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Politica

I temi e le news della politica in Lombardia e in Italia. L’attività politica di Giulio Cavalli in consiglio regionale della Lombardia.

Io non sono oltre le ideologie

Io sono di sinistra. Della sinistra che sta nell’idea che preserva il suolo, l’ambiente, l’acqua e l’aria come bene comune. Che crede nell’impegno dell’uguaglianza: uguaglianza di possibilità, uguaglianza sociale e uguaglianza nei diritti e nei doveri. Della sinistra che trova inaccettabile questo paese come laboratorio del totalitarismo moderno. Che crede nel valore della laicità e vigila sulla libera professione delle fedi, che coltiva la ricchezza delle differenze, che pretende dignità nel lavoro, che crede nelle leggi come opportunità di convivenza e di tutela, che condanna lo sfruttamento e il mercimonio e che ha una storia di persone e di valori. Così, tanto per chiarire.

Fatevi una telefonata

Si parla del ponte tra Castelvetro e Cremona, Luigi (De Magistris) in Europa ha presentato diverse interrogazioni e ha preso posizione con i comitati che ne raccontano l’inutilità, Sabrina Freda (consigliera regionale idv) in Regione ha votato a favore. Per favore, sentitevi. Ne guadagnamo tutti.

Mozione per eliminare il vitalizio e l’indennità di fine mandato in Regione Lombardia

MOZIONE

IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA

PREMESSO CHE

l’indennità dei consiglieri di Regione Lombardia è determinata in base all’art.2 della l.r.17/1996, è corrisposta per dodici mensilità e l’importo mensile è pari a 3.466,38 euro, al netto della ritenuta previdenziale di 2.369,99 euro e fiscale di 3.643,58 euro;

PREMESSO INOLTRE CHE

la predetta indennità è calcolata in funzione dell’indennità mensile spettante ai membri del Parlamento e della popolazione (numero di abitanti) della Regione Lombardia e, di conseguenza, è molto più consistente di quella corrisposta dalle altre regioni;

CONSIDERATO CHE

ai sensi degli artt.3, 4 della l.r. 17/1996 è erogata la diaria a titolo di rimborso spese per la presenza, che consiste nell’erogazione di 2.602,08 euro mensili;

CONSIDERATO INOLTRE CHE

è previsto anche un rimborso spese forfettario (art.5 l.r. 17/1996), erogato in base alla distanza da Milano al luogo di residenza del Consigliere, che va da un minimo di euro 238,14 ad un massimo di euro 1.905,12;

ATTESO CHE

è previsto dall’art.6 della legge regionale citata un rimborso spese forfettario per missioni nel territorio regionale che ammonta ad euro 3.525,12;

ATTESO INOLTRE CHE

l’art.6 della l.r. 17/1996 prevede un rimborso spese per missioni in Italia o presso l’Unione Europea su presentazione dei documenti di spesa e non può superare ogni anno l’equivalente di undici viaggi aerei a/r Milano- Roma;

CONSTATATO CHE

a fronte di una trattenuta sull’indennità di funzione del 25% (2.369,99 euro mensili) il Consigliere, cessato dal mandato, riceve un’indennità di fine mandato nella misura dell’ultima indennità annuale di funzione percepita per ogni legislatura e un assegno vitalizio mensile al compimento del 60° anno di età ex artt. 2, 3 della legge regionale 20 marzo 1995, n.12;

VISTA

la situazione lavorativa attuale, la difficoltà ad accumulare diritti previdenziali, il basso livello medio dei redditi su scala nazionale, la dilagante diffusione del lavoro precario e i 40 anni richiesti per maturare la pensione ad un qualunque lavoratore, che si pone in netta contrapposizione al trattamento di indennità e pensionistico dei Consiglieri di Regione Lombardia;

IMPEGNA IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE DELLA LOMBARDIA, ROBERTO FORMIGONI, LA GIUNTA REGIONALE LOMBARDA NONCHÈ IL CONSIGLIO REGIONALE LOMBARDO

ad attivarsi per ridurre i compensi dei consiglieri regionali, eliminare completamente il vitalizio spettante ad ogni consigliere, l’indennità di fine mandato e ridurre e regolamentare le spese per gli spostamenti e per le missioni.

Milano, 21 Giugno 2011

Giulio Cavalli (IDV)

Gabriele Sola (IDV)

 

 

I professionisti dell’aspettare

E’ una bella esperienza questo primo anno dentro le istituzioni. Eppure è anche un anno di personaggi prima sconosciuti: ci sono i giovani che aspettano di diventare il prima possibile vecchi per occupare le posizioni lasciate vuote da quelli più vecchi di loro, ci sono i maghi su twitter che non prendono mai parola in commissione, ci sono quelli che chiedono i tagli e poi non firmano nemmeno la mozione e ci sono gli abituati, abituati al meno peggio, abituati a vivere il compromesso come una mediazione e abituati a credere che servire è il primo passo prima di infierire. La categoria migliore sono quelli che aspettano il big bang. Cadrà B., ci dicono, e si annullerà tutto. E intanto si specializzano ad aspettare con le mani giunte.

Questa sera

A Cassinetta di Lugagnano, nella Sala Consiliare in piazza Negri, per presentare il mio libro NOMI, COGNOMI E INFAMI e discutere insieme delle iniziative delle pubbliche amministrazioni per contrastare il fenomeno mafioso e evitare pericolose convergenze. Perché Cassinetta è stata una delle città più calde durante la mia campagna elettorale e devo spiegare cosa abbiamo fatto finora e perché quel piccolo paese è diventato grazie all’amico Domenico Finiguerra un laboratorio politico che ha da insegnare agli insigni cementificatori seduti a Palazzo Lombardia. Ci si vede lì.

I vincitori invisibili

Dei referendum, dice l’Espresso. Eppure si vedono benissimo e si conoscono da anni tra chi ascolta la politica con il cuore. Che non abbiano partiti è un problema dei partiti. Che fingono di non averlo.