La ‘ndrangheta che costruisce i tribunali
E’ la metafora di un paese. Più di qualsiasi altra analisi.
I temi e le news della politica in Lombardia e in Italia. L’attività politica di Giulio Cavalli in consiglio regionale della Lombardia.
E’ la metafora di un paese. Più di qualsiasi altra analisi.
Mercoledì 13 luglio, a Pontremoli (MS) alle ore 17 per il premio Bancarella presento il libro NOMI COGNOMI E INFAMI in p.zza Duomo.
Mercoledì 13 Luglio, a Marina di Massa (MS) alle 21.30 al Circolo Culturale Endas “Kakao” Via Casola presento il libro NOMI COGNOMI E INFAMI per l’associazione INMOVIMENTO.
Venerdì 15 luglio, a Boves (CN) alle 21.00 al Teatro Borelli in p.zza Borelli Restiamo umani XII Campo scuola di Acmos.
Domenica 17 luglio, a Cazzago San Martino (BS) alle 10 “I servizi alla persona alla luce delle politiche di Regione Lombardia e del Governo nazionale. Festa di SEL della zona Franciacorta – Lago d’Iseo Parco comunale “Stazione arcobaleno” Via Giuseppe Verdi
Beni pubblici preziosi cedibili per estinguere debiti dei Ministeri e delle Amministrazioni statali: nel testo della Finanziaria esiste una norma che consentirebbe non di fare cassa, questa volta, ma di regolare crediti e debiti attraverso la cessione, senza evidenza pubblica e espressa clausola di salvaguardia per i beni di carattere storico-archeologico e di rilevanza ambientale, di beni mobili e immobili antichi, preziosi, universalmente ritenuti “pubblici”. Con due piccoli commi (17 e 18 dell’art.10) si introduce infatti, la possibilità di cedere beni pubblici affidandosi solo al giudizio di congruità economica da parte dell’Agenzia del Demanio. “Il Governo – ha dichiarato il presidente nazionale di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza –, in maniera ambigua e poco trasparente, torna a colpire il Belpaese introducendo una norma che potrebbe avere effetti devastanti sul futuro del patrimonio culturale e paesaggistico italiano”. La norma inserita apre poi la strada a trattative dirette tra debitore e ministero che, eliminando qualsiasi concorrenza tra le parti, cancella il meccanismo dell’offerta più vantaggiosa a favore della pubblica amministrazione.
Naturalmente, da buona imbonitrice, la sciura Katia non si limitava solo a porgere la merce. No, lei la merce la rendeva romanzo, avventura, passione, con pure un pizzico di autoironia. Lei la incarnava con tutta se stessa, tanto da portarsi dietro anche la carne della sua carne. E se finiscono davvero gli imbonitori la rivoluzioni arriverebbe in alto. Molto in alto. Stefania Carini scrive di Katia Arredamenti ma sembra un’analisi politica.
Non bisogna mai aprire agli sconosciuti. Camorristi a Cislago.
Michela Monte firma un documentario da guardare.
Una mattinata lunga e complessa, che sostanzialmente ha sancito l’impegno dell’azienda a non avviare alcuna procedura di mobilità, mentre a partire dal mese di settembre verrà attivato un nuovo tavolo, sempre nella cornice di Palazzo Isimbardi, per valutare gli strumenti da utilizzare per affrontare il calo delle commesse. Nel nostro piccolo, con gli strumenti a disposizione, siamo riusciti ad ottenere un primo piccolo risultato.
Questione di tempi. Siamo riusciti a pensionare addirittura lo shuttle e ci manca tutto il resto.
Analizzando la provincia di Lodi il prefetto Lombardi, a pagina 63 della sua relazione sulla criminalità organizzata in Lombardia, si sofferma sulla ditta Edilstrade fratelli Buttò srl di San Angelo Lodigiano, amministrata dai fratelli Maurizio e Giovanni Buttò. “La citata ditta – si legge – ha partecipato ai lavori di riqualificazione della ex SS 235 (nel tratto compreso tra Lodi e la barriera dell’A1). Lungo detta tratta è ubicata la cascina Ladina, dove la società in questione ha tutt’ora una porzione di area adibita a deposito dimezzi stradali e materiali dove è risultato essere domiciliato il pluripregiudicato Marcello Coletta, noto personaggio di spicco della mafia siciliana”. Buona serata. (grazie per lo spunto al prezioso amico Roberto)
La storia di Simonetta Lamberti è un tortuoso e lacerante sussulto che non si ferma. Rimane vivo nell’impegno della sorella Serena e nei tanti che tengono la storia nel palmo della mano senza l’ansia di appropriarsene a tutti i costi. Le parole della madre sono un pugno a forma di carezza che bisogna ascoltare. Grazie a Paolo per il video e il montaggio (non ho trovato l’originale ma è tutto e solo suo).