Vai al contenuto

Politica

I temi e le news della politica in Lombardia e in Italia. L’attività politica di Giulio Cavalli in consiglio regionale della Lombardia.

La Grande Madre

Dietro un grande uomo succede che ci sia una grande madre.

Oggi rileggevo e riascoltavo le parole di Felicia Bartolotta, la madre di Peppino Impastato, e mi viene naturale ripensare al senso di madre. Il senso di madre come protezione e crescita, consapevolezza e conforto e il nutrimento nel senso esteso di vitalità garantita.

Io ho sempre avuto un rapporto verticalmente sconnesso con le madri. Roba da buche che scavalco male come se fossero burroni. Sono figlio di madre naturale che ha pensato bene di lasciarmi “alla ruota” e finisco in adozione. Ma questa storia l’ho raccontata. E tutti i miei amici e la mia compagna mi dicono spesso che sono noiosissimo su questo punto. Mi capisce qualche volta mio fratello di noi che siamo fratelli ma abbiamo cognomi diversi. Siamo fratelli ex post, insomma.

Comunque il senso della Grande Madre (si scrive maiuscolo così sembra molto più religioso) è il pensiero di una donna che riesce a superare le normali barriere della poca istruzione grazie ad una materna sensibilità che contiene di per sé alcuni secoli di storia. Quando ascolto Felicia penso ad una ferita che alla fine ha sanguinato il dolore di tutte le madri di tutti gli anni prima.

Mi è successo oggi pomeriggio. Una madre che è diventata nonna. Di nome fa Maria. Mi raccontava di un figlio che era appena nato ed era scritto che dovesse morire. Ci sono figli che vengono partoriti per essere presi per mano per andare subito dall’altra parte. Come passeggeri di passaggio dove la vita è solo una coincidenza di qualche minuto tra il prima e il dopo. Il bambino con la morte scritta in valigia, mi raccontava oggi Maria, ci ha messo mesi a morire perché la morte non riusciva a trovarlo tra le braccia troppo amorevoli di Maria sua madre. Come se la morte ci avesse messo mesi a trovarlo in tutto quell’amore.

Felicia, Maria e tutte le Grandi Madri di questo mondo sono così: troppo giganti rispetto al copione scritto per non riuscire (almeno) a rallentare l’entrata del finale scritto.

Vale la pena ascoltarla prima di andare  a dormire, Felicia:

La Cosa Giusta, la Cosa Seria e tutte le cose di questo tempo di mezzo

Qualcuno mi chiede cosa ho intenzione di fare. Io rispondo del libro che sto scrivendo, di RadioMafiopoli che stiamo preparando, dei soggetti che stiamo proponendo, del nuovo spettacolo con Gianluigi Nuzzi e tutti i progetti in cantiere. Lo racconto spesso con un sorriso soddisfatto perché sì, sono contento di quello che potrebbe essere nei prossimi mesi. Ma non basta, mi dicono: la politica? Il cantiere della sinistra di maggio? Civati e il PD? Barca? La Lombardia? Appunto.

Io non credo sia necessario scrivere altro su un governo che non ha nulla per piacermi, nulla: il tradimento del programma sottoscritto con gli elettori (sarebbe una bella cosa restituire i soldi delle primarie agli elettori perché vista così sembra proprio una truffa come i pacchisti fuori dall’autogrill), la spartizione dei ruoli di governo secondo la più democristiana interpretazione del manuale Cencelli, i passaggi politici che non ci sono mai stati spiegati e gli impresentabili riabilitati (ne avevo scritto qui del rivoltante ed euforico Micciché). Insomma: questo governo è la peggiore soluzione impossibile nato con i peggiori meccanismi possibili.

Su Civati ho scritto e riscritto, non vorrei essere noioso, ma credo che interpretare la discussione interna al Pd come manifesto della “sinistra” sia un errore di calcolo e di sopravvalutazione che sarebbe il caso di smettere di fare.

Il PD non ha mantenuto le promesse in campagna elettorale e questo è un fatto. SEL si era presa la responsabilità di garantire un PD che non scivolasse nelle sue antiche e perverse pulsioni centriste e inciuciste e non c’è riuscita: questo è un altro fatto (che in pochi stanno analizzando). Senza remore, inibizioni o balbettamenti dovremmo raccontare che comunque il voto dato a SEL era un voto di “condizionamento” di sinistra di governo che non è accadutoI voti per una sinistra radicale di opposizione non sono qui, per dire. E la bella notizia della Boldrini Presidente della Camera oggi è una nota sbilenca di rappresentanza dal punto squisitamente politico.

Poi c’è la Cosa Giusta dell’11 maggio (che fa un po’ sorridere nel titolo pensando alla Cosa Seria che in tanti non abbiamo mica abbandonato) e la domanda (è sempre quella, sempre) è capire quali sono i passaggi, le discussioni e le opinioni che ci porteranno lì. Perché  non c’è bisogno di piazza ma di politica.

C’è la sinistra nella Cosa Giusta o c’è l’attesa (ormai diventata beckettiana) che si rompa il PD (che non si romperà a breve)? Chi sono i soggetti del cantiere (a parte lo sventolio di Rodotà)? I soggetti che componevano Rivoluzione Civile ci fanno tutti schifo? Peggio sempre Ferrero di Fioroni, come mi disse una volta qualcuno?

Scrivevamo qualche mese fa:

Nella Cosa Seria sappiamo che la parola “sinistra” nel Paese ha ancora un senso diffuso che non appartiene a ceti politici né a gruppi dirigenti. È un sentimento, un modo di stare al mondo, un’appartenenza ideale e concreta che richiede coerenza e che non può ridursi in piccoli e particolari interessi di bottega, antiche inimicizie e gelosie d’appartenenza.

Per questo chiediamo che Sinistra Ecologia e Libertà e una parte consistente del Partito Democratico siano il motore di una coalizione che sia una Cosa Seria. Che guardi a Italia dei Valori, Federazione della Sinistra, ALBA, Verdi e tutti coloro che si riconoscono in un manifesto di posizioni chiare e realmente governabili, oltre che di governo. Perché non ci piace la strategia dell’inerzia per capitalizzare il consenso trascinandosi alle prossime elezioni, ma preferiamo la semplicità e la chiarezza delle idee da valorizzare insieme. Soluzioni collettive per risolvere i problemi, insieme: politica presa come una Cosa Seria.

Basta mediazioni. Per chi mi chiede: io sono qui.

Se i baristi sfrattano le slot

Ogni tanto la sensibilità e l’umanità arrivano prima di una buona legge:

Li ha visti strapparsi i capelli, scoppiare in lacrime, maledire lo schermo. E ha detto basta. «Per rispetto». Mai più slot machine al bar Fantasy di Garrufo, in provincia di Teramo. «Non potevo sopportare ancora che i miei clienti si accanissero così davanti ai videopoker, dilapidando risparmi sottratti alla famiglia. Ho deciso di eliminare le slot e di tornare a fare bar come una volta- racconta il titolare Emilio Marinucci – Ai giovani voglio di nuovo offrire un divertimento sano. Dal bancone ho visto scene che avevano dell’incredibile. Non succederà più».

Marinucci si aspetta che altri seguano il suo esempio. «Ma so – spiega – che rinunciare a quei soldi non è semplice».

La (bella) notizia è qui.

Io non so se ci rendiamo conto

Io sto cercando di scrivere il meno possibile su questo Governo per mantenere un’igiene intellettuale ma non posso non trasecolare su questa intervista di Micciché:

Placate le ostilità, definitivamente rimosse le dissonanze seguite alla spaccatura in Sicilia che ha spianato la strada a Crocetta, Gianfranco Micciché risorge e conquista un posto da sottosegretario alla Funzione Pubblica nel Governo Letta. In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, a firma di Felice Cavallaro, il neo sottosegretario annuncia la riappacificazione con Berlusconi e il partito:

Chi ringrazia?
«Intanto, Berlusconi. Lo devo a lui, grande stratega, protagonista assoluto di questo governo».

E le guerre con Alfano, Schifani, Castiglione?
«Se ne sono dette di peggio Bersani e Berlusconi. Eppure stanno insieme, adesso. Si litiga anche all’interno della propria area, ma poi con l’età subentrano altri sentimenti».

“Il governo Letta? Merito di Berlusconi – ha poi proseguito Micciché- Potrà durare 5 anni, ma ogni mattina bisognerà aprire la finestra per vedere se c’è ancora. Molti amici mi hanno voltato le spalle. Non Raffaele Lombardo, che voglio ringraziare perché per l’asse Mpa-Grande Sud ha fatto telefonate a Verdini e Berlusconi invocando la mia nomina. Chiesta anche alla consultazione di Letta».

Le ricorderanno che è sotto inchiesta per mafia.
«Non ho paura di ringraziarlo».

E il suo amico Dell’Utri?
«Ha telefonato per i complimenti. Credo che abbia avuto anche lui un peso nelle scelte che ha fatto Berlusconi. Non mi vergogno di dirlo. Deve aver pesato».

Ecco, io non so ci rendiamo conto di cosa vorrebbero renderci digeribile. Io non se si rendono conto di cosa hanno fatto con questo Governo.

Il PD vota contro se stesso

Succede a Piacenza: il Partito Democratico vota contro il Partito Democratico. Hanno preparato il regolamento per il registro delle unioni civili e le correnti interne l’hanno affossato. Tutti i particolari si possono leggere qui.

Fosse successo solo a Piacenza però ce ne saremmo fatti una ragione. No?

Posare le armi

In risposta alla paralisi politica, 23 grandi disegnatori statunitensi (tra cui Garry Trudeau, Art Spiegelman, Tom Tomorrow) hanno prodotto un video che chiede di unire le forze contro la lobby delle armi. Le voci narranti sono di Julianne Moore e Philip Seymour Hoffman.Negli Stati Uniti il tasso di omicidi è 6,9 volte superiore rispetto agli altri paesi sviluppati. Tra i giovani (15-24 anni) è 42,7 volte superiore.