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Politica

I temi e le news della politica in Lombardia e in Italia. L’attività politica di Giulio Cavalli in consiglio regionale della Lombardia.

Marino, fatti sfiduciare piuttosto che dimetterti

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In cosa ha sbagliato politicamente il sindaco secondo il PD? Come il PD pensa di differenziarsi nella gestione di Roma dal suo sindaco dimissionato? Come può un partito sfiduciare un Sindaco che inevitabilmente stato è appoggiato in tutte le sue mosse dai consiglieri comunali piddini? Quali sono quindi le responsabilità personali che ci dovrebbero convincere a fare meno di Marino eppur di tenersi il PD alla guida di Roma? Queste sono le risposte che ci mancano. E per questo Marino farebbe bene a farsi sfiduciare dal PD.

Ne ho scritto per Fanpage qui.

“Non ci sono differenze tra ‪#‎SEL‬ ed il ‪#‎PD‬ nelle scelte importanti”

Parole di Laura Boldrini che, sostenendo la tesi anche di Giuliano Pisapia, sembra dimenticare Jobs Act e Sblocca Italia tutto in un colpo. Ed è la posizione, che personalmente trovo sbagliata e patetica se portata all’estremo, di chi sta cercando di non implodere in quel grosso cortocircuito che saranno le prossime elezioni amministrative. E così succede che per giustificare modelli funzionanti (ma io credo non ripetibili, ad esempio pensando a Milano) ci si spinga all’iperbole. Evviva.

I nomi e i cognomi dei clan di Roma

Si tratta di piccoli e grandi gruppi che fanno affari in molteplici settori senza però farsi una guerra. Ne parla oggi Cristiana Mangani sul quotidiano Il Messaggero:

E così si registrano in totale ben 46 clan che hanno messo le mani sugli affari in città. Mafie italiane e straniere che collaborano nel campo della droga, delle armi, della prostituzione, del gioco d’azzardo e dei falsi. Gestiscono la catena della distribuzione dei prodotti ortofrutticoli, il settore della ristorazione, lo smaltimento di rifiuti, i supermercati, il settore turistico e le agenzie portuali.

Il Messaggero riporta anche la testimonianza di un pentito che ha conosciuto a fondo la realtà criminale del quartiere di San Basilio. Racconta ancora Mangani:

«Conosco tutta la realtà di San Basilio – riferisce un pentito ai magistrati – dove alcune famiglie gestiscono 4 piazze: la prima gestita da Cataldi, la seconda detta La Lupa dai Cimino, una terza dai fratelli Primavera (arrestati a luglio scorso dalla polizia, ndr) e dal loro padre, e la quarta dal figlio di tale Fabio “il nero”, di cui non ricordo il nome. C’è poi un’altra piazza che è in mano ai Pupillo Cataldi: ha iniziato con lo spaccio al minuto di hashish e marijuana tra le case popolari di San Basilio. Cataldi opera insieme alla sua famiglia e a una rete di spacciatori, sentinelle e contabili. Negli ultimi 4 anni ha immesso sulla piazza di San Basilio ingenti quantitativi di droga».
Il racconto del collaboratore di giustizia fornisce dettagli che sono poi stati riscontrati dagli inquirenti: «La piazza gestita da Cataldi era quella aperta per più tempo, facevamo i turni. Prima che io arrivassi c’erano tre turni, dalle 7 alle 14; dalle 14 alle 21, e dalle 21 alle 7 del mattino successivo. Si lavorava e si guadagnava molto (oltre 30 mila euro al giorno) perché c’erano meno controlli di polizia. Mi è stato raccontato – aggiunge – che c’era la fila per entrare a San Basilio da via del Casale di San Basilio e fu necessario organizzare la circolazione stradale mettendo degli spartitraffico perché le macchine degli acquirenti si intrecciavano».

(fonte)

Caro pensionato di Vaprio d’Adda, tu sei solo la pistola del loro far west

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Ognuno ha nel cuore la speranza di diventare un simbolo o una celebrità (anche solo per qualche giorno) con tutta la vanità di chi vive in un Paese in cui l’anonimato è considerato una colpa o una gabbia da cui riscattarsi: è in televisione, caro Francesco, c’è davvero lei dentro quella scatola che le ha instillato per bene sotto pelle tutto il cattivismo bullo che oggi si ritrova a rappresentare, celebrato dai fomentatori della paura che esultano per avere trovato un pollo così pollo da prendersi la briga di indossare i panni dell’iperbole, credendosi legittimo. Caro Sicignano, lei è la cartuccia consumabile del gioco sporco di chi fabbrica mostri, lei è la vittima di chi ha trovato una pistola da esibire ovunque senza bisogno nemmeno di un’arma perché è lei la pistola di questa storia: lei è l’indicibile a forma di tranquillizzante pensionato, lei è un errore che diventa potabile per quella sua faccia così splendidamente contrita e arrabbiata. Sappia, signor Sicignano, che arriverà presto il tempo in cui avrà esaurito la sua forza propulsiva per essere notizia e tornerà ad essere un cittadino processato per omicidio, lasciato solo dentro i fili di un processo, tradito come si è sentito tradito fino adesso ma senza più cartucce da sparare. Finirà, signor Sicignano, anche lei abbandonato sulla spiaggia come i suoi nemici “immaginari” che sono gli stessi scarti di un consumismo politico che ha bisogno di casi umani essendo incapace di elaborare delle idee.

continua su: http://www.fanpage.it/caro-pensionato-di-vaprio-d-adda-tu-sei-l-arma/

Italians in Belgium

Il Documentario “Italiani in Belgio” è stato realizzato da Marta Scocco nell’ambito del progetto ShareCulture Creative Mobility, realizzato da Perypezye Urbane con il sostegno di Regione Lombardia e Fondo Sociale Europeo e prodotto in collaborazione con SeaMedia Howest. E secondo me è un’opera rara. Eccolo qui:

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Un nuovo reato: scrivere di Tav. Concorso esterno in disaccordo.

Se avete già piegato e inamidato la vostra solidarietà per Erri De Luca per favore correte a riprenderla subito nei vostri cassetti. La notizia di questi ultimi giorni è qualcosa che galleggia tra la “parola contraria” che ha usato lo scrittore e il diritto di cronaca che vorrebbero ammaestrare nelle corsie preferenziali: Davide Falcioni, un giornalista che ha il brutto vizio di guardare per raccontare, di esserci mentre avviene la notizia è indagato per “violazione di domicilio”. Anzi, peggio: “concorso in violazione di domicilio”.

Il mio articolo è qui.

Ops

o.267699Si è accesa una lucina rossa, nelle stanze del governo, sulla questione del contante. Non riguarda il principio in sé, che lo stesso Matteo Renzi ha difeso più volte. Ma non si tratta nemmeno di un problema laterale. L’aumento da 1.000 a 3.000 euro del tetto per le transazioni cash , previsto nel disegno di legge di Stabilità, comprende anche i money transfer, il circuito parallelo alle banche che permette di inviare denaro in qualsiasi parte del mondo. Un canale utilizzato soprattutto dagli immigrati stranieri per far arrivare i soldi ai parenti rimasti a casa. Ma a volte utilizzato per attività di riciclaggio, con 60 mila operazioni sospette l’anno. E considerato anche un possibile strumento per finanziare il terrorismo internazionale.

(fonte)

A che punto sono le primarie a Milano

Sempre meglio. O peggio, si potrebbe dire. Ne scrive Marina Terragni:

milano_ventoLo stato di salute della coalizione è pessimo.

I civici di sinistra divisi e delusi: la promessa di partecipazione è stata tradita.

Prc si è già chiamata fuori.

Sel continua a cambiare idea sull’eventuale candidatura di Giuseppe Sala, commissario di Expo: dal “parliamone” al “no” nel giro di una settimana.

Pippo Civati, fondatore di Possibile, ha parlato senza mezzi termini di fine del modello Milano. E il sindaco Pisapia lo ha ricambiato con un sostanziale “tu non esisti”.

E’ il Pd a tenere saldamente il mazzo, dettando modi e tempi, lo sguardo puntato sul business miliardario palazzinaro del dopo Expo, vero punto programmatico: il nuovo sindaco di Milano non potrà non dirsi renziano.

Non che a Milano manchino possibili ottimi candidati civici, come Ferruccio De Bortoli, molto inviso a Renzi –che l’ha già bocciato come presidente Rai- per le sue ferme prese di posizione. Perfino piddini renziani come Stefano Boeri sostengono che “non ci sono le condizioni” per candidarsi.

(Il resto è qui)