monti e Gentilini, che hanno preso iniziative contro i mafiosi, contro il riciclaggio, contro gli islamici (sic); poi è però intervenuta la Corte Costituzionale che, putacaso (‘guarda caso’, forse? ndt), è fatta tutta di ragazzi del sud che, putacaso, vengono da regioni mafiose”. Parola di Alberto Torazzi, capogruppo del Carroccio in Commissione attività produttive. Non sopportiamoli. Cacciamoli, davvero. C’è un limite alla decenza e all’ignoranza.